IL PROGRESSO DISCUSSO
Crediamo ancora nel progresso, in questa grande idea che da oltre due secoli domina i nostri orizzonti intellettuali?
Caterina Buttitta
ILLUSIONE E PREGIUDIZIO
IL SAGGIATORE
MILANO, 1967
RECENSIONE
Nella realtà attuale non esiste più la ragione per credere che il progresso scientifico e tecnico corrisponda per credere che il progresso scientifico corrisponda a un progresso assoluto, a un perfezionamento morale e culturale dell'uomo.
I mezzi a disposizione, grazie alle grandi rivoluzioni specialmente scientifiche e tecnologiche, dovrebbero consentire di sperare in un futuro positivo; eppure un senso costante di angoscia e paura grava su tutti, a causa dei rischi e delle minacce della nostra epoca di transizione.
Di fronte a questa complessa problematica c'è chi assume un atteggiamento di estremo pessimismo, chi invece crede ancora nelle possibilità che ha l'uomodi poter decidere le sorti del suo destino.
Il filosofo Remo Cantoni, nelle pagine del libro Illusione e Pregiudizio, Il Saggiatore, Milano, 1967, pur escludendo un'idea di progresso illimitato come si era andata affermando nei secoli diciassettesimo e diciottesimo, contesta il fatalismo e l'inerzia <<perchè nè il bene nè il male si compiono come un fatto al di sopra della nostra testa>>.
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