martedì 5 ottobre 2021

RECENSIONE n.3: DAL PUNTO DI VISTA DEL (COLORE NERO E DELL'IDENTITA') - "LA META' SCOMPARASA by BRIT BENNETT - BOMPIANI

 


La metà scomparsa

 Pagine 400

In libreria da Settembre 2021

Euro 19,00

 

 

 

IL LIBRO

Mallard, Louisiana, è il paese dove si è riunita una comunità di neri dalla pelle chiara, “che non sarebbero mai stati accettati come bianchi ma rifiutavano di farsi trattare come neri”. In un posto così non passa inosservato il ritorno di Desiree Vignes e della piccola June, la sua bimba, che ha la pelle nerissima. Anni prima Desiree era fuggita da Mallard e da un terribile ricordo, la morte del padre massacrato da un gruppo di bianchi: ma ora per lei il paese rappresenta la salvezza, il luogo invisibile in cui sottrarsi a un marito violento. Desiree, però, non era fuggita da sola ma insieme a Stella, l’inseparabile gemella identica a lei. Non sapevano ancora, le due sorelle, che a New Orleans la sorte le avrebbe divise e Stella sarebbe a sua volta scomparsa. Passano gli anni, Jude cresce e giunge anche per lei il momento di lasciare Mallard. In California, dove è arrivata per studiare medicina, incontra un ragazzo che una volta si chiamava Therese e una giovane attrice dagli occhi viola: grazie a loro scoprirà il segreto di Stella e, forse, potrà ricucire due destini separati dal razzismo e da un sogno di libertà. Quanto siamo liberi di diventare ciò che davvero siamo rispetto al destino che altri – la famiglia, la comunità – hanno scelto per noi? Brit Bennett mette in scena l’avventura di chi abbraccia le proprie radici e di chi transita verso nuove identità, razziali e di genere, e con questo romanzo ci offre una grande occasione per interrogarci sul mondo che vogliamo, per aprire gli occhi sullo spirito dei tempi. 

Brit Bennett

 

 


Il romanzo e dell'Identità "La metà scomparsa" di Bri Bennett, racconta la storia di uomini e donne che hanno iniziato a scrivere come risposta alla loro invisibilità. Hanno subito razzismo e discriminazione. Tutti portano dentro di sè la ricchezza di almeno una doppia cultura. Il tema dell'identità è al centro del romanzo, sebbene esso, non è ancora risolto. 

Unita nella diversità, è il motto e l'esperienza di chi già porta dentro di sè l'incontro. Ciò non può che essere utile a gettare ponti anche tra gli Stati europei. Il libro mostra un primo aspetto delle narrative afroeuropee: il racconto di un'Europa che è sempre stata transculturale e meticcia. La storia del nostro continente non è solo bianca. 

Noi afroeuropei siamo già di fatto <<ponti viventi>>, cioè doppie identità, entrambe complesse, entrambe con luci e ombre, entrambe importanti. 

L'Italia che non fa i conti con il passato coloniale, ma per gli afroeuropei quel passato lo conosce bene, perchè riguarda la sua famiglia, allora quella che è la sua urgenza personale, diventa anche politica.

La storia del nostro colore è stata resa invisibile, eppure basta guardare la storia di oggi.

Che cosa unisce autori di colore ai colleghi afroeuropei

La paura per i nostri corpi. Se non lo si affronta, dopo che per lunghissimo tempo si è detto che i neri sono inferiori, gli stereotipi restano in circolo, e possono trasformarsi in violenza. Serve decolonizzare le nostre società. Non trasformare il mondo, ma gli individui, sì. 

Le cose sono cambiate dopo l'omicidio di George Floyd e le successive proteste? 

Il razzismo non si è spento. Tutt'altro. Oggi è una realtà che ha guadagnato più voce. E' nell'aria. 

L'identità nera non è unica, è multipla, composta da molte circostanze, psicologiche, differenze nella storia locale, personale ... Invece si tende a semplificarla, cosa che non accade se si parla di persone bianche. Se ne nutre invece la letteratura. Per cercare di colmare un enorme vuoto nella nostra rappresentazione, che ha portato invisibilità e travestimenti.

L'idea che definire l'identità sia un problema condiviso ci riguarda tutti. Molti scrittori non nominano il <<colore della pelle>>. Questo perchè si tende a pensarlo collegato alla schiavitù e piuttosto il modo in cui qualcuno che ti sta guardando ti dice: non vedo una persona, vedo un animale, vedo qualcosa che posso comprare e vendere.

E' importante <<educare>>. Il punto non è essere africani, europei, neri, bianchi, ma vederci come eeseri umani.

Nessun commento:

Posta un commento