Autore: Marco Enrico Longi
Editrice Carabba
23 Euro, 468 Pagine
Il libro
Tre donne, figlie di un docente universitario e noto pittore scomparso
da tempo, che non si amano e vivono a Roma, Milano e Parigi, sono
invitate senza spiegazioni a Sassari da un notaio, per la pubblicazione
del testamento olografo di una persona estranea alla loro famiglia. Le
tre donne ne approfittano per concedersi una breve vacanza
nell’Arcipelago della Maddalena, dove da piccole trascorrevano le
vacanze estive. Qui, sono costrette ad affrontare questioni mai chiarite
di carattere interpersonale e familiare. Nell’intreccio dei personaggi,
tutti accomunati dalla sofferenza determinata dal cosiddetto ‘male di
vivere’, da fatti del presente e del passato, rapporti d’amore e di
amicizia, gioie, malinconie, drammi, tradimenti e tragedie, le tre
sorelle, sorrette dal differente modo personale di uscire dal mondo,
provano a risolvere i problemi che hanno condizionato la loro esistenza.
La pubblicazione del testamento sancirà importanti cambiamenti non solo
nella loro vita.
Tre donne, un passato, i conti con il tempo e il peso del rapporto con il padre.
Quella che racconta Marco Enrico Longi nel suo quarto romanzo è una storia tutta al femminile: tre sorelle, figlie di un docente universitario e noto pittore scomparso da tempo, che non si amano e vivono a Roma, Milano e Parigi, sono invitate senza spiegazioni a Sassari da un notaio, per la pubblicazione del testamento olografo di una persona estranea alla loro famiglia.
Le tre donne ne approfittano per concedersi una breve vacanza
nell'Arcipelago della Maddalena, dove da piccole trascorrevano le
vacanze estive. Qui, rivedendosi, fatalmente rievocano questioni di
famiglia rimaste in sospeso e altre mai chiarite di carattere
interpersonale.
Matilde, la più grande, sposata e con una figlia
adolescente, è una donna equilibrata ma insoddisfatta e incline alla
malinconia. Affermata commercialista a Parigi, è legata a Palau da
ricordi indelebili: della famiglia e degli amici, le sue relazioni
sentimentali, gli affettuosi rapporti maturati con persone del luogo. Ma
anche da eventi drammatici, che un giorno l'avevano indotta a giurare
di non tornare mai più a Palau.
Agnese è molto bella, vivace e
vulcanica, indipendente e in apparenza arrogante e strafottente, con una
vita privata ancora effervescente e tumultuosa ma priva di sbocchi,
dietro l'apparente freddezza e l'egoismo nasconde un'anima generosa che
fa emergere una natura appassionata. Come i suoi ricordi, capaci di fare
breccia nel muro che protegge all'esterno la sua intimità.
Dorotea è la più giovane. Sposata e senza figli, è burbera e lunatica,
tormentata dall'idea di invecchiare. Vive in un mondo tutto suo che la
rende soggetta ad ansie e attacchi depressivi.
Ama il denaro e
non fa niente per nasconderlo. Impulsiva e irritabile, anche lei è
dotata di un'anima sensibile e dolce, che si ostina a celare e
proteggere con atteggiamenti provocatori sovente poco edificanti.
A Palau, le tre sorelle sono costrette a confrontarsi. Su di esse e sui
loro incontri, in tutto il romanzo aleggia la figura del padre e il
diverso rapporto con lui. Riemergono persone e fatti del passato,
scelte, comportamenti che hanno inciso sulla vita delle tre donne,
successi ed errori, insieme alla capacità di affrontare le avversità
oltre i sentimenti e i tradimenti, le tragedie, le amicizie, le gioie e i
turbamenti.
L'impegno a superare le insidie del male di vivere
anche attraverso il modo personale di uscire dal mondo ora non basta
più. E le tre sorelle, consapevoli di questo, una di fronte all'altra
con le personali verità, vere o artefatte, con le rispettive debolezze e
recriminazioni, le speranze disattese, le aspettative, rancori e
dolori, accettano di mettersi a nudo per chiarirsi una volta per tutte,
sottoponendosi infine con umiltà anche al giudizio del tempo.
La pubblicazione del testamento cambierà le loro vite e quelle di altri personaggi del romanzo.
La storia narrata mette in luce tutta la gamma dei sentimenti delle
protagoniste, che l'Autore tratteggia con efficacia descrivendo le loro
emozioni di fronte alla necessità di risolvere problemi mai superati e
riuscire almeno ad attenuare i condizionamenti che gravano sulle loro
vite.
Le tre sorelle comprenderanno che a un certo punto i fatti
devono essere lasciati andare. Che occorre ridimensionarli secondo uno
spirito di accettazione delle leggi del fato e della loro
ineluttabilità.
Longi sorprende per la capacità con la quale si
cala nella mente e nel modo di ragionare delle protagoniste femminili
della storia: sono donne vincenti e perdenti, sono figlie del nostro
tempo che combattono contro i propri demoni. Sono donne coraggiose,
capaci di rivedere ogni scelta, di fare quel passo in più per
attraversare il tunnel del tempo e provare a conquistare la pace
nell'anima.
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