L'arcobaleno della gravità – 21 feb 2001
Nel percorrere la storia del protagonista il tenente americano Tyron Slothrop, Pychon autore ci mostra i conflitti, i rancori, ma anche le ricchezze che ogni storia di guerra si porta con sè come parte della storia dell'umanità. La riflessione di Pychon resta incancellabile. Al di là dell'influenza che potè esercitare nel suo Paese, per questa prerogativa venne tenuto sotto controllo dai servizi segreti e dagli scienziati, riflessione che di certo non potè essere tale da salvare la Germania da anni di regressione e barbarie. E' una lezione che torna ad ammonirci e illuminarci, nelle crisi sociali, culturali e politiche di questo inizio del XXI secolo in Europa.
Preciso nella ricostruzione storica, evocativo nell'intreccio di passato e futuro, emozionante nell'emergere di verità mai confessate, il romanzo parte mettendo sul piatto quello che di Pychon, la storia ha sancito: ovvero Tyron Slothrop (voce narrante del romanzo) è affidato il compito di riannodare i fili della vicenda: attraverso i ricordi che le pagine del passato vengono sfogliate di nuovo, rivivendo le paure degli anni della guerra, ma facendo anche emergere verità diverse da quelle tramandate dalla storia. Come se la vita fosse uno spaccato di storia militare e alla sua tragica eredità che ci lascerà a bocca aperta.
Pychon descrive l'involuzione della società nello scenario della crisi economica globale e dell'inarrestabile ascesa della parabola sulla guerra e la tecnologia. Lui è sicuramente un autore di riferimento, nelle sue pagine ha provato a ricostruire le incredibili tappe della sua vita tutta giocata nel dettaglio con una scrittura che non può che essere ironica. Ci colpiscono le immagini vivide di un mondo ferito nell'anima, in bilico tra guerre, eppure la psicologia dei personaggi, la cura stilistica, la forza dei dialoghi instaurano con il lettore una complicità emotiva, uscendo da ogni collocazione storica e rendendo "L'arcobaleno della gravità", un romanzo attuale e moderno.
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