Nella casa dei tuoi sogni
Il libro
Carmen Maria Machado racconta lo smarrimento e la solitudine di
trovarsi in una relazione segnata dall’abuso psicologico, e allo stesso
tempo ci consegna, oltre a una toccante autobiografia, una profonda
riflessione sulla scrittura e sulla natura stessa del memoir. Per
analizzare il suo rapporto con una donna bella e carismatica, ma anche
instabile e violenta, e capire come quello che le è successo l’abbia
plasmata nella persona che è ora, Machado attinge a piene mani da
numerosi generi letterari e dalla cultura pop. Capitolo dopo capitolo
siamo trasportati dalla casa stregata al bildungsroman, dal noir alla novella picaresca, da Čechov alle fiabe, da Star Trek
ai cattivi della Disney, in un tour de force sul trauma e sulla sua
elaborazione che smantella lo stereotipo dell’idilliaca relazione tra
donne.
Al centro di tutto la casa dei sogni, il simbolo di ciò che poteva essere e non è stato.
«Non c’è dubbio, Carmen Maria Machado è uno dei più brillanti talenti letterari in circolazione.» “The Guardian”
«La sua stretta ci va giù pesante, ti fa male.Sei incredula; e sei incredula a tal punto che il tuo cervello sbanda, perde colpi, indietreggia. Ansimi pianissimo, più piano che puoi. È la prima volta che ti tocca in un modo che non è pieno d’amore, e non sai che fare. Questo non è normale, questo non è normale, questo non è normale. Il tuo cervello si inerpica per trovare una spiegazione, e il dolore è sempre più forte, e tutto è immobile.» Carmen Maria Machado
Carmen Maria Machado
Ha pubblicato racconti e saggi su “The New Yorker”, “The New York Times”, “Granta”, “Harper’s Bazaar” e altre riviste. Da Il suo corpo e altre feste verrà tratta una serie prodotta da FX (Atlanta, The Americans).
Il suo sito internet è https://carmenmariamachado.com
Nella casa dei tuoi sogni è il secondo romanzo che Carmen Maria Machado pubblica. E' una confessione ostinata e senza censure. L'anonima narratrice ha 24 anni, sembra una <<modella>>, e si definisce <<affetta da sonnofilia>>.
Dormire, nient'altro potrebbe darle tanto piacere, tanta libertà, il potere sentire e muoversi, pensare e immaginare, al sicuro dalla paura della coscienza vigile. Nel giugno del 2000 la narratrice vive in un appartamento sulla Est 84th Street di New York, grazie ad un fondo fiduciario istituito per lei dai genitori recentemente deceduti; laureata alla Columbia, ha da poco lasciato un ambito lavoro in una galleria d'arte di Chelsea, per ritirarsi dal mondo e concedersi lunghi periodi di sonno.
Ho preso il trazodone e l'Ambien e il Nembutal fino a quando mi sono addormentats di nuovo. In questo modo ho perso la congiunzione del tempo. Sono passati giorni. Settimane. Qualche mese ... I miei muscoli hanno cominciato ad atrofizzarsi. Le lenzuola del letto a ingiallire ... Dormire, svegliarsi, tutto andava a collidere in un grigio, monotono viaggio in aereo attraverso le nuvole. Non parlavo dentro di me. Non c'era molto da dire. Per questo sapevo che il sonno aveva effetto: stavo diventando sempre meno attaccata alla vita. Se avessi continuato, pensavo, sarei scomparsa completamente, per poi riapparire in una forma nuova. Questa era la mia speranza, il sogno.
Nessun commento:
Posta un commento