martedì 17 agosto 2021

AFGHANISTAN - RETURN OF A KING. THE BATTLE FOR AFGHANISTAN by WILLIAM DALRYMPLE

 

WILLIAM DALRYMPLE

RETURN OF A KING. THE BATTLE FOR AFGHANISTAN

BLOOMSBURN EDITORE

pp. 567, Euro 25

è uscito in Italia per Adelphi.


Quando il libro è stato pubblicato, Hamid Karzai ha invitato l'autore immediatamente al suo palazzo a Kabul. Il presidente afghanistano voleva approfondire i motivi del fallimento della prima invasione britannica del suo Paese nel 1839, con l'epilogo del massacro dell'esercito coloniale tre anni dopo.

<<Ero rimasto colpito - dice l'autore - dalla mia rivalutazione del re di allora, Shah Shuja, protetto dagli inglesi, eppure forte di un proprio carismatico consenso. Oltretutto appartengono entrambi allo stesso clan tribale dei Popolzai>>. 

Il motivo è ovvio. Karzai cerca in ogni modo di smentire l'immagine diffusa dai talebani e rilanciata in modo martellante da larga parte della stampa estera, che lo dipinge come un presidente - marionetta nelle mani di Washinghton e della Nato. La versione che va per la maggiore lo dipinge come un leader debole, privo di legittimità, incapace di reggere il Paese con le sue sole forzre, proprio come fu re Shah Shuja. Talmente insicuro del propio avvenire che adesso punta i piedi e contesta con caparbia determinazione il rinnovato desiderio americano di negoziare con i talebani per paura di restare ancora più isolato. Sta qui la clamorosa attualità di Return of a King. The Battle for Afghanistan di William Dalrymple, pagina dopo pagina segui il racconto avvincente delle battaglie tra le montagne dell'Hindo Kush 170 anni fa e fai il parallelo con gli avvenimenti seguiti all'11settembre 2001. Visualizza in modo rigoroso utilizzando fonti originali anche indiane, afgane e persiane, uno dei momenti più drammatici di quello che Rudyard Kipling definì il "grande gioco", la sfida senza esclusioni di colpi. Il lettore è spinto di continuo a riflettere su modalità e conseguenze della recente invasione dell'Afghanistan a caccia di AlQaeda, Bin Laden e del mullah Omar.

<<La storia non ripete se stessa. Eppure, l'attuale disastroso coinvolgimento occidentale nel Paese ricorda molto da vicino la catastrofe di allora>>, ammette Dalrymple.


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