martedì 24 agosto 2021

SALVATORE QUASIMODO - LE LIRICHE: da Acque e terre "CAVALLI DI LUNA E DI VULCANI" - TUTTE LE POESIE - MONDADORI 1969

  Le liriche sono tratte da S. Quasimodo - Tutte le poesie - Mondadori, Milano 1969

 
SALVATORE QUASIMODO

TUTTE LE POESIE

MONDADORI

ANNO 1969

 

 

 

 

 

 

 

 

Cavalli di luna e di vulcani

Ancora un'eco nostalgica della sua terra lontana: pur costretto dalle esigenze della dura realtà (dovrò gettarmi ai piedi dei potenti) nel suo cuore il poeta rivive il paesaggio e l'anima della sua terra come mito fuori del tempo, come eco di un mondo che risente ancora di una dimensione favolosa in cui, in una natura grandiosa e perfetta, gli uomini si sentivano simili a dei.

Proprio il carattere mitico e sublimato dell'evocazione giustifica le ardite analogie che caratterizzano il linguaggio tipicamente ermetico di questa lirica, tesa non ad una descrizione diretta ma a suggerire la violenza delle emozioni dei ricordi lontani.

METRO: versi liberi.

Isole che ho abitato

verdi su mari immobili.

D'alghe arse, di fossili marini

le spiagge ove corrono in amore

cavalli di luna e di vulcani.

Nel tempo delle frane

le foglie, le gru assalgono l'aria:

in lume d'alluvione splendono cieli densi aperti agli stellati;

le colombe volano

dalle spalle nude dei fanciulli.

Qui finita è la terra:

con fatica e con sangue

mi faccio una prigione.

Per te dovrò gettarmi 

ai piedi dei potenti,

addolcire il mio cuore di predone.

Ma cacciato dagli uomini,

nel fiume di luce ancora giaccio

infante a mani e fiumi:

ivi la latomia greco

feconda per gli imenei dei numi.

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