<<Dobbiamo ricordare
che non molto tempo fa
son esistiti italiani e italiane così.>>
Caterina Giuseppa Buttitta
BENEDETTA TOBAGI
LA RESISTENZA DELLE DONNE
EINAUDI
La Resistenza delle donne è dedicato «A tutte le antenate»: se fosse una mappa, alla fine ci sarebbe un grosso «Voi siete qui». Insieme alle domande: E tu, ora, cosa farai? Come raccoglierai questa eredità?
Il libro
La
storia delle donne italiane ha nella Resistenza e nell’esperienza della
guerra partigiana uno dei suoi punti nodali, forse il piú importante.
Benedetta Tobagi la ricostruisce facendo ricorso a tutti i suoi
talenti: quello di storica, di intellettuale civile, di scrittrice. La Resistenza delle donne
è prima di tutto un libro di storie, di traiettorie esistenziali, di
tragedie, di speranze e rinascite, di vite. Da quella della «brava
moglie» che decide di imbracciare le armi per affermare un’identità che
vada oltre le etichette, alla ragazza che cerca (e trova) il riscatto da
un’esistenza di miseria e violenza, da chi nell’aiuto ai combattenti
vive una sorta di inedita maternità, a chi nella guerra cerca vendetta e
chi invece si sente impegnata in una «guerra alla guerra», dalle
studentesse che si imbarcano in una grande avventura (inclusa un’inedita
libertà nel vivere il proprio corpo e a volte persino il sesso), alle
lavoratrici per cui la lotta al fascismo è la naturale prosecuzione
della lotta di classe.
Tobagi racconta queste storie facendo parlare le fotografie che ha
incontrato in decine di archivi storici. Ne viene fuori quasi un album
di famiglia della Repubblica, ma in cui sono rimesse al loro posto le
pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le
donne.
Un libro che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche
una straordinaria passione civile che fa muovere le vicende raccontate
sullo sfondo dei problemi di oggi: qual è il ruolo delle donne, come
affermare la propria identità in una società patriarcale, qual è
l’intersezione tra libertà politiche, di classe e di genere, qual è il
rapporto tra resistenza civile e armata, tra la scelta, o la necessità,
di combattere e il desiderio di pace?
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