Proust senza tempo
Alessandro Piperno
pubblicato da
Mondadori
Pagine 156 . Euro 19,00
Il libro
Tutto ha inizio con un inatteso dono di Natale. Un librone rilegato in
similpelle blu navy con intarsi dorati, più simile a una Bibbia da motel
che a un romanzo. Il volume in questione è Dalla parte di Swann, il
primo tomo di Alla ricerca del tempo perduto nell'edizione dei
"Meridiani" Mondadori. Marcel Proust, dunque. Un nome che risulta
sconosciuto al beneficiario non meno che all'autore del regalo, entrambi
all'ultimo anno di liceo. Sebbene abbia già avuto modo di mettere in
carniere letture di un certo calibro, il giovane appassionato di storie
non può immaginare che stavolta sarà tutto diverso. Man mano che si
avventura nel folto intricato di quelle pagine, scandite da periodi che
indugiano su se stessi incuranti della pazienza del lettore, concatenati
in una sintassi apparentemente involuta che sembra non dover condurre
da nessuna parte, l'immediatezza di lettura, l'entusiasmo spontaneo
lasciano spazio a una perplessità incredula. Ci vorrà del tempo perché
quella perplessità riveli la sua natura: fascinazione. Di quelle
destinate a cambiare il corso dell'esistenza. Da qui prende le mosse
l'incantesimo Proust. Come se la sua prosa non potesse entrare nella tua
vita che di soppiatto. A distanza di tanti anni, ora che il tempo ha
cristallizzato quelle prime impressioni, Alessandro Piperno si volge,
per la prima volta in modo così intimo, alle ragioni di quell'incontro
felice. Proust non è soltanto l'autore a cui ha consacrato buona parte
della sua vita intellettuale. Che lo ha ispirato, come nessun altro
scrittore ha saputo fare. Da un certo momento in poi è diventato
fatalmente la misura per leggere gli autori amati, Montaigne, Woolf,
Nabokov, Roth. Persino Céline, il più accanito nemico della Recherche.
Attraverso "brevi divagazioni di marca plutarchiana, questo libro offre
un approccio arbitrario e vecchio stampo che forse, se preso nel giusto
verso, potrà giovare sia alla comprensione di Proust che a quella dei
maestri che ho voluto affiancargli.
RECENSIONE
Il 'Proust senza tempo' (Mondadori) di Alessandro Piperno, a un secolo dalla morte di Marcel Proust, il 18 novembre 1922.
Il cruciale triennio tra il 1938 e il 1940 su cui si concentra 'M.
Gli ultimi giorni dell'Europa' (Bompiani) di Antonio Scurati. La Comune di Parigi, la Rivoluzione bolscevica, la Resistenza, la Rivoluzione sessuale narrate attraverso quattro donne come tante e per questo straordinarie in 'Flashback' (Feltrinelli), nuovo romanzo di Cristina Comencini. Sono tra le novità di punta della narrativa italiana che ci aspettano in libreria al rientro dalle vacanze, in un autunno ricco di proposte editoriali, grandi autori, sorprese ed esordi.
A settembre è attesa l'uscita postuma per Mondadori di 'Lettere 1951-2022' (titolo non ancora definitivo), una preziosa e inedita raccolta di scambi epistolari tra Raffaele La Capria, morto il 29 giugno 2022, e alcuni degli intellettuali e scrittori più conosciuti della letteratura italiana contemporanea da Claudio Magris a Sandro Veronesi, da Emanuele Trevi a Silvio Perrella, passando per Pier Paolo Pasolini, Inge Feltrinelli, Roberto Bobbio, Edoardo Albinati e Pietro Citati. Una nuova lettura della Recherche viene proposta da Giovanni Bottiroli in 'Marcel Proust. Il romanzo del desiderio' (Feltrinelli) in cui ci mostra come Proust abbia saputo esplorare, come nessun altro scrittore, l'universo governato da desiderio, amore, gelosia.
Alessandro Baricco torna con un saggio :'La Via della Narrazione' (Feltrinelli), dopo il successo di 'Quel che stavamo cercando', in cui ci fa vedere come le storie, le trame, i personaggi ruotino intorno ad una componente chimica, la più misteriosa, lo stile. Isolamento ed esclusione sono i temi che uniscono i tre racconti di 'Uscire dal mondo' (Rizzoli) di Edoardo Albinati con un giovane detenuto che nessuno è in grado di salvare, un frate cappuccino sul quale piovono le dicerie di una intera comunità e un musicista misantropo alla resa dei conti con la vita. Al ritorno dalle vacanze anche il nuovo binomio del legal thriller italiano formato dallo scrittore Alessandro Perissinotto e dall'avvocato Piero d'Ettorre, con 'Cena di classe. Il primo caso dell'avvocato Meroni' (Mondadori).
Bisognerà aspettare ottobre per il ritorno, a quattro anni di distanza dalla conclusione della 'Trilogia del Padre', del maestro del thriller italiano Sandrone Dazieri con 'Il male che gli uomini fanno' (HarperCollins), sulla scomparsa di una ragazza, Amala Cavalcante e per l'arrivo del nuovo romanzo, L'isola dei battiti del cuore' di Laura Imai Messina, sul potere salvifico dell'amicizia. La scrittrice italiana che vive in Giappone, dopo il successo di 'Quel che affidiamo al vento', pubblica di nuovo con Piemme questa storia ambientata in un luogo magico e reale nel sud-ovest del Giappone. Andrea Pomella in un romanzo storico, politico, filosofico, lirico, documentario, davvero difficile da definire, 'Il dio disarmato' (Einaudi), interseca i fatti pubblici con il racconto privato delle ultime otto ore di vita di Aldo Moro prima del sequestro.
Ad attenderci in libreria anche 'Sogno bianco' (Rizzoli) di Gabriele Romagnoli in cui racconta, tra la prima guerra mondiale e il 2037, la scomparsa del più importante ghiacciaio italiano. Mentre un magico cammino a piedi, da Piazza Duomo alla Riviera di Levante, è quello che percorre Enrico Brizzi ne 'Il mare bagna Milano' (Ponte alle Grazie). Un modo nuovo di vedere Roma viene proposto da Corrado Augias in 'La fine di Roma.Trionfo del cristianesimo, morte dell'Impero' (Einaudi).
Tra le proposte inaspettate quella di Massimo Bubola che in 'Sognai talmente forte' (Mondadori) ripercorre e ricrea le sue canzoni più celebri e le ripropone in una nuova forma d'arte, quella del romanzo. E arriva il primo romanzo di Luca D'Andrea per Feltrinelli: 'Il girotondo delle iene', ispirato alla vicenda vera del "Mostro di Bolzano" dal quale è in fase di sviluppo la realizzazione di una serie tv.
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