lunedì 28 giugno 2021

RECENSIONE - ITALO CALVINO - TI CON ZERO - EINAUDI 1967

ITALO CALVINO

TI CON ZERO

EINAUDI - 1967

Collana Supercolli

Edizione I edizione

Pagine 164

Euro 30,00

 

 

 

 

 Ci sono momenti in cui non puoi fare a meno di domandarti cos'è il tempo o cos'è lo psazio: p. es. quando un leone si lancia contro di te per sbranarti; oppure quando un killer t'insegue in un ingorgo stradale.

(quarta di copertina)


Prima edizione!

 RECENSIONE

L'ispirazione fantastica, unitamente alla componente razionale, è sempre stata una costante nell'opera di Italo Calvino, ai fini di una traduzine del reale in termini allegorici.

Lo svolgimento fantastico pertanto è sempre allusivo al mondo contemporaneo, come l'atteggiamento razionale è sempre consapevole che la razionalità non necessariamente è presente nel reale.

La fusione dei due momenti scaturisce da una necessità interiore e al tempo stessa artistica: essa esprime la consapevolezza, da parte dell'autore, della complessità del mondo e dell'inadeguatezza degli strumenti umani per interpretarlo.

Dal punto di vista ideologico egli ricerca costantemente un'ipotesi di salvezza della coscienza, una possibilità per l'uomo di ricostruire la sua completezza minacciata, sia che questa venga indagata prima della storia, alle origini del cosmo, sia che venga perseguita attraverso la logica congetturale della matematica.

La scelta della tematica scientifica e di un linguaggio nuovo mutuato anche dalla matematica, nonchè di nuovi moduli letterari risponde pertanto a precise esigenze dell'autore: quella di un'innovazione dell'organismo della letteratura, che deve essere sensibile alle tematiche di fondo della cultura contemporanea e in grado di trovare tutti i modi possibili per rappresentare tutti i mondi possibili; quella di riuscire a individuare una nuova versione della realtà, quale potrebbe scaturire dalla sperimentazione di un connubio letteratura-scienza. Letteratura e scienza sono giunte in fondo alle stesse conclusioni: tutto è vano, inesistenti il tempo, la causalità delle azioni e lo spazio, ridotti al nulla che in effetti sono. Tale consapevolezza tuttavia deve mobilitare le energie, perchè <<la forza di sopportare il nostro inferno esige attenzione ed apprendimenti continui>>.

Questo è anche il tema del racconto di questa recensione, dove l'indagine sulla condizione umana, condotta in termini matematici, approda alla constatazione dell'isolamento in cui sono immerse le esistenze. Si tratta infatti di un'avventura mentale, raccontata per tesi e ipotesi, di un'analisi matematica, ma non per questo meno dolente, della ealtà, con la consapevolezza critica della sua sospenione di senso. La struttura narrativa tradizionale è scomparsa non esistono fatti, parole, dialoghi, narrazione.

I personaggi,si muovono in un universo di combinazioni logiche e sono ridotti a segni.

Ogni combinazione nel senso che desideriamo risulta impossibile a causa delle nostre interferenze interiori, che deformano i messaggi. Nessuno può riceverci e intenderci.

Dunque, conosciuta questa verità, l'unica cosa che ci resta da fare, sembra voler dire l'autore, è quella di comunicare l'indispensabile ... ridurre noi stessi a comunicazione delle nostre persone.

Non si tratta di resa ma di coraggio intellettuale e soprattutto di crescita di maturità, il cui prezzo è sempre alto perchè richiede la più difficile delle rinunce: quella ad ascoltarci troppo vivere.

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