RECENSIONE "LE DAME DI GRACE ADIEU" DI SUSANNA CLARKE - FAZI EDITORE
Susanna Clarke
Le dame di Grace Adieu
e altre storie
FAZI EDITORE
Titolo originale: The Ladies of Grace Adieu and other stories
Numero collana: 36
Pagine: 276 - Prezzo cartaceo: € 17
Codice ISBN ePub:
Data pubblicazione: 18-10-2022
Traduzione di Paola Merla
Illustrazione di Charles Vess
Dopo Piranesi e Jonathan Strange & il signor Norrell,
ritorna il magico mondo di Susanna Clarke, la regina del fantasy,
finalista al Man Booker Prize e vincitrice del Women’s Prize for
Fiction.
Molti mortali hanno vagato per le
campagne inglesi senza farne più ritorno. Questo perché tra i boschi
silenziosi e le verdi colline si celano dei confini invisibili, al di là
dei quali il mondo reale si ripiega su dimensioni assai più magiche e
ricche di insidie. Lo sanno bene i protagonisti di queste storie, che si
ritrovano a interagire con creature impertinenti e maliziose che
giocano con la superficie delle cose, scompigliando il buon senso e
l’ordine della realtà. Da una vita di campagna solo apparentemente
tranquilla fino ai castelli dove è stata scritta la storia
dell’Inghilterra, in questi racconti maghi e fate si intromettono nelle
esistenze assolutamente comuni di vicari di campagna e fidanzate gelose,
ma anche nei destini di figure storiche come Maria di Scozia e il duca
di Wellington.
Con la sua caratteristica prosa che
unisce l’ironia vittoriana ai temi classici del folclore britannico,
Susanna Clarke tesse le fila di un mondo fantastico dove Storia e magia
si intrecciano in maniera prodigiosa e dove il lettore ritroverà alcune
vecchie conoscenze provenienti da Jonathan Strange & il signor Norrell.
«Intenso e affascinante… magicamente divertente».
Ursula K. Le Guin
«Un’alleanza profana tra Jane Austen e Angela Carter».
«Daily Mail»
«In questi racconti sembra che Jane Austen abbia riscritto i fratelli Grimm… meravigliosi».
«The Spectator»
«Una rivisitazione femminista di Jonathan Strange maliziosa e astuta, spesso anche comica».
«Chicago Tribune»
RECENSIONE
"La magia, signora, è come il vino e, se non vi siete
assuefatta, vi ubriacherà. Un incantesimo riuscito scioglie la lingua quanto
una bottiglia di buon chiaretto e la mattina dopo si rimpiange di aver parlato
troppo."
Il regno delle fate non è così lontano come potremmo
pensare. Basta poco per ritrovarsi al cospetto di principesse petulanti, di
elfi e di incantesimi, di dame che ammazzano il tempo ricamando terribili
destini e di uomini fatati. Sarà facile, per noi mortali, perdersi lungo
sentieri impervi in una selva incredibilmente oscura, dove tutto è mutevole e
si celano confini invisibili che conducono a dimensioni più magiche e ricche di
insidie. È ciò che accade ai protagonisti di questi racconti, fra i quali
appaiono un esagitato pastore dell’epoca della Reggenza, un medico ebreo del
XVIII secolo, creature impertinenti e maliziose, la regina Maria Stuarda, il
Duca di Wellington, oltre a un piacevolissimo quanto inaspettato ritorno: Jonathan
Strange e il misterioso Re Corvo in persona.
Maghi e fate si intromettono nelle esistenze assolutamente
comuni di vicari di campagna e fidanzate gelose, ma anche nei destini di figure
storiche molto importanti.
Con la sua caratteristica prosa che unisce l’ironia
vittoriana ai temi classici del folclore britannico, Susanna Clarke ci propone
otto racconti ambientati in un mondo fantastico dove Storia e magia si intrecciano
permettendoci di volgere lo sguardo sulle Terre Altre, un mondo complesso e
pericolosamente affascinante.
Le storie narrate hanno come fulcro il potere delle donne e
sono ambientate nella stessa storia alternativa del romanzo di esordio di
Clarke, “Jonathan Strange & il signor Norrell”, in cui la magia fa il suo
ritorno in Inghilterra. I racconti sono brevi fiabe dal tono macabro oltre che
satirico e sono il mezzo, scelto dall’autrice, per descrivere lo sviluppo della
magia nelle isole britanniche in periodi diversi. La Clarke elimina le zone
buie che ancora sussistono intorno alla magia e mostra come gli esseri fatati
possono interferire con il nostro mondo.
“Le dame di Grace Adieu” è il primo racconto e dà il titolo
alla raccolta. Si narra delle difficoltà incontrate dalle maghe all’inizio del
diciannovesimo secolo, quando gli uomini maghi consideravano il loro operato
meno di niente. Le protagoniste sono tre giovani donne: Cassandra Parbringer,
Miss Tobias e Mrs. Field. Le tre dame conquisteranno, grazie alla magia, quella
libertà a loro negata dagli uomini. Libertà che tutte le donne dovrebbero
avere.
“La collina di Lickerish” è una rivisitazione del racconto
di Tremotino, fiaba raccolta dai fratelli Grimm, che la pubblicarono per la
prima volta nell’edizione del 1812 delle “Fiabe del focolare”.
Siamo nel XVII secolo, la storia narra di una sposa del
Suffolk, Miranda Sowreston, che, ricorrendo alla magia, riesce a filare cinque
matasse di lino al giorno per soddisfare tutte le richieste del marito. Miranda
chiederà aiuto a un elfo, ma anche la magia ha un prezzo.
"Donna, ti darò ogni sera tre possibilità di indovinare il
mio nome e, se alla fine del mese non lo avrai indovinato, tu sarai mia."
Per puro caso la donna scoprirà il nome dell’elfo e si
libererà dei due persecutori. Il mondo è pieno di pericoli e malvagità,
diffidate da chi promette cose eccezionali
“La signora Mabb” è la storia di una donna, Venetia Moore,
che viene lasciata dal suo fidanzato, il capitano Fox, per la misteriosa
signora Mabb. Venetia rivelerà la sua
abilità nell’intuire le leggi che regolano la vita nelle Terre Altre scoprendo
la natura magica di Mrs Mabb. Tuttavia Venetia non uscirà del tutto indenne
dall’accostarsi al mondo magico e avrà dei comportamenti che porteranno i suoi
conoscenti a definirla “pazza”. Può una donna impazzire per amore? Attenzione
gli stereotipi sono cattivi consiglieri!
“Il duca di Wellington e il suo cavallo” narra
l’inesperienza dell’uomo nei confronti degli esseri fatati nei quali ha la
disavventura di imbattersi. L’orgoglioso Duca di Wellington è alla ricerca del
suo cavallo Copenaghen e giunge alla casa di una giovane donna intenta a
realizzare un gigantesco arazzo. Osservando il lavoro con più attenzione, il
duca nota che ogni quadretto rappresenta un momento della sua vita passata e
futura. Ciò che vede non piace all’uomo che taglia i fili del ricamo e ricama
gli eventi seguendo i suoi desideri a dimostrazione che tutti possono opporsi
all’inevitabilità del destino costruendo un futuro di cui si è protagonisti.
"Sui campi di battaglia dell’Europa ero padrone del mio
destino, ma come politico tanta è la gente che devo compiacere, tanti i
compromessi che devo accettare, che mi sento semplicemente un automa, una
figura stilizzata in un ricamo."
“Il signor Simonelli, o il vedovo fatato”. Attraverso il
diario di Simonelli scopriamo gli inizi della sua straordinaria carriera. Egli
è un narratore inaffidabile, è presuntuoso, non vede i propri difetti e sorge
il dubbio che abbia modificato la narrazione per presentarsi come un uomo
affidabile e positivo. Simonelli incontra un amorale aristocratico fatato che
vive in una casa diroccata, convinto che sia un palazzo sontuoso. I destini del
vedovo fatato e di Simonelli si intrecceranno con l’esistenza di cinque
bellissime fanciulle del villaggio.
“Tom Brightwind o come fu costruito il ponte fatato di
Thoresby”: il potente signore delle Fate, Tom Brightwind, vive in una residenza
che si trova contemporaneamente nel mondo fatato e sulla città ai tempi della
Rivoluzione Industriale. La voce narrante è quella del dottor Montefiore,
medico ebreo del diciottesimo secolo, amico di Tom. Durante un loro viaggio
giungono al villaggio di Thoresby dove gli abitanti sono inattivi per la
mancanza di un ponte che unisca il villaggio alla città. Brightwind deciderà di
costruire il ponte in una notte sola. Dove porta in realtà questo ponte?
“Ricami e ricami” è il racconto del destino della Regina
Maria di Scozia.
"Nella primavera del 1568 Maria, regina di Scozia, temendo
l’ira dei suoi sudditi, attraversò la frontiera con l’Inghilterra e una volta
là scrisse una lettera alla cugina, la regina Elisabetta, spiegandole la
drammatica situazione e invocando la sua protezione."
In privato, però, Elisabetta considerava Maria Stuarda come
la causa di molti problemi e così, con qualche fugace rimpianto, la imprigionò
per il resto della sua vita.
Maria apprende, da una contessa, l’uso della magia
attraverso il ricamo e decide di vendicarsi.
La magia operata dal ricamo viene utilizzata da Maria,
isolata nella sua prigionia, per cercare di assassinare la regina Elisabetta
inviandole una gonna di raso bianco ricamata con piccoli garofani rosa. Indossata
la gonna, il corpo di Elisabetta si ricoprirà di pustole rosa. Ma sarà un
boomerang, la magia si rivolgerà verso la stessa Maria. Ricucire il futuro è un
errore.
“John Uskglass e il carbonaio del Cumberland”: è la
dimostrazione di come i potenti possono essere battuti in astuzia dalle persone
umili. Il carbonaio del titolo, un uomo molto povero che viveva in compagnia di
un porcello chiamato Uomonero, non sa che l’uomo che caccia vicino casa sua è
in realtà il Re Corvo, re dell’Inghilterra del Nord e di alcuni Regni Fatati.
L’uomo si indigna quando la sua casa, il giardino e la cena vengono rovinati
dalla battuta di caccia del re. Questo crea indignazione nel carbonaio che si
vendicherà. Il potere pagano delle fate viene superato in astuzia da un umile
servo.
In generale questi racconti, oscuri e a tratti satirici,
narrano di persone tormentate dagli interventi maliziosi delle fate. Si entra
nel mondo dell’immaginazione e si incontrano personaggi vecchi e nuovi. Molti i
richiami al best seller “Jonathan Strange & il signor Norrell”.
Susanna Clarke, con una prosa accattivante, con il suo senso
dell’umorismo e la sua comprensione del lato oscuro delle storie di magia, crea
racconti misteriosi e dal fascino particolare. Le fate, così come gli uomini, possono
essere complicate e sgradevoli.
“Le dame di Grace Adieu” segna il ritorno del magico mondo
di Susanna Clarke abile nel far interagire personaggi storici con personaggi
nati dalla sua fantasia. Alcuni racconti hanno le loro radici nel folclore
inglese, basti pensare alla presenza di elfi e della magia della terra inglese.
La raccolta di racconti è impreziosita dalle stupende
illustrazioni di Charles Vess.
Le donne, avveniva nel lontano XIX secolo, erano relegate
nell’ambito domestico da una società patriarcale. La magia era la loro via di
fuga da una realtà che le vedeva succubi del volere degli uomini. Oggi, come
ieri, nel cuore e nella mente delle donne avvengono tante magie, ognuno potrà
dare la propria interpretazione del termine “magia”, ma una cosa è certa: Le
donne affrontano il futuro e le angosce che portano dentro di sé
riappropriandosi della propria identità e del proprio valore sia intellettuale
che fisico. Le donne hanno in sé il potere per affrontare la vita, rinascere
dalle proprie macerie può sembrare una magia ma è l’atto eroico di chi crede
fermamente nel proprio valore.