venerdì 2 dicembre 2022

RECENSIONE "LA CASA SUL NILO" DI DENISE PARDO - NERI POZZA

 Ci avevano vestite come per un appuntamento importante. «Dov’è la festa?» aveva chiesto Raymonde, la sorella grande. Nessuno aveva risposto.

La casa sul Nilo

Denise Pardo

Collana: Bloom

Prezzo:18.00

 

 

 

Il libro 

È un tempo lungo quello che Denise Pardo racconta in questo romanzo. Un tempo affascinante, cosmopolita, tollerante, ricco di stimoli. Un tempo di amicizie e di comprensione. Al centro de La casa sul Nilo, una famiglia di ebrei sefarditi arrivati al Cairo assieme alle vicissitudini dell’Europa dei primi trent’anni del Novecento. La narratrice racconta la sua infanzia in una sorta di Eldorado magico: i caffè del Cairo, le feste, gli stimoli, la civiltà della conversazione, i salotti. L’Egitto di quel tempo è un crocevia di storie e di suggestioni: un paese mondano e sorprendente dove le diverse religioni sono rispettate e si parlano tutte le lingue. E il Cairo di quel tempo, di quei primi anni Cinquanta, è narrato con una precisione e una nitidezza esemplari perché questo romanzo è soprattutto la storia dell’autrice. La sua famiglia composta dalla nonna, dal padre, dalla madre e da altre due sorelle non avrebbe mai immaginato di dover fuggire da quel mondo. Finché non sale al potere Nasser, cambiando in pochi anni le regole del gioco, e della convivenza civile. E tutto, dapprima impercettibilmente, e poi con sempre maggiore evidenza, diventa fosco e insidioso. Gli stranieri non sono ben visti, l’intolleranza religiosa si fa dogma. E gli stranieri, che stranieri non sarebbero, si sentono sempre più in pericolo. Fino a una partenza precipitosa per Roma e l’Italia, nel 1961. Un abbandono doloroso, straniante, figlio di un mondo cambiato senza una ragione.

La casa sul Nilo è un romanzo bellissimo e raro, appassionante. È la storia di un tempo perduto, e di un tempo ritrovato a fatica. Ci mostra mondi dove tutto era scambio e curiosità, rispetto e attenzione. Ci dice, senza alcuna nostalgia, ma con l’intensità dei sentimenti e delle passioni, che non dobbiamo dimenticare che c’è stato un tempo diverso e piú giusto. Dove ogni dettaglio era una ricchezza e ogni giorno una scoperta.

AUTORE

Denise Pardo

Denise Pardo è nata al Cairo. Vive in Italia dal 1961. Questo è il suo primo romanzo.

 

RECENSIONE

Un crocevia di storie e suggestioni intriganti, un Paese cosmopolita, mondano e capace di rispettare ogni religione, un luogo dove vivere in armonia, coltivare amicizie, farsi affascinare da stimoli contrastanti: è questo l'Egitto che Denise Pardo racconta nel suo romanzo "La casa sul Nilo", edito da Neri Pozza. Il libro, che segna l'esordio letterario di Pardo, è strettamente legato alla sua vita: una storia autobiografica quindi, nella quale la narratrice riporta il lettore indietro agli anni '50 con una scrittura capace di descrivere l'intensità dei sentimenti e delle passioni. Nel racconto l'Egitto appare come una sorta di Eldorado, un luogo felice che ha accolto una famiglia di ebrei sefarditi arrivati al Cairo assieme alle vicissitudini dell'Europa dei primi trent'anni del Novecento. Pardo si rivede e si racconta bambina, quando la vita con la sua famiglia era scandita dalla convivenza civile, tra i caffè del Cairo e le feste, le conversazioni affascinanti, i salotti. Fino a quando all'improvviso tutto cambia: con l'ascesa al potere di Nasser, l'autrice con la nonna, il padre, la madre e altre due sorelle è costretta a fuggire da quel mondo così amato. Dapprima impercettibilmente, e poi con sempre maggiore evidenza, l'Egitto infatti si trasforma, diventa fosco e pericoloso. Gli stranieri non sono ben visti, l'intolleranza religiosa si fa dogma. E così, in un abbandono doloroso, improvviso e straniante, Pardo scappa con la famiglia in Italia, nel 1961, raggiungendo Roma, appena in tempo, prima che sia troppo tardi.

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