domenica 21 aprile 2024

REVIEW: IO CHE NON HO CONOSCIUTO GLI UOMINI DI JACQUELINE HARPMAN, BLACKIE EDIZIONI

 LA SCELTA DELLA CASTITA' RIACCENDE IL DESIDERIO

Il romanzo s'intitola Io che non ho conosciuto gli uomini, il che fa intendere la voglia che non c'è, sparita, cancellata, sospesa e, di conseguenza, la castità, non imposta, non prescritta da una morale religiosa. Se ne deve dedurre, perciò, che è proprio la castita che ha richiamato i lettori e le lettrici, uno status, cioè, che nel clima massimamente erotizzato nel quale viviamo, appare innominabile se non addirittura scadaloso: e sta forse proprio in questo capovolgimento dei "valori". Nel romanzo l'autrice racconta, cosa significhi una carezza per un corpo che da anni se ne è privato. E un'altra cosa ancora sostiene: a riconscere dallo sguardo, dall'atteggiamento, dal modo di essere le sue consorelle e, forse anche, i suoi confratelli in castita. Ovviamente le "manipolazioni" non cessano, fanno l'effetto di un gesso che stride sulla lavagna o peggio, della lama di un coltello strisciata su una lastra di vetro. E ogni volta che dice no, incontra nella controparte stupore, incomprensione, sarcasmo, a volte anche compatimento. Simili sentimenti li trova però anche presso le donne, presso le amiche, quando le informa della sua inconsueta scelta. Il libro perciò indugia ripetutamente contro chi non capisce, contro chi non è disposto ad andare controcorrente. 

€18,90 

Io che non ho conosciuto gli uomini

Jacqueline Harpman

Blackie edizioni

In un bunker sotterraneo, trentanove donne sono tenute in isolamento in una cella. Sorvegliate da violente guardie, non hanno alcuna memoria di come sono arrivate lì, nessuna nozione del tempo, solo un vago ricordo delle loro vite precedenti.

Mentre il ronzio della luce elettrica fonde il giorno con la notte e gli anni passano, una ragazza – la quarantesima prigioniera – siede sola ed emarginata in un angolo.

Questa misteriosa ragazza che non ha conosciuto gli uomini sarà la chiave per la fuga e la sopravvivenza delle altre nel mondo desolato che le attende in superficie.

***

«Un libro con l’atmosfera di un sogno, che suscita nel lettore emozioni intense e profonde.» Le Monde

«Un piccolo miracolo.» The New York Times

***

Traduzione di Sara Clamor

 

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