Il silenzio degli affetti, (la fame di affetto), in
realtà era parlante! Anzi, era fatto di voci che mescolandosi col tremolio dei
colori e delle ombre, diventò una sola voce: e allora s’intese la sensazione che
erano tutte voci del silenzio. Però dentro ci si distinguevano, una per una
tutte le voci e le frasi e i discorsi a migliaia e migliaia. Cioè nel silenzio
si può cogliere la voce nascosta di tutto ciò che nella vita è stato soffocato
e non ha potuto esprimersi: i sentimenti privati taciuti per pudore come gli
echi della tragedia.
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