Una donna normale di Roberto Costantini (Longanesi, pp. 480, £ 19.90) è un lungo viaggio alla ricerca della verità nascosta tra amori smarriti, amicizie lontane. Ma dov'è la verità? Che l'autore si sia fatto convincere da Friedrich Nietzsche quando sostiene che la verità non esiste e che le verità sono illusioni? (Per spiriti inquieti, aggiungo io).
Una donna normale
Roberto Costantini
LONGANESI
pp. 480
19,90€
Un thriller che nasce dall'attualità degli attentati, dalle
cronache degli sbarchi, dalle paure di chi parte e di chi accoglie. Una
materia delicata e "calda" gestita con sicurezza.
Severino Colombo, Il Corriere della Sera
Il Libro
Aba Abate è una donna normale. Suo marito Paolo, pubblicitario
aspirante scrittore, è un uomo colto ma con scarso senso pratico. I suoi
figli, Francesco e Cristina, sono adolescenti e, come tutti i ragazzi a
quell’età, problematici e conflittuali. La sua unica vera amica sin dai
tempi della scuola, Tiziana, ha una libreria e da single continua a
cercare il grande amore. Aba si rivolge a lei in cerca di un aiuto per
le aspirazioni di romanziere del marito. Aba fa di tutto per tenere
unita la sua famiglia e i suoi affetti, ma non è sempre facile per via
del suo vero lavoro. Perché Aba Abate in realtà è anche «Ice».
Non una semplice impiegata ministeriale come credono i suoi familiari, ma una funzionaria dei Servizi segreti con un compito delicatissimo: reclutare e gestire gli infiltrati nelle moschee. È proprio da un suo informatore che Aba apprende una notizia potenzialmente catastrofica: in Italia sta arrivando via mare dalle coste libiche un terrorista pronto a farsi esplodere. La scadenza: una settimana. Aba si trova costretta a intervenire in prima persona anche sul campo, in Libia e in Niger. E per avere una pur minima speranza di successo deve avvalersi della collaborazione di un agente del posto, il professor Johnny Jazir, un uomo che la trascina gradualmente in una spirale in cui tutti i suoi valori sono messi in dubbio.
Le missioni si moltiplicano, le emergenze familiari e lavorative si sovrappongono nel giro di pochi, frenetici giorni, e quando niente va come dovrebbe il mondo di Aba – quello professionale, ma anche quello degli affetti e dell’amore per il quale ha sempre così tenacemente lottato – comincia inesorabilmente a crollarle addosso.
Possono davvero coesistere Aba e Ice?
Non una semplice impiegata ministeriale come credono i suoi familiari, ma una funzionaria dei Servizi segreti con un compito delicatissimo: reclutare e gestire gli infiltrati nelle moschee. È proprio da un suo informatore che Aba apprende una notizia potenzialmente catastrofica: in Italia sta arrivando via mare dalle coste libiche un terrorista pronto a farsi esplodere. La scadenza: una settimana. Aba si trova costretta a intervenire in prima persona anche sul campo, in Libia e in Niger. E per avere una pur minima speranza di successo deve avvalersi della collaborazione di un agente del posto, il professor Johnny Jazir, un uomo che la trascina gradualmente in una spirale in cui tutti i suoi valori sono messi in dubbio.
Le missioni si moltiplicano, le emergenze familiari e lavorative si sovrappongono nel giro di pochi, frenetici giorni, e quando niente va come dovrebbe il mondo di Aba – quello professionale, ma anche quello degli affetti e dell’amore per il quale ha sempre così tenacemente lottato – comincia inesorabilmente a crollarle addosso.
Possono davvero coesistere Aba e Ice?
Roberto Costantini (Tripoli, 1952), ingegnere,
Master in Management Science all’università di Stanford (California), è
dirigente della Luiss Guido Carli di Roma dove insegna Negoziazione e
Leadership. Consulente aziendale, ha lavorato per società italiane e
internazionali. È autore di una serie di romanzi che hanno come
protagonista il commissario Michele Balistreri, bestseller tradotti
negli Stati Uniti e nei principali paesi europei. Con la Trilogia del male ha vinto il Premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 come «migliore opera noir degli anni 2000». Con La moglie perfetta è stato finalista al premio Bancarella 2016.
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