Una storia, una telefonata di 29 secondi. Un racconto in cui T.M. Logan mostra la sua straordinaria capacità di penetrare nell’animo umano e di restituirne con precisione fragilità e disincanto.
29 SECONDI – T.M. Logan
LA CORTE EDITORE
Traduttore: Federico Ghirardi
Pag: 360
18,90€Il libro
Dammi un nome. Una persona. E io la farò scomparire.
Sarah vive da anni un’insostenibile
situazione che la vede vittima delle molestie del suo capo, un
maschilista della peggior specie, che tratta le donne come oggetti.
Quando un giorno salva una bambina in difficoltà, non si aspetta niente in cambio. Ma il suo gesto coraggioso fa sì che un uomo tanto potente quanto pericoloso si senta in debito con lei. L’uomo vive in modo brutale e, nel suo particolare codice, tutti i debiti devono essere saldati.
Sarah potrebbe avere così una via d’uscita, un modo per liberarsi in un attimo di tutti i suoi problemi e avere finalmente la vita che merita.
Ci sono solo tre condizioni: ha 72 ore per fornire un nome. Se rifiuta, l’offerta svanisce. E se accetta, non può più tirarsi indietro.
è un patto irripetibile, un’offerta di quelle che capitano una volta sola. Nessuna conseguenza, nessun rischio di essere collegati, nessuna possibilità di essere scoperti. Non deve fare altro che una telefonata. Da 29 secondi.
Perché, in fondo, ciascuno di noi ha un nome da dare. Non è così?
Quando un giorno salva una bambina in difficoltà, non si aspetta niente in cambio. Ma il suo gesto coraggioso fa sì che un uomo tanto potente quanto pericoloso si senta in debito con lei. L’uomo vive in modo brutale e, nel suo particolare codice, tutti i debiti devono essere saldati.
Sarah potrebbe avere così una via d’uscita, un modo per liberarsi in un attimo di tutti i suoi problemi e avere finalmente la vita che merita.
Ci sono solo tre condizioni: ha 72 ore per fornire un nome. Se rifiuta, l’offerta svanisce. E se accetta, non può più tirarsi indietro.
è un patto irripetibile, un’offerta di quelle che capitano una volta sola. Nessuna conseguenza, nessun rischio di essere collegati, nessuna possibilità di essere scoperti. Non deve fare altro che una telefonata. Da 29 secondi.
Perché, in fondo, ciascuno di noi ha un nome da dare. Non è così?
Il nuovo thriller psicologico dell’autore di Bugie
(oltre 300.000 copie vendute in Inghilterra; al numero 1 su Amazon) che
mette in scena la claustrofobica realtà a cui possono essere costrette
diverse donne.
“Una lettura ipnotica, con un colpo di scena che non ti aspetteresti”
Lee Child su Bugie
Lee Child su Bugie
T.M. LOGAN
è nato in Inghilterra ed è un giornalista del Daily Mail,
sul quale racconta i nuovi sviluppi del settore scientifico.
Precedentemente ha lavorato come vicedirettore della comunicazione
all’Università di Nottingham e vive nel Nottinghamshire con la moglie e
due figli. Il suo thriller d’esordio, Bugie (La Corte Editore), ha già venduto oltre 300.000 copie in tutto il mondo, diventando un vero e proprio caso letterario.
RECENSIONE
Sarah colleziona una serie di insuccessi a cominciare dai
suoi affascinanti e inseparabili figli, che però le causano non poche
preoccupazioni? Da un matrimonio andato a rotoli, è bello
per lei sentirsi di nuovo pronta ad affrontare le sfide della vita. Incomincia però, a ricevere dei messaggi minacciosi che corrodono la sua
ritrovata fiducia in se stessa. Qualcuno, evidentemente, l’ha presa di
mira e ha deciso di distruggerla.
Mentre sta guidando, è spettatrice di una scena raccapricciante, un uomo viene aggredito brutalmente e ha intravisto l’omicida che si dava
alla fuga e che non è mai stato identificato. Insieme all'uomo c'era anche una bambina. «Perché l'uomo è dovuto
morire?» è la domanda che tormenta Sarah da allora, così come il volto
dell’assassino tormenta ogni notte i suoi sogni. Finché un giorno, con una carriera sulla rampa di lancio: le è stato appena affidato il suo primo caso.
Sarah lo vuole rintracciare a tutti i costi l'assassino ma, viene coinvolta in un
macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella bambina? Cosa le è
successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Sarah non può far altro che
tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre
precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che,
alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...
Di fronte agli ostacoli che incontrano le indagini, a causa del tempo
trascorso e di un clima di persistente diffidenza, Sarah decide di
esporsi in prima persona, senza calcolare che la sua vita stessa verrà scandagliata, e
il suo passato con tutte le sue zone d’ombra e i ricordi rimossi finirà
sotto gli occhi di tutti. Compresi i suoi.
Che cosa resta quando una speranza, un’illusione vanno in frantumi?
Perché non possiamo evitare di affidarci ad altre speranze e illusioni
ancora? Perché ci è impossibile affrontare la vita senza dire e dirci
menzogne?
Non riusciva a prendere sonno. Aveva il
cervello in fibrillazione che continuava a replicare la conversazione
nella testa. La telefonata escludeva ogni altro pensiero. Nessuno crede alla sua teoria, nè Lovercraft, nè la sua amica, entrambi cercano di sviarla dall'indagine, affermando di essere certi che
si tratti di una coincidenza, ma niente e nessuno riusciranno a
distogliere Sarah da un’indagine che è diventata la sua ragione di vita.
Anche se non sa a che prezzo riuscirà infine, a scoprire la verità.
Sarah incontra individui misteriosi, frequenta persone pericolose,
viene raggirata, e poi racconta le
sue avventure alla sua amica, finché non viene assalita da un terribile
dubbio: qualcuno sta influenzando gli avvenimenti? E se fosse il suo
stesso capo a guidarli, come un novello Frankenstein con la sua
creatura? Dovrà scoprirlo in fretta, perché quando s'inoltra
nell'indagine ci ricorda il terreno paludoso che esiste tra bugia e
verità, bene e male e, minaccia di rompere il patto di non farsi
coinvolgere nelle avance inopportune di Lovercraft, una serie di
eventi le si stringe attorno come un vortice, mettendo
in pericolo la sua stessa vita.
Sa che Lovercraft, vive al limite della legalità e che intorno ad esso si
ingarbuglia una serie infinita di affari pericolosi, ma ha deciso: anche
lei desidera i soldi, il successo e il carisma di Logan. Ma qualcuno nell'ombra conosce i segreti più nascosti della storia,
qualcuno che vuole farle pagare ciò che ha fatto e che non si fermerà
fino a quando lei non avrà perso tutto quello che ha di più caro.
Dopo improvvise avance del capo, il cui gusto per l'estremo supera i confini di ciò che lei è in grado di
sopportare. Salvare la bambina potrebbe essere il primo passo per
salvare anche se stessa. Sarah capisce di essersi spinta troppo
oltre e cerca di prendere le distanze da quell'uomo, una verità
inaspettata verrà a galla, una verità che gli farà capire di essere
sempre stata soltanto una pedina nelle mani di Lovercraft, e delle persone piú
insospettabili.
Qual è il segreto di Lovercraft? Da che
cosa sta scappando? Perché appare così turbata quando lui le racconta
una verità sconcertante? E,
soprattutto, quando viene a sapere una notizia inquietante, l'equilibrio che Sarah che si era imposta comincia
precipitosamente a frantumarsi. Un turbine di eventi sconvolgerà la vita
di tutti, il passato tornerà imperioso a saldare i conti, ma fino a che
punto Sarah si spingerà per salvaguardare le persone che ama veramente?
Nel romanzo di Logan, non vi è nessuna parola
di troppo, nessuna frase priva di senso. Con la sua impeccabile
scrittura, T. M. Logan, conduce il lettore al cospetto di
protagonisti che, intrappolati nel loro ego, cercano di rammendare la
propria vita con un tessuto di bugie e silenzi capace di velare
passioni, soffocare sentimenti, celare piccoli e grandi conflitti.
Citazioni del libro
“Ed allora veniva colta da una sensazione nauseante e vertiginosa,
come se le fosse scivolato di mano un vaso di porcellana e lei sapesse
che si sarebbe frantumato in mille pezzi non appena avesse colpito il
duro pavimento. E lo guardava cadere al rallentatore.
Una telefonata. Neanche mezzo minuto. Forse quello sarebbe stato il
momento che avrebbe diviso la sua vecchia vita dalla nuova, portandola
dall’innocenza alla colpevolezza”.
"…Ma non riusciva a dimenticarla. Non ci riusciva. Perché non appena
le aveva fatto la sua offerta, proprio nell’istante in cui le parole
avevano lasciato le sue labbra, lei aveva avuto un unico pensiero…Non
aveva impiegato minuti, e nemmeno secondi, per venirle in mente. Nome,
cognome. Due parole, quattro sillabe. Certo che aveva un nome da dargli.
Tutti avevano un nome da dare, non è così?”
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