E veniamo alla situazione finale. Il protagonista è <<nudo, esposto al gelo>>, senza la possibilità di recuperare la pelliccia con cui coprirsi, in balia dei cavalli che lo trascinano senza meta. Egli dà un giudizio conclusivo sulla sua vicenda, espresso nell'ultima frase. Come mai pensa di essere stato ingannato? E da chi?
Ci siamo soffermati sui punti del testo che ci paiono più significativi, se leggiamo l'intera storia come metafora della vita.
Ora ti propongo alcune ipotesi di interpretazione: scegli quelle che ti sembrano più accettabili dopo averne discusso con i tuoi compagni e aggiungine, se vuoi, altre tue personali.
A) Lo scrittore presenta la vita come governata dal caso: i fatti si succedono senza un rapporto di causa-effetto, in modo caotico e incomprensibile.
B) La vita è dominata da forze soprannaturali (di cui sono simbolo i cavalli), che determinano il nostro destino.
C) Di fronte alle difficoltà della vita ciascuno è solo e senza mezzi, se non interviene l'aiuto divino.
D) La vita ci offre delle ccasioni (i cavalli) che dobbiamo saper sfruttare a nostro vantaggio; se falliamo, la colpa è della nostra inettitudine.
E) L'uomo deve fidarsi solo delle sue forze e rifiutare ogni aiuto che gli provenga dall'esterno.
F) La vita di ciascuno di noi è percorsa da un richiamo, da una vocazione (il nitrito dei cavalli), che però spesso non sappiamo interpretare.
G) L'errore sta nel rispondere al richiamo della vita (<<dare ascolto al suono ingannevole del campanello notturno>>), cioè nel credere che ci sia davvero chiesto di fare qualcosa. Questo è un inganno.
H) Ogni uomo è sottoposto a un destino crudele che si prende gioco di lui, rende vano ogni suo sforzo di fare il bene e lo condanna alla solitudine e alla sconfitta.
Un medico di campagna
Franz Kafka
pubblicato da
Mondadori
Generi
Romanzi e Letterature
»
Classici stranieri
»
Racconti e antologie letterarie
Collana
I Meridiani
Pubblicato
28/11/2023
- - Pagine
192
Curatore
L. Crescenzi
Il libro
Questa edizione di "Un
medico di campagna", folgorante e visionaria raccolta di racconti
apparsa per la prima volta nel 1919, offre un'anticipazione di quella
che, a partire dalla ricorrenza del centenario della morte dell'autore,
sarà la nuova edizione integrale in cinque volumi, diretta da Luca
Crescenzi, delle opere, dei diari e delle lettere di Franz Kafka
(1883-1924) nei «Meridiani». Un'impresa alla quale parteciperanno alcuni
fra i maggiori studiosi e traduttori dell'opera di Kafka, e che intende
idealmente ricollegarsi a quella, in gran parte dovuta alla perizia
traduttiva di Ervino Pocar - con collaboratori d'eccezione come Remo
Cantoni e Ferruccio Masini -, realizzata nella medesima collana fra il
1969 e il 1988. La ricerca su Kafka ha assunto dimensioni colossali e ha
dato spazio a una Babele di approcci critici dagli esiti assai diversi,
di cui tuttavia le attuali edizioni critiche e commentate, compresa
quella assai nota pubblicata dall'editore Fischer a partire dai primi
anni Ottanta, non rendono conto che in minima parte. Un commento
innovativo ha il compito di sintetizzare ed enucleare i contributi più
significativi per un inquadramento ragionato dei testi e della loro
ricezione nel corso del tempo, pur nella consapevolezza che la selezione
di tali contributi deriva necessariamente dalla prospettiva che si
intende adottare, al fine di proporre una lettura consapevole e
demistificata che restituisca in toto quella visione radicalmente
critica delle cose che è la cifra più grande e più saldamente attuale di
un autore come Kafka. L'obiettivo fondamentale della nuova edizione che
da qui prende avvio è quello di agevolare l'orientamento del lettore
all'interno di un'opera composita, costituita da scritti editi e
inediti, testi compiuti e frammenti, aforismi, abbozzi e, come mostrano i
diari, infiniti spunti e tentativi poetici e poetologici geniali, che
istituiscono tra di loro una fitta rete di rimandi assai difficili da
ricostruire. L'intento è di rendere perspicue le variazioni, le
affinità, le contrapposizioni concettuali e le linee di continuità
genetica fra le immagini, i motivi, le strutture formali e persino le
soluzioni grammaticali e sintattiche di cui si sostanzia la scrittura
kafkiana. Di assoluto rilievo anche le nuove traduzioni, che verranno
condotte - fin dove possibile e con poche eccezioni - sui manoscritti
conservati presso la Bodleian Library di Oxford, il Deutsches
Literaturarchiv di Marbach am Neckar e la Biblioteca Nazionale
Israeliana di Gerusalemme, e presso un numero relativamente ristretto di
collezionisti privati.
Nessun commento:
Posta un commento