Cassandra Clare, nel suo fantasy magia e dialetto veneziano
Torna in libreria l'autrice della fortunata saga Shadowhunters
Perno dell'intreccio è Kel, un bambino orfano prelevato da una casa-famiglia per diventare la controfigura dell'erede al trono del regno. Cresciuto accanto al principe alla pari di un fratello, Kel è addestrato fin da subito a morire al suo posto.
Altro personaggio chiave è Lin, una guaritrice appartenente a una piccola comunità, custode dell'arte della magia. Accanto a loro orbita una serie di figure, una delle quali governa un mondo sotterraneo e criminale.
Clare si conferma narratrice di talento; la storia è frutto di uno studio su testi scientifici, letteratura di viaggio e tema del doppio, gettonatissimo nei generi della commedia e del mistery. Interessante la ricerca condotta in campo linguistico dall'autrice: alcuni personaggi dello Scudo del principe si esprimono in occitano, altri in veneziano; il dialetto della città di Goldoni diventa l'idioma di un luogo immaginario, in cui si dipana la trama: "Mì pensave che xéra el Prìnçipe, el ghe soméja tanto", è una delle frasi che si leggono nel libro.
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