Esce Ventre sepolto, romanzo sulla disforia di genere
Edito da Utopia, l'autrice è l'iraniana Aliyeh Ataei
Ventre sepolto
Aliyeh Ataei
ALIYEH ATAEI
VENTRE SEPOLTO
UTOPIA
PP.192, EURO 18
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commo
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull'orlo di una crisi di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla
disperata ricerca della sorella gemella. Non ne trova più traccia e
sentimenti contrastanti gli attraversano la mente. È un giovane
ingegnere dallo spiccato gusto letterario, che soffre di disturbi
psichici e fa uso di stupefacenti. La moglie lo ha lasciato perché Mani
non riesce a darle un figlio. Intorno a lui, per giunta, la città si
muove a un ritmo disumano. A poco a poco, mentre il lettore lo insegue
in questa ricerca spasmodica, il protagonista comprende che la sua
inquietudine è alimentata da un dolore profondissimo: è un uomo, certo, e
come tale lo riconoscono le persone in cui si imbatte, eppure dentro di
sé custodisce un io femminile, cui da tempo non presta ascolto. A mano a
mano che l'uomo inizia a riconoscersi meglio, la sua identità si
sovrappone a quella della sorella perduta. Tra ossessioni e
discriminazioni, perciò, la ricerca della gemella si intreccia
all'indagine sull'animo femminile che Mani ha riscoperto in sé, con un
finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Sull’orlo di una crisi
di nervi, Mani Rafat vaga per Teheran alla disperata ricerca della
sorella gemella. Non ne trova più traccia e sentimenti contrastanti gli
attraversano la mente. È un giovane ingegnere dallo spiccato gusto
letterario, che soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. La
moglie lo ha lasciato perché Mani non riesce a darle un figlio. Intorno
a lui, per giunta, la città si muove a un ritmo disumano. A poco a
poco, mentre il lettore lo insegue in questa ricerca spasmodica, il
protagonista comprende che la sua inquietudine è alimentata da un dolore
profondissimo: è un uomo, certo, e come tale lo riconoscono le persone
in cui si imbatte, eppure dentro di sé custodisce un io femminile, cui
da tempo non presta ascolto. A mano a mano che l’uomo inizia a
riconoscersi meglio, la sua identità si sovrappone a quella della
sorella perduta. Tra ossessioni e discriminazioni, perciò, la ricerca
della gemella si intreccia all’indagine sull’animo femminile che Mani ha
riscoperto in sé, con un finale imprevedibile e commovente.
Dopo il successo francese, esce in Italia il 22 marzo, per i
tipi di Utopia, Ventre sepolto, tradotto da Giacomo Longhi e Harir
Sherkat. L'autrice del romanzo è l'iraniana Aliyeh Ataei, astro nascente
della nuova letteratura persiana.
Classe '81, sostenitrice dei diritti delle donne, le sue opere affrontano il tema dell'identità, della frontiera e dell'emigrazione. Ha scritto per numerose testate giornalistiche, è laureata in sceneggiatura, e autrice di narrativa e saggistica.
Ventre sepolto è un libro che piacerà molto a chi "ha amato Le poesie di Forough Farrokhzad, Una donna di Ernaux e Mille splendidi soli di Hosseini", fa sapere la casa editrice in una nota.
Il protagonista della storia è Mani, un ingegnere che vaga per Teheran alla ricerca disperata della sorella gemella. E' un uomo di mezza età, ama la letteratura, soffre di disturbi psichici e fa uso di stupefacenti. Vive un momento difficile anche perché la moglie lo ha lasciato. La rottura è dovuta al fatto che i due non hanno potuto avere figli. Mani vaga in una città scossa da proteste e tumulti.
L'agitazione
in cui è immersa la metropoli fa da contraltare all'inquietudine del
protagonista: Mani custodisce dentro di sé un io femminile, cui da tempo
non presta ascolto. "Il finale è imprevedibile e commovente", spiega il
sito di Utopia.
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