domenica 10 marzo 2024

REVIEW: LA RIBELLE DI GAZA DI ASMAA ALGHOUL - SELIM NASSIB - EDIZIONI E/O

La ribelle di Gaza, il memoir di Asmaa Alghoul e Selim Nassib

Per E/O la voce di una giovane donna e giornalista palestinese

Asmaa Alghoul, Sélim Nassib

La ribelle di Gaza

Edizioni E/O

febbraio 2024, pp. 208 - € 16,50
Traduzione: Alberto Bracci Testasecca
Area geografica: Letterature nord-africane, arabe e del Medio Oriente
Collana: Dal Mondo
 

 
Il libro

La voce di una giovane donna libera si alza da Gaza, tormentata dai bombardamenti israeliani e dalla tirannia islamista, per raccontare la sua storia: quella di una ragazza come tante, che ha voglia di vivere, di conoscere e di amare, di sfidare le assurde regole del maschilismo e la violenza del fanatismo religioso.

Una voce fresca, sorprendente, audace che ci regala un racconto, mai ascoltato finora, di cosa significa essere palestinese e donna, patriota e femminista. Non possono fermarla né gli zii, intolleranti dirigenti di Hamas, né le bombe israeliane.

Cosa ne sarà di una ragazza di Gaza che cresce all’ombra di uno zio, importante dirigente dei servizi di sicurezza di Hamas, al quale si oppone con determinazione e coraggio? Cosa ne sarà di lei con i soldati israeliani che fanno regolarmente irruzione in casa sua nel cuore della notte e costringono il nonno e altri vecchi a uscire in pigiama per cancellare i graffiti che alcuni giovani hanno disegnato sui muri? Cosa ne sarà di lei con un padre musulmano liberale amante della letteratura e un nonno benevolo che la nasconde sotto le coperte in una società dominata dalla chiusura, dalla corruzione e dal maschilismo, ma anche da un’incredibile umanità? La ragazza scrive per liberarsi dei troppi sentimenti contraddittori stilando, con un tono sia allegro che serio, un ritratto sensuale dell’amatissimo paese natio divenuto nel corso degli anni un calderone di guerre e integralismi. Diventerà scrittrice, ecco cosa ne sarà.

Gli autori

Asmaa Alghoul
Asmaa Alghoul è nata nel 1982 a Rafah, in un campo profughi palestinese nel sud della striscia di Gaza. Collabora regolarmente con Al-Monitor, un sito di informazione specializzato nell’attualità del Medio Oriente. Ha vinto numerosi premi internazionali.


Sélim Nassib
Giornalista e scrittore tradotto in molte lingue, Sélim Nassib è nato e cresciuto a Beirut in una famiglia ebraica di origine siriana. È stato inviato speciale del quotidiano francese Libération durante la guerra del Libano. Oltre a Ti ho amata per la tua voce, sulla grande cantante egiziana Umm Kalthum, le Edizioni E/O hanno pubblicato anche il romanzo L’amante palestinese e i racconti Una sera qualsiasi a Beirut.

 

 REVIEW

   Asmaa Alghoul, nata nel 1982 nel campo profughi di Rafah, nel Sud della striscia di Gaza, si racconta nel memoir 'La ribelle di Gaza', scritto con il giornalista e scrittore Selim Nassib, nato e cresciuto a Beirut in una famiglia ebraica di origine siriana, pubblicato da Edizioni E/O nella traduzione di Alberto Bracci Testasecca. 


    È la storia di una ragazza cresciuta in una grande casa, costruita dai nonni, rifugiati della prima ondata di palestinesi scacciati dalla propria terra, e di una grande famiglia divisa fra militanti di Hamas e Musulmani praticanti progressisti.

   Il padre di Asmaa è una persona colta e di mente aperta, uno degli zii milita invece nel movimento islamista di Hamas e non apprezza la ragazza spigliata, intelligente e ribelle che è Asmaa. Diversa, di idee liberali, musulmana credente, giornalista intraprendente che va sul campo a documentare la quotidianità devastata della gente innocente, voce fuori dal coro che si attira le minacce di tutti, Asmaa, che ora vive nel Sud della Francia, per la sua attività giornalistica da Gaza nel 2010, ha ricevuto una borsa Hellman/Hammett da Human Rights Watch e nel 2012 le è stato conferito il Courage in Journalism Award dalla International Women's Media Foundation. 


    "Gaza è sempre stata ribelle. Io sono sua figlia, io sono come lei" dice la giornalista palestinese. Le sue parole ci portano nella vita di Gaza, un attimo prima dell'attacco terroristico di Hamas a Israele del 7 ottobre. 


    Il memoir in cui racconta cosa è stato vivere nella Striscia, chi sono gli abitanti di Gaza, quante idee e religioni si incrociano in uno spazio così piccolo, è un affresco di cosa è stata Gaza fino a oggi. Una vita scandita da due costanti: da una parte la rivalità insanabile tra i due gruppi politici dominanti nel paese, gli islamisti di Hamas e l'autorità palestinese, Al Fatah. È come se alla popolazione fosse dato di scegliere solo tra fanatici religiosi e militari feroci. 


    Una testimonianza che anche in vista della Giornata Internazionale della Donna dell'8 marzo da voce a cosa significhi essere palestinese e donna, patriota e femminista.

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