giovedì 21 dicembre 2017

MIA NONNA SALUTA E CHIEDE SCUSA by FREDRIK BACKMAN - MONDADORI


MIA NONNA SALUTA E CHIEDE SCUSA
FREDRIK BACKMAN
Editore Mondadori
Formato Brossura
Pubblicato 27/09/2016
Pagine 401
Lingua Italiano
Isbn o codice id 9788804665090
Traduttore A. Stringhetti


SINOSSI

Elsa ha sette anni, ma non le riesce granché bene avere sette anni. A scuola dicono che è "molto matura per la sua età" e lei sa che significa "parecchio disturbata per la sua età". Sua nonna ha settantasette anni, e neanche a lei riesce granché bene avere la sua età. Dicono che è "arzilla", ma Elsa sa che vogliono dire "pazza". La nonna è anche il suo miglior amico, il solo, e insieme loro due hanno inventato un mondo alternativo dove non ci sono genitori che si separano, compagni di classe che fanno scherzi cattivi, un luogo dove tutti possono essere diversi e non c'è bisogno di essere normali. Ma un rivolgimento del destino sorprende Elsa lasciandola da sola con una lunga serie di lettere in cui la nonna chiede scusa a molte persone della sua vita. Elsa ha un compito, consegnare ciascuna lettera al suo destinatario. E l'inizio di una grande avventura: lettera dopo lettera, facendo la conoscenza di vicini di casa alcolizzati e vecchietti innamorati e cani isterici, Elsa conoscerà la vera (e sorprendente) vita di sua nonna. Una storia sul più importante dei diritti umani: il diritto di essere diversi, a tutte le età.


RECENSIONE PER GOODREAS 

Oggi la nonna sfida  le certezze dei medici e strappa la condanna che potrebbe spezzare la tela della sua vita così sapientemente intessuta. Ben presto, infatti, si rende conto che sta mettendo a rischio tutto ciò che ha costruito, come il rapporto con Elsa e con la figlia.

Elsa sempre con lei al fianco, avrà un'esistenza piena di significati e di sogni realizzati. E' questa la forza dell'amore che trascende i limiti e le prove  a cui l'esistenza ci sottopone. 

Questo tipo di amore è capace di curare il corpo e le mente.

mercoledì 6 dicembre 2017

ANELLO INTORNO AL SOLE by ISAAC ASIMOV - MONDADORI

ANELLO INTORNO AL SOLE
(CICLO DELLA FONDAZIONE)
ISAAC ASIMOV
MONDADORI

RECENSIONE

Quello dei voli interplanetari e delle esplorazioni spaziali è,  uno dei motivi della letteratura fantascientifica apparso tra i primi e che ha dato luogo, nel corso di alcuni decenni, a molti racconti e romanzi di tipo diverso. 

Anche Isaac Asimov, uno dei migliori e certamente il più conosciuto scrittore di fantascienza, ha trattato più volte questo tema.

Nel racconto Anello intorno al sole, scritto quando l’autore aveva solo diciotto anni, il tema viene trattato con ironia, quasi che Asimov volesse smitizzare l’immagine eroica che degli esploratori spaziali aveva dato la letteratura precedente.

In questo racconto i due astronauti Jimmy Turner e Roy Snead sono stati indotti, con un ben congegnato inganno, dal loro capo, Frank McCutcheon, soprannominato “Vecchia Carogna”, a sperimentare una nuova rotta che permette di raggiungere Venere dalla Terra passando a “breve “ distanza dal Sole (32.000.00 di Km, una distanza davvero breve nello spazio!), quando questo pianeta si trova dall’altra parte del Sole rispetto alla Terra.

Essi, nel corso del pericoloso viaggio, dovranno collaudare un’apparecchiatura sperimentale, il campo deflettore, che dovrebbe essere in grado di mantenere una temperatura sopportabile all’interno dell’astronave anche in vicinanza del Sole. 

Ben presto i due scoprono che il campo deflettore funziona, anzi funziona troppo bene, risucchiando tutto il calore che c’è all’interno dell’astronave, per cui essi rischiano di morire assiderati. Naturalmente, durante il disagevole viaggio, la loro rabbia verso “Vecchia Carogna” cresce di giorno in giorno. Ma al loro ritorno …

E qui l’autore ci regala un finale a sorpresa.

Nota: Soffermandoci ora sull’ordine in base al quale i fatti vengono narrati, nel testo Anello intorno al sole, vediamo che l’autore ci racconta dapprima che cosa accade sull’astronave ai due astronauti, quindi, con un salto nel tempo e nello spazio, ci porta su Venere dove i due erano diretti, nell’ufficio di McCutcheon, finchè, ad un certo punto, le due storie si ricongiungono nel momento in cui i due astronauti entrano nell’ufficio. Abbiamo qui un esempio di flash-back (cioè un ritorno all’indietro), quando Jmmy riferisce sul viaggio e quindi, attraverso la risata di McCutcheon, la vicenda giunge a conclusione con il finale a sorpresa.
 

I ROBOT E L'IMPERO by ISAAC ASIMOV - MONDADORI


I ROBOT E L'IMPERO
ISAAC ASIMOV
Editore Mondadori
 Copertina flessibile: 406 pagine 
Editore: Mondadori; 7 edizione (1 gennaio 1994) 
Collana: Oscar bestsellers 
Lingua: Italiano 
ISBN-10: 8804411503 
ISBN-13: 978-8804411505
  
 
 
SINOSSI 

Duecento anni sono trascorsi dalla morte di Elijah Baley l'eroe del ciclo dei robot. La Galassia é giunta ad una svolta cruciale. Gli Spaziali, sui loro 50 mondi, sono ancora i dominatori, ma in chiara fase di declino. I Terrestri, repressi così a lungo dagli Spaziali (a loro volta discendenti dei Terrestri) si sono riversati impetuosamente all'esterno della progione del loro pianeta e stanno rapidamente colonizzando la Galassia. Ma un antico nemico non si é ancora rassegnato: il dottor Kelden Amadiro, coadiuvato dal brillante giovane roboticista Levular Mandamus, ha finalmente trovato un mezzo spaventoso per distruggere la Terra. A sbarrargli il passo, in questo magistrale romanzo che costituisce l'anello di congiunzione tra il ciclo robotico e quello dell'impero, Lady Gladia ed i suoi due robot Daneel Olivaw e Giskard Reventlov, ormai giunti alle soglie dei poteri misteriosi ed inquietanti.


RECENSIONE


I robot e l’impero, da cui è tratto questo brano, è il secondo di una serie di romanzi in cui Asimov sta costruendo un affascinante quadro della Storia Futura.
Le vicende di questo brano aprono il romanzo e si riferiscono a periodi precedenti della Storia.
Sono passati duecento anni dalla morte di Elijah Baley, il terrestre che era riuscito a sottrarre la Galassia al dominio degli Spaziali, popolo di individui pluricentenari, dotati di una tecnologia avanzata, che si servono di robot. 

Gli Spaziali, occupano ora cinquanta mondi ormai in declino mentre i Terrestri, a lungo repressi, stanno colonizzando rapidamente la Galassia. Ma gli Spaziali intendono reagire e, sotto la guida del dottor Kelden Amadiro, l’antico avversario di Elijah Baley, affiancato dal giovane roboticista Levular Mandamus, elaborano un piano per distruggere la Terra, centro vitale della colonizzazione terrestre. Troveranno però un serio ostacolo nei due robot R. Daneel e R. Giskard, che appartenevano a Baley e gli sono rimasti fedeli. Collaborerà con loro Lady Gladia, una spaziale che aveva amato Baley quand’era in vita e che è ora la padrona dei due robot.

Il brano appare molto interessante perché, oltre a introdurci in questa  affascinante Storia Futura, ci presenta anche i Robot e il problema dei rapporti tra gli uomini e le macchine intelligenti da lui inventate, che tanto spazio hanno avuto nella letteratura di fantascienza e su cui Asimov ha scritto moltissimi racconti e romanzi.

Riporto qui di seguito le tre leggi della Robotica, a cui nel brano si fa riferimento, che sono state elaborate da Asimov stesso per evitare che almeno nell’immaginario fantascientifico, i robot possano usare le loro straordinarie capacità contro l’uomo.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Le Le tre leggi della Robotica

1.       Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.

2.       Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purchè tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.


3.       Un robot deve proteggere  la propria esistenza, purchè questa autodifesa non contrasti con la Prima e con la Seconda Legge.

Manuale di Robotica
56° Edizione – 2058 d.C.

LA STORIA DEL FUTURO IN ISAAC ASIMOV

LA STORIA DEL FUTURO IN ASIMOV



RECENSIONE


Tra le ragioni per cui gli anni intorno al 1940 sono stati definiti <<l’età d’oro della fantascienza>> c’è anche la produzione di Isaac Asimov (1920), scienziato e ricercatore statunitense, docente universitario di biochimica, abile divulgatore di argomenti scientifici.

Egli ha scritto finora più di centocinquanta opere. La sua narrativa degli anni ’40, la più interessante per quanto riguarda la fantascienza, ha prodotto risultati particolarmente validi in due cicli di opere: La trilogia galattica, una specie di macro-storia del futuro, e Io robot, storie gradevoli di benevole macchine pensanti.

La Trilogia galattica di Asimov è una storia <<futura>> dell’impero umano nello spazio, ispirata dalla suggestione esercitata sull’autore da una famosa Storia della decadenza e caduta dell’Impero romano.

Egli inventa qui una nuova disciplina intellettuale, la psicostoria, secondo la quale l’uomo è in grado di fare previsioni ragionevoli sul futuro: una specie di perfezionamento della ecologia umana di Wells, che consente all’uomo di plasmare il futuro secondo la propria logica, organizzandolo sulla base di principi scientifici.

E’ un’opera sobria, di concezione ampia, di esecuzione avvincente.

Il secondo ciclo, Io robot, racconta suggestive storie di robot, le fedeli creature capaci di eseguire tutti i compiti che l’uomo ha programmato per loro; capaci anche di pensare, privi però di libera volontà. Sono infatti soggetti alle tre leggi della robotica, inventate proprio da Asimov, elemento base della loro programmazione (2), adottate poi da molti altri scrittori. Quando dalle tre leggi derivano dei conflitti, la psicologia dei robot si fa interessante come quella dei personaggi umani. Nascono allora storie avvincenti e <<logiche>>, che sostituiscono, nella tipologia tematica della fantascienza, i terrori irrazionali dei mostri umanoidi (es. Frankestein).

Con Asimov, la fantascienza diventa meno emozionale e più <<logica>>, l’elemento mitico non è un rifiuto della realtà o una evasione da essa, ma al contrario un modo di penetrare nella realtà per cogliere attraverso i simboli i valori più universali: la fantasia serve prima a prendere coscienza, e poi ad inventare la trasformazione del mondo in senso positivo. Asimov dichiara dunque con grande chiarezza la responsabilità dell’uomo, e con le sue metafore cerca di farlo riflettere sui modi d’essere della sua stessa, mente, sui rapporti dell’umanità con la storia, con la scienza, con la tecnologia, con il tempo.

Certo non si può parlare di analisi particolarmente approfondite a proposito della narrativa di Asimov. Tuttavia essa presenta alcuni pregi reali: un ricchissimo repertorio di idee, una grande capacità logica di chiarificazione, una grande forza immaginativa. Egli riesce inoltre a conferire a una materia scientificamente attendibile una straordinaria tensione, portandoci a scoprire che c’è dramma e mito anche nella scienza e nelle incertezze del futuro.

La struttura narrativa è ancora tradizionale, ottocentesca, realistica  e talora didascalica. 

Il registro della scrittura è però sempre agile, ricco di immagini, spesso ironico. Le migliori storie di robot sono giochi sorridenti, non privi di eleganza e di spirito.

  1° legge: Un robot non può far del male ad un essere umano o permettere, per incuria, che a un essere umano venga fatto del male.
  2° legge: Un robot deve obbedire agli ordini di un essere umano, eccetto nel caso  che questi ordini contrastino con la prima legge.
  3° legge: Un robot deve difendere la propria esistenza a meno che tale difesa non contrasti con la prima o con la seconda legge.