Titolo: Il buio ha il tuo volto
Autore:
Erika Contardi
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2017
Pagine: 168
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2017
Pagine: 168
Prezzo: € 13,60
ISBN: 978-88-9375-268-8
SINOSSI
Bianca è una bellissima bambina ipovedente che cresce in un orfanotrofio
nella valle dell’Arno, in Toscana, da quando, all’età di nove anni,
suor Speranza la scorse nella neve, gravemente ferita.
Costretta a combattere contro incubi e il desiderio di conoscere la sua
vita passata, la protagonista intraprenderà un processo di riscoperta di
sé attraverso continui flashback di quella vita ormai dimenticata
accompagnati dalla paura, dalla morte e dall’ignoto.
Il forte bisogno d’identità, accompagnato da un senso di mistero che
aleggia in tutto il romanzo, porterà finalmente Bianca all’agognata
verità.
ERIKA CONTARDI
LIBRI PUBBLICATI
RECENSIONE
L’orfanotrofio “Casa
Verde” situato nella Valle dell’Arno, in Toscana, era stato per Bianca, una
bambina ipovedente, molto più di una semplice scuola: era stata la sua casa fin
dalla tenera età e le suore, soprattutto
suor Speranza e suor Maria , avevano sostituito per lei la
sua famiglia. Le avevano impartito l’istruzione con maggiore fermezza e
autorità, proprio perché si sentivano più responsabili nei suoi confronti,
essendo Bianca ignara del suo passato. Con il passare degli anni Bianca si era
sempre più rinchiusa in se stessa, accentuando così il suo senso di inferiorità
e di inadeguatezza. La “Casa verde” significa molto per lei, è dove congeda
l’infanzia come una vecchia amica.
Suor Speranza, osserva con affetto quella creatura magra e
minuta seduta sulla panca e il suo sguardo si intenerì. Per un attimo la
ragazza desiderò di essere più carina, più formosa. Convinta di essere
piuttosto brutta, lo accettava come un dato di fatto. Nell’abitino di cotone,
Bianca dimostrava più della sua età pur
avendone di meno. Vedeva le sue compagne lasciare l’istituto una alla volta
sapendo che, nonostante le loro numerose promesse, non le avrebbe più riviste.
Mentre lei, non aveva dove andare. La sola vera amica e confidente che avesse
mai avuto era Lucia, con la quale condivideva desideri e speranze di poter forse
un giorno scoprire il suo passato. Alla loro amicizia si aggiunse quella di
Gabriel.
La mente di Bianca era sempre affollata di ombre. E per
quanto in natura le ombre non avessero peso, nella sua mente diventavano
gravose e opprimenti. Tanto da non lasciare spazio per tutto il resto. Bianca
comprese il pericolo incombente. Non si
trattava di un gioco, era giunto il momento di crescere e di farlo in fretta.
Di fare una scelta. Il sole splendeva ancora, mentre Bianca si rendeva conto
che la vera tempesta ce l’aveva dentro.
Un mormorio di voci la riportò bruscamente alla realtà, erano quelle di Gabriel e Lucia, Bianca
avrebbe riconosciuto quelle risate argentine tra mille. Senza far rumore si
avvicinò in modo da poterli osservare senza essere vista. I due camminavano
sotto braccio e parlavano fitto fitto come se la loro conversazione fosse molto
intima e personale. A un tratto lui la prese tra le braccia e la baciò. Bianca
avrebbe voluto spostarsi, ma le gambe rifiutavano di fare un solo passo e con
il cuore che sembrava esploderle rimase a guardarli immobile, sentendosi
terribilmente in colpa per aver spiato quello scambio di intimità tra i due
innamorati.
Rientrò nella sua stanza, ma non riuscì assolutamente a
concentrarsi e finì per restare seduta, mentre il passare delle ore scandiva i
minuti nel silenzio. Si sforzò di allontanare dalla propria mente il ricordo
del bacio di cui era stata spettatrice. Quella notte Bianca non dormì molto
bene e il mattino successivo si svegliò presto sentendo delle voci. Scese giù a
verificare, ma si ritrasse immediatamente quando si accorse che si trattava di
Gabriel. Il suo corpo, assomigliava a quello di un atleta, asciutto e tutto
muscoli e Bianca, suo malgrado, provò un certo turbamento. Se Gabriel le avesse
chiesto in quel momento se era felice, avrebbe potuto sinceramente rispondere
di non essere mai stata così felice in vita sua, ma lo vedeva sempre in
compagnia di Lucia, il che rendeva impossibile qualsiasi approccio.
La donna che è in lei si è svegliata all’improvviso. Le sue
forme, prima buffe, diventano ora attraenti. Ogni volta che Bianca e con
Gabriel, le sembra di vivere un momento magico, fatto di conoscenza, di
emozioni come nelle più belle favole: dove la principessa vive un sogno. Ma
cosa vuol dire legarsi a qualcuno? Come accadono certe alchimie? Cresciuta in
un orfanotrofio, Bianca ha poca autostima e ancora meno speranza per il suo
futuro. La vita, tuttavia, sembra avere altri piani per lei.
Niente lasciava prevedere che di lì a poco sarebbe accaduto
qualcosa che avrebbe privato Bianca della sua già labile sicurezza in se
stessa. L’episodio di quel ricordo custodirà un segreto così terribile che il
suo eco risuonerà ancora, nella vita della protagonista tanti anni dopo.
Bianca intraprende il cammino dei suoi ricordi, con tutto il
bagaglio necessario tatuato nella sua pelle e archiviato con cura nei cassetti
della sua mente. Cercava di fingere che
la sua vita fosse normale. Ma sognava tutte le notti, e certe volte, in sogno,
avrebbe potuto giurare che sentiva l’odore del vento impetuoso, come sotto la
trama della pelle di lei, fosse intrappolata la verità. Sperava di guarire
dagli incubi, senza per questo ritrovarsi paralizzata dalla paura.
La cicatrice del tatuaggio era un marchio lasciato lì dalla
vita, di cui lei poteva ricostruire la nascita sul proprio corpo. Quelle spine,
di cui un tempo era stata capace di prendersi cura, erano ora, diventate
affilatissime e taglianti. I ricordi invadono la scena, si accavallano.
Il viaggio porterà il lettore su strade fatte di respiri
vitali che, interagiscono con le ombre impresse dal cammino. L’autrice analizza
le sfumature dell’animo umano, risale dall’abisso nel quale era sprofondata e
percorre la strada del doloroso riscatto.
Erika Contardi Autrice, descrive un viaggio nelle emozioni,
un percorso di consapevolezza sulla propria vita. Un romanzo narrato divinamente,
con una protagonista vulnerabile, come una di noi. La scrittura dell’autrice è
profonda e avvincente, lascia al lettore il privilegio di immedesimarsi nelle
pagine del libro. Anche nei confronti della vicenda di Bianca, il lettore
rivive nelle pagine, la disperazione della ragazza, che alla fine avrà bisogno
di essere ritrovata e consolata. Fino a quel momento la vita non l’aveva mai
posta di fronte a emozioni o cambiamenti.