venerdì 7 luglio 2017

IL SILENZIO DELLA PIOGGIA D'ESTATE - DIANAH JEFFERIES - NEWTON COMPTON


Il silenzio della pioggia d'estate


NEWTON COMPTON

 ISBN: 9788822707086 - Pagine: 416




 SINOSSI


Numero 1 in Italia e Inghilterra

1930, Rajputana, India.

Dopo la morte del marito, Eliza, una giovane fotoreporter, si sente persa. A tenerle compagnia c’è soltanto la sua macchina fotografica. La solitudine viene un giorno interrotta da una chiamata e da un incarico inaspettato: il Governo britannico decide infatti di inviarla in un ricchissimo stato indiano per fotografare la famiglia reale. È l’occasione della sua vita e deve sfruttarla a ogni costo. Ma, al suo arrivo, una sorpresa l’attende: giunta al palazzo, conosce il fratello del principe, Jay, un ragazzo giovane, affascinante e dai modi gentili. Uniti dal desiderio di migliorare le condizioni della popolazione locale, che vive in estrema povertà, Jay ed Eliza scopriranno di avere più cose in comune di quanto potessero mai immaginare. Eppure la società indiana, molto tradizionalista, e le loro famiglie la pensano diversamente. E questo li costringerà a una scelta: fare ciò che tutti si aspettano da loro oppure seguire ciò che dice il cuore…

Dall’autrice del bestseller Il profumo delle foglie di tè
Un romanzo ai primi posti delle classifiche
Tradotto in 19 Paesi

Un'avvincente e straziante storia d'amore

Hanno scritto dei suoi romanzi:


«Dinah Jefferies racconta epoche e Paesi lontani attraverso appassionate eroine. Una narrativa tutta al femminile.»
Il Corriere della Sera

«Un’anima divisa in due nel Vietnam del 1950. Un bestseller internazionale.»
la Repubblica

«Seducente e romantico, capace di rendere l’autentica atmosfera del luogo e del periodo, la Jefferies ha fatto centro.»
Sunday Mirror


CONOSCIAMO LA SCRITTRICE:

Dinah Jefferies


È nata a Malacca, in Malesia, e si è trasferita in Inghilterra all’età di otto anni. Ha insegnato teatro e inglese, e ha iniziato a scrivere nei cinque anni che ha trascorso in un piccolo villaggio sulle montagne andaluse. La Newton Compton ha pubblicato il suo romanzo di esordio La separazione, il bestseller Il profumo delle foglie di tè, che è stato l’ebook più venduto nel 2016, e La figlia del mercante di seta, entrato nella classifica della narrativa straniera subito dopo l’uscita.
 

RECENSIONE

L’impulso con cui la scrittrice Dinah Jefferies, indaga fra le molteplici pagine di rara suggestione poetica e narrativa, prendono corpo in tutta la loro strepitosa ricchezza di suoni, colori, odori, atmosfere. Un percorso che segna la cultura d’appartenenza, dalla sua dimensione più strettamente sociale, politica e religiosa. 


Un viaggio, quello descritto nel romanzo “Il silenzio della pioggia d’estate”,  come foto che colpiscono il lettore con potente immediatezza, sullo sfondo dell’India una riflessione sull’amore e le sue infinite contraddizioni spinge la protagonista Eliza, a prendere coscienza dei propri desideri, e ad acquisire una nuova sicurezza. Ma è anche e soprattutto, una prova della maestria narrativa della scrittrice.


Le fotografie scattate alla famiglia reale, ci restituiscono la storia raccontata da Dinah Jefferies, il brulicare di una vita ricca, affascinante che riempie le strade, i giardini di quell’India con le sue infinite contraddizioni.


Ci sono domande che per anni sono rimaste soffocate, e adesso, la speranza forse può tornare a crescere. La speranza di essere amate e finalmente al sicuro. Nessuno può scoprire il segreto che Eliza da anni custodisce nel suo cuore. Ma oggi, è un giorno speciale. 


Durante i festeggiamenti che annunciavano l’arrivo del vicerè, la gente si sporgeva da tutte le finestre e da tutti i balconi. I colpi di sparo che risuonavano nell’aria provocarono in Anna una premonizione, un brivido la percorse, come un segnale che qualcosa stesse per accadere. Eliza, impaziente di vedere il suo papà tra la folla, cercava di sporgersi più che poteva dalla finestra per guardare giù in strada. Una processione di elefanti riccamente decorati, prendeva parte alla cerimonia, Eliza, aspettava di vedere David Fraser, il suo papà per salutarlo. Mentre guardava la folla, l’improvvisa esplosione di una cannonata, fece spaventare gli elefanti che terrorizzati si scagliarono contro la folla, mentre a terra giaceva David. Eliza rimase pietrificata dal dolore, inginocchiata vicino al genitore, sconvolta dall’orrore dell’evento, continuava ad abbracciare il padre. Un giovane incurante della folla l’aiuto ad allontanarsi.


Oggi all’età di ventinove anni, Eliza riceve l’incarico più importante della sua carriera di fotografa professionista, Clifford Salter (figlioccio del marito di Anna), aveva scelto proprio lei per fotografare la famiglia reale. Eliza era cresciuta opponendosi al passato e ai ricordi che la opprimevano, non riesce ad adattarsi alla concezione che quel mondo  riserva alle donne, sottomesse e violate. Nemmeno durante il matrimonio con Oliver, riesce ad adattarsi per cui decide di vivere libera. Alla sua morte, la nuova posizione assegnatale la catapultano nel mondo del rituale di immolazione delle vedove, donne bruciate vive su pire, perché la gente crede ancora che le vedove portino sfortuna.


Eliza, si abbandonò ai suoi sogni, concedendo ai suoi stessi sensi di rapirla. Proprio mentre, stava ammirando la fantasia dei palazzi, ricordò a se stessa che non era lì per farsi catturare dalla magia dell’India, ma piuttosto decise che il servizio per l’archivio fotografico a Nuova Delhi era un confronto tra la vita nel principato e quella nell’India britannica.


“Amava il modo in cui la fotografia poteva raccontare un’intera storia e pur tuttavia immortalare un singolo momento.”


Al palazzo Eliza conosce la famiglia reale e il principe Jayant. La conoscenza amplificò in lei,  la sensazione di entrare a far parte di un mondo intimo e segreto e di non riuscire a comprendere fino in fondo il fragile equilibrio dello stesso.


L’amicizia con Java la portano ad aprire il suo cuore, a parlare di se stessa. Da troppo tempo, non produceva più aspettative. Aveva chiuso il suo cuore all’amore. Quel mondo incantato l’avrebbe di sicuro trascinata via e non sarebbe più tornata in quello reale. Ma c’erano tante cose che non conosceva di Jay e del suo mondo. Eliza intuiva che quell’uomo celava qualcos’altro.


Nei giorni seguenti Eliza pensò a tutti i ricordi e tutte le memorie antiche che aveva riposto nel dimenticatoio del suo cuore, ed ora tornavano prepotenti e indesiderati a tormentarla. Il suo soggiorno nel palazzo che sembrava avvolto nel mistero, la portarono a scoprire segreti, storie nascoste, vecchie usanze che non erano scomparse.


Il contatto con Jay, si intensificava ogni giorno di più. Lui un giorno, le chiese:


“Eliza, so che sembra una domanda strana, ma tu credi al destino?”. “Non sono neanche sicura di sapere cosa sia.”


Nei giorni seguenti quando le tornava alla mente il loro incontro, Eliza, voleva chiedergli spiegazione del destino. A volte si chiedeva se tutti i problemi tra le loro due culture non erano da addebitarsi a dialoghi verbali fraintesi.


"Jay le aveva toccato l'anima e nulla avrebbe potuto ridurre la potenza di quella connessione, quel legame intimo che aveva provato con lui. Era come tornare a casa, solo che casa sua non era un luogo, ma una persona."


Una parte di lei era pronta a lasciarsi il passato alle spalle, ma poi ricordò ciò che le aveva detto Jay durante le loro conversazioni. E certamente ora, sapeva dare una risposta all’interrogativo sul destino. 


“Allora che ne è del destino?” “ Tu sei l’artefice del destino?”.


Troppo diversi erano i loro mondi. Eliza, sarebbe mai riuscita a farsi accettare  a palazzo? Non sapeva cosa l’attendesse in futuro, ma per il momento la sua vita insieme a Jay, non sarebbe potuto essere più perfetta .
 


CITAZIONI DEL LIBRO


“Amava il modo in cui la fotografia poteva raccontare un’intera storia e pur tuttavia immortalare un singolo momento.”


“Aveva chiuso il suo cuore alle illusioni d’amore, aveva riposto tutte le sue energie nella carriera, voleva emergere rivelando l’essenza di una scena di uno scatto di un secondo. Era qualcosa di divino quando funzionava.”



“Vide Jay camminare da solo, apparentemente assorto nei propri pensieri. Lui lanciò un’occhiata nella sua direzione e di nuovo i loro occhi si incatenarono, in quella stessa connessione misteriosa che avevano provato prima di scendere insieme la scalinata fino al durbay.” 

“Ti avevo avvisato che le vecchie usanze non erano scomparse, ma erano state semplicemente celate. Ecco contro cosa stiamo combattendo”.

“Non cambierà niente dall’oggi al domani”.

“Eliza, so che sembra una domanda strana, ma tu credi al destino?”. “Non sono neanche sicura di sapere cosa sia.”

“Quando Jay la strinse tra le braccia, non pensò a nulla, semplicemente si abbandonò. Jay la cinse e la tenne stretta, il calore della sua pelle era tale che ne fu allarmata, ma anche eccitata, e non avrebbe voluto che lui la lasciasse andare mai.” 

“I momenti passavano e loro penetravano sempre più l’uno nell’altra, o perlomeno a Eliza sembrava così. Le pareva di entrare in un mondo nuovo, diverso di loro rispettivi mondi, dove non c’era spazio che per loro due. Un universo che , una volta creato, non poteva più essere cancellato, che sarebbe esistito anche quando loro se ne fossero andati.”
 

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