La felicità domestica
Lev Tolstoj
FAZI EDITORE
Traduzione e note di Clemente Rebora
Collana: Le strade
Numero Collana: 338
Pagine:144
Codice isbn: 9788893253246
Codice isbn Epub: 9788893253468
SINOSSI
Rimasta orfana a diciassette anni,
Mascia vive con Sonia, la sorella minore, e Katia, la governante.
L’inverno è lungo e cupo, nella campagna russa: le finestre gelate, le
stanze vuote, le persone silenziose. Finché a portare un po’ di luce
arriva lui, Serghièi Mikhàilovic, un vecchio amico di famiglia: aveva
lasciato una bambina e ritrova una giovane donna avvenente. Dopo un
corteggiamento fatto di bisbigli, mezze confessioni e impacciati
camuffamenti, Mascia e Serghièi si sposano, lei più che mai convinta che
i vent’anni di differenza non intaccheranno il loro amore, lui,
dall’alto della sua età, ben più dubbioso eppure disposto a illudersi.
Ma come l’innamoramento, anche la consunzione del rapporto è una cronaca
annunciata. Ben presto la ragazza scoprirà che la vita coniugale e i
propri sentimenti nei confronti del marito sono molto più complessi di
quanto immaginasse e hanno poco a che fare con le nozioni di vita
matrimoniale che aveva appreso da bambina.
Con grande finezza e attraverso uno sguardo molto moderno, il romanzo racconta le incomprensioni, le incrinature sempre più profonde nei rapporti coniugali e il loro sfociare nel distacco e nell’indifferenza reciproca. Scritto nel 1859 da un Tolstoj trentaduenne che in queste pagine adotta per la prima volta il punto di vista della donna, La felicità domestica segna una tappa importante per la nascita della consapevolezza femminile in Europa. Nella traduzione magistrale di Clemente Rebora, un imperdibile romanzo di Tolstoj su quella felicità familiare che l’autore non smise mai di cercare per sé.
Con grande finezza e attraverso uno sguardo molto moderno, il romanzo racconta le incomprensioni, le incrinature sempre più profonde nei rapporti coniugali e il loro sfociare nel distacco e nell’indifferenza reciproca. Scritto nel 1859 da un Tolstoj trentaduenne che in queste pagine adotta per la prima volta il punto di vista della donna, La felicità domestica segna una tappa importante per la nascita della consapevolezza femminile in Europa. Nella traduzione magistrale di Clemente Rebora, un imperdibile romanzo di Tolstoj su quella felicità familiare che l’autore non smise mai di cercare per sé.
«A me sembrava che noi due insieme saremmo stati
infinitamente e tranquillamente felici. E non che avessi di mira viaggi
all’estero, la società, il viver brillante; ma anzi, un ben altro genere
di vita, pacifico, tutto famiglia, tutto campagna, in perpetua
dedizione di sé, in perpetuo vicendevole amore e in perpetua
consapevolezza di una benigna e soccorrevole Provvidenza».
RECENSIONE
Nella Russia dal rigido inverno del gelo, una terra grigia
da cui non può fuggire e dove non arriva mai nessuno: nessun rubacuori, nessun
cavaliere alla ricerca di una principessa. Mascia cominciò a sentirsi
prigioniera della sua condizione domestica. Le pareva confusamente che fosse
colpa sua quella situazione.
Sembrava rassegnata ad aspettare il necessario. Era in gran
turbamento e delle sue principali caratteristiche reazioni ai momenti di crisi,
rifugiarsi a letto o trasformarsi in una specie di cieco automa superattivo che
puliva, spazzava, strofinava e spolverava, aveva optato per la seconda.
Si stava facendo largo in Mascia l’idea
che i suoi sogni potessero essere solo delle fantasie partorite dalla sua mente
per compensare la perdita di ricordi, ma fossero qualcosa di più. La vita le
aveva inflitto un carico pesante.
Rimasta orfana a diciassette
anni, Mascia vive con Sonia, la sorella minore, e Katia, la governante. Era
sempre stata una spettatrice della vita ed è convinta di non possedere gli
strumenti per cambiarla. Ma un giorno si ritrova proiettata in un messaggio di
speranza che riaccende in lei quella scintilla di curiosità che langue in ogni
essere umano. Con la sua leggerezza e le forza seduttiva della sua giovinezza e
della sua sensualità ha preso una decisione che vuole mantenere a costo di ogni
sacrificio.
Nutriva una enorme voglia di
fuggire dalla ristretta mentalità delle persone, dalla minuziosa tessitura dei
doveri quotidiani. Viveva in un suo universo personale, dove il domani era
pieno di incognite.
Delle sue aspettative per il
futuro non ne parlava mai con nessuno, tanto era lontano dalle aspirazioni
comuni. Come se quel tacito desiderio di felicità fosse stato portato
attraverso il cortile dall’incostante rigido inverno russo.
Quando, un giorno, nella sua vita
entra Serghièi Mikhàilovic, un vecchio amico di famiglia, Mascia per la prima
volta crede che il sogno di una nuova vita potrebbe diventare realtà. Ma,
quando tutto sembra possibile, la vita ha deciso di mettere ancora una volta
alla prova Mascia.
All’inizio la loro convivenza era
stata tranquilla e gioiosa, ma un giorno le cose sono cambiate e sono iniziate
le incomprensioni. Qualunque scherzo le avesse tirato il destino in futuro.
Saranno gli eventi a scardinare l’ipocrisia che hanno sempre regolato i
rapporti familiari e a far divampare contrasti soffocati troppo a lungo.
Solo lei con i suoi occhi
impauriti che si celano nel silenzio può comprende il noioso e rigido Serghèi. Dure
e inevitabili le conseguenze della sua scelta d’amore: il marito non le ha mai
dato amore, e la sua posizione all’interno della famiglia. Lei custode di una
Storia fatta di gesti quotidiani e passioni. Scegliere tra il cuore e la
speranza …
Erano entrati nella fase
invernale della loro vita coniugale, il periodo freddo che seguiva il ritorno e
che entrambi hanno imparato a conoscere così bene.
Ma non è facile leggere la paura
e sconfiggere le ipocrisie e le menzogne che serpeggiano tra i due. Lei si
sentiva comunque rimescolare dentro, vittima dell’imboscata tesale dalla sua
giovane età e dalla sua condizione familiare. Giovane e inesperta, non era
sicura di volersi abituare a qualcosa che comportava l’intimità di passare a
chiamarsi per nome e di procedere da li. Non dopo che negli occhi gli aveva
visto passare una luce maliziosa mentre, considerava la questione. Come aveva
sottolineato lui stesso, non era il tipo da sciogliersi davanti all’adulazione.
Non che questo gli impedisse di godersi l’esperienza che stava vivendo.
Ma ora è arrivato il momento di
riprendersi il tempo perduto, riconquistare l’amore e la stima di se stessa, rivelando
la propria sostanziale fragilità: la vita assume una nuova e più vera
dimensione. Mentre, la società in cui è cresciuta le è ostile. Mascia divorata
da una passione senza sollievo e disperata per l’isolamento nel quale viene a
trovarsi. Una storia romantica e tragica di respiro universale, un atto
d’accusa contro l’atteggiamento conformista e puritano della Russia di Tolstoj,
che troppo facilmente puniva e ostracizzava chiunque non si adeguasse ai propri
rigidi canoni sociali.
Un romanzo intenso sul
significato di essere donna in un secolo di grandi cambiamenti. Un romanzo che
racconta, tra commozione e ironia, l’amore coniugale e le infinite, misteriose
traiettorie che esso può prendere.
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