sabato 7 aprile 2018

GLI AQUILONI by ROMAIN GARY - NERI POZZA


GLI AQUILONI

ROMAIN GARY

collana: Biblioteca Neri Pozza 

ISBN 978-88-545-1562-8
Pagine 352
Euro 14,00



SINOSSI

È un giorno d’ombra e sole degli anni Trenta quando, dopo essersi rimpinzato e assopito sotto i rami di una capanna, Ludo scorge per la prima volta Lila, una ragazzina biondissima che lo guarda severamente da sotto il cappello di paglia. Ludo vive a Cléry, in Normandia, con suo zio Ambroise, «postino rurale» tornato pacifista dalla Grande guerra e con una inusitata passione: costruire aquiloni. Non è un costruttore qualunque. Da quando la Gazette di Honfleur ha ironicamente scritto che gli aquiloni dell’«eccentrico postino» avrebbero reso famosa Cléry «come i pizzi hanno costituito la gloria di Valenciennes, la porcellana quella di Limoges e le caramelle alla menta quella di Cambrai», Ambroise è divenuto una celebrità. Belle dame e bei signori accorrono in auto da Parigi per assistere alle acrobazie dei suoi aquiloni, sgargianti strizzatine d’occhio che il vecchio normanno lancia in cielo.
Anche Lila vive in Normandia, benché soltanto in estate. Suo padre non è, però, un «postino spostato». È Stanislas de Bronicki, esponente di una delle quattro o cinque grandi dinastie aristocratiche della Polonia, detto Stas dagli amici dei circoli di giocatori e dei campi di corse. Un finanziere che guadagna e perde fortune in Borsa con una tale rapidità che nessuno potrebbe dire con certezza se sia ricco o rovinato.
L’incontro infantile con Lila diventa per Ludo una promessa d’amore che la vita deve mantenere. Il romanzo è la storia di questa promessa, o dell’ostinata fede di Ludo in quell’incontro fatale. Una fede che non viene meno nemmeno nei drammatici anni dell’invasione tedesca della Polonia, in cui Lila e la sua famiglia scompaiono, e Ludo si unisce alla Resistenza per salvare il suo villaggio dai nazisti, proteggere i suoi cari e ritrovare la ragazzina biondissima che lo guardava severamente da sotto un cappello di paglia.

«Romain Gary ha creato una galleria di eroi che sono disposti a morire per la libertà».
Time

«Un romanzo delizioso e straordinario».
James Laughlin

«Che miniera d’oro!»
Jean-Paul Sartre


 Romain Gary

Romain Gary

Romain Gary (pseudonimo di Romain Kacev) nacque nel 1914. A trent’anni, Gary è un eroe di guerra (gli viene conferita la Legion d’honneur), scrive un romanzo, Educazione europea (Neri Pozza, 2006), che Sartre giudica il miglior testo sulla resistenza, gli si aprono le porte della diplomazia. Nel 1956, vince il Goncourt con Le radici del cielo (Neri Pozza, 2009). Nel 1960 pubblica uno dei suoi capolavori La promessa dell’alba (Neri Pozza, 2006). Nel ’62 sposa Jean Seberg, l’attrice americana di Bonjour tristesse, l’interprete di A bout de souffle. Nel 1975 pubblica, con lo pseudonimo di Émile Ajar, La vita davanti a sé (Neri Pozza, 2005) che, nello stesso anno, vince il Prix Goncourt. Il pomeriggio del 2 dicembre 1980, Gary si uccide, nella sua casa di place Vendôme a Parigi. Con un colpo di pistola alla testa.
http://www.romaingary.org/

dello stesso autore:


RECENSIONE

 Anni Trenta quando, Ludo e Lila s'incontrano nel bosco. Ai due giovani ragazzi li aspettano occasioni di riscatto, la scoperta dell'amicizia e, soprattutto l'amore. Che si rivelerà più forte della distanza, della guerra, degli anni.

A quel tempo, l'uomo che si sarebbe occupato di Ludo, orfano di entrambi i genitori è il tutore lo zio Ambroise Fleory, postino rurale con la passione per gli aquiloni o come li chiama lui "gnamas". Questa passione gli ha attribuito il soprannome di "postino spostato".

"Gli aquiloni hanno un aspetto un pò ingenuo ed hanno mantenuto nel tempo l'impronta di freschezza d'animo e d'innocenza".

Proprio per questa loro particolare caratteristica che Ambroise affida all'aquilone: affetti, sogni, dolori, speranze, liberandolo nel cielo azzurro non si sporca dalle dicerie del popolo, ma bisogna tenerlo saldamente consiglia Ambroise altrimenti, una raffica improvvisa, potrebbe strapparlo di mano.

Anche la Gazzetta di Houfleur ha dedicato un articolo ad Ambroise esaltando la figura di questo "eccentrico" personaggio. La notizia fece tanto scalpore che il postino balzò alla notorietà. Era quello un periodo storico travagliato e, la società parigina risentiva del clima cupo dell'Europa.

Il giovane Ludo aveva sotto gli occhi l'esempio di un uomo maturo che aveva saputo conservare in sè quella parte d'ingenuità che diventa saggezza solo quando invecchia male.

Un giorno nel bosco incontra Lila ovvero Elisabeth de Bronicka, distanti per posizione e status sociale sono le loro famiglie. Quell'incontro fatale rappresenta per Ludo una promessa d'amore che la vita deve mantenere.

Un viaggio alla scoperta di un 'affascinante iniziazione di un sentimento d'amore che vedrà l'intelligenza e la purezza dei sentimenti vincere sull'arroganza, sarà questa l'occasione per un giovane uomo, di scoprire le proprie radici che governano l'utopia di ogni singolo destino.

 Quando Lila si trasferisce insieme alla famiglia per quattro anni in Polonia, Ludo commenterà:

"A tutt'oggi non so ancora se mi è andata bene nella vita perchè non sono fuggito o se ho rovinato tutto perchè sono rimasto".

"Certe scelte in amore possono macchiare il destino.?"

"Scommetto che non è più la stessa cosa." "E' molto più sicuro quando te la costruisci da solo, coi bei colori, carta e spago." Replica Ambroise.

Ludo vuole volare incontro alla sua Lila e al suo sogno d'amore invece, annega nel dolore e nella solitudine. Come il suo gnama, ne insegue i segni nel cielo colorato di azzurro, fino alla "porta del cielo", oltre la quale, è possibile ritrovare: pagine, volti, storie, ricordi. Come il ricordo favoloso dell'incontro di Ludo e Lila continua ad aleggiare nell'aria e sul bosco che lo vide nascere.

Il ritratto ironico e appassionato, del sentimento d'amore che sembra sparito appena ieri. Un romanzo delicato fatto di solitudini che s'incontrano, la penna lieve e felice di Romain Gary, riesce a raccontare le ferite che la vita incide negli animi e nei luoghi, l'eco del passato che rimbalza su un futuro sconosciuto, la difficile arte di non perdersi mai completamente.



 

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