mercoledì 5 dicembre 2018

ATTENTI AI LUPI by PIERDOMENICO BACCALARIO, DAVIDE MOROSINOTTO - DE AGOSTINI

 

Attenti ai lupi
Le sette storie più spaventose dei Fratelli Grimm

Editore De Agostini 
Formato cartonato 
Pagine 264 
Data di uscita 09.10.201 


SINOSSI 

Sette fiabe per stupire.
Sette fiabe per incantare.
Sette fiabe per stregare e per non far dormire sonni tranquilli.
Pierdomenico Baccalario e Davide Morosinotto hanno scritto un libro per chi non ha paura del buio. Per chi non teme i mostri e non ama solo le fiabe a lieto fine. Un libro per ragazze e ragazzi tosti, che vogliono sapere che cosa accadde davvero quando Cappuccetto Rosso entrò nel bosco. Che cosa fecero le sorellastre di Cenerentola pur di indossare la scarpetta di cristallo. Che cosa c’era nello specchio magico di Biancaneve. Che cosa sopportarono Hansel e Gretel nella casa della strega… Sette storie eccezionalmente spaventose che raccontano in modo inedito i più grandi capolavori dei fratelli Grimm. Dal Principe Ranocchio a Sette in un colpo, da Hänsel e Gretel al Pifferaio magico. Non avete mai letto i Grimm così.
Le fiabe sono roba da bambini. È questo che pensate. Magari vi ricordano quando eravate piccoli, e la sera stavate nei lettini, al sicuro, e i vostri genitori leggevano qualche storia per farvi addormentare. Giusto? Sbagliato! Le fiabe hanno i denti. Morsicano. Perciò il nostro consiglio è di posare questo libro per non toccarlo mai più, nemmeno per errore. Altrimenti… c’è solo un consiglio che possiamo darvi. State molto attenti ai lupi.

Pierdomenico Baccalario

Pierdomenico Baccalario è uno degli scrittori italiani per ragazzi più riconosciuti e amati in tutto il mondo. Ha scritto oltre un centinaio di libri, tra romanzi, racconti e manuali di divulgazione. I suoi romanzi più noti, scritti sotto lo pseudonimo Ulysses Moore, sono stati tradotti in ventotto lingue e hanno venduto oltre 4 milioni di copie.

Davide Morosinotto

Davide Morosinotto è uno degli scrittori italiani per ragazzi più apprezzati e acclamati dalla critica. Traduttore, giornalista e autore di molti romanzi, ha vinto premi di grande prestigio, come il Premio Frignano (2016), il Premio Gigante delle Langhe (2017) e il Premio Andersen (2017).


RECENSIONE

Nell'animo infantile sorge spontaneo il desiderio di immaginarsi un mondo fiabesco dove, sulla scia di un racconto, si possono trovare quegli aspetti magici e misteriosi della realtà. Anche nei discorsi di ogni giorno possono avverarsi procedimenti analoghi. 
C'era una volta, evocante un passato indefinito, ed ecco schiudersi la porta di un incantato paese, popolato di esseri magici, diversi e pur vagamente simili a quelli incontrati nelle fiabe, personaggi o animali, belli o sgradevoli, re o poveri, principesse o fattucchiere, impegnati a vivere mille avventure fiabesche.

E' come un ritorno alle origini, sotto il segno della più libera invenzione. Infatti l'infanzia dell'uomo, come l'infanzia dei popoli fiabeschi, è fervidissima di racconti immaginari: c'è quasi una spinta naturale a far sgorgare, oltre la realtà immediata e quotidiana, un'altra realtà favolosa che talvolta nasce da una forza poetica e creatrice, tal altra è un travestimento delle proprie angosce, debolezze e paure, quando poi non insorge dal bisogno di veder concretizzarsi, almeno nelle proprie fantasticherie, desideri di giustizia e di gioia che un'esistenza insoddisfacente o misera deve spesso reprimere.

Questo volume vuole orientare bambini e ragazzi verso una riscoperta del gusto fiabesco e delle sue intrinseche qualità, analizzando nel contempo alcuni aspetti contenutistici e le caratteristiche formali di questi racconti che trovano ancora tanto successo presso i lettori di ogni continente e paese.

Tuttavia resta sempre una struttura unitaria che rende inconfondibili le fiabe. I personaggi sono lupi e fanciulle,  fate e maghi, streghe, e gli ambienti sono sentieri sperduti, boschi, castelli, torri. Le vicende, possono essere orride o fascinose, paurose prove e lotte con antagonisti, incantesimi, sconfitte.

Ma tutto ciò non impressiona il bimbo, perchè la sua mente è già volata ad un'immaginaria terra dove il principe ha ucciso un demone; e nulla può fermare la sua richiesta  <<Raccontami una favola>>.

Ma in definitiva anche nella fiaba c'è la storia, trasfigurata fin che si vuole, ma reale, del destino umano, con le sue fatiche, le sue traversie, i suoi sogni, le mille ingiustizie.

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