giovedì 22 aprile 2021

RECENSIONE - IQ84 by MURAKAMI HARUKI - EINAUDI

1Q84

E' un viaggio irrinunciabile negli errori umani. E quasi mai la bellezza nascosta è un catalogo di perfezioni; somiglia piuttosto a un bouquet di errori.

EINAUDI

2014
Super ET
pp. 1170
€ 26,00

Il libro

Tokyo, 1984. Aomame è spietata e fragile. È un killer che in minigonna e tacchi a spillo, con una tecnica micidiale e invisibile, vendica tutte le donne che subiscono una violenza. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante, pericoloso come una profezia. Persi sotto un cielo ostile in cui brillano due lune, entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare.
Mai come in 1Q84 Murakami ha esplorato i nostri incubi per dare vita a un mondo cosí personale, onirico e malinconico, in cui nessuna realtà parallela ripaga per la nostalgia di un’amicizia d’infanzia, per un amore mancato.

***

«Chiunque può raccontarci una storia che somiglia a un sogno, ma sono rari gli artisti che, come Murakami, ci convincono che siamo noi a sognarlo».
«The New York Times Book Review»

«Un’impresa grandiosa: dentro c’è tutto ciò che ci aspettiamo da un capolavoro».
«San Francisco Chronicle»

«Al caos e alla futilità del mondo Murakami trova un antidoto teneramente antiquato: l’amore».
«Corriere della Sera»

«1Q84 sta a Murakami come il White Album sta ai Beatles o come 2001: Odissea nello spazio sta a Kubrick».
«L’Indice dei libri del mese»



RECENSIONE 

 

E' un romnzo capolavoro che ha dominato le classifiche delle librerie. Haruki racconta la storia di un uomo e di una donna che si innamorano e finiscono nel lato oscuro della Luna. Ed è infatti, la storia di un amore di un uomo, oppresso e depresso per via di com'è il mondo, conduce un'esistenza grigia, priva di aneliti di riscatto. Un giorno incontra una rgazza sensuale e piena di vitsa, così sensuale da far presagire un pericolo. Un pericolo che in effetti c'è. I due si innamorano. Così sconfinano nel lato oscuro, il lato nascosto, dove tutte le cose si mostrano in una luce diversa, soffusa, dove si celano spietate certezze del mondo così com'è o come si pretende che sia. La storia non ha un lieto fine. Il loro resta un amore mancato,  perchè spingersi nel lato oscuro non è mai impresa da poco. Ma dovevano comunque tentare. Senza quello sconfinamento, anche il semplice slancio amoroso sarebbe stato impensabile. Ed è proprio questa la parte più bella della storia, la più toccante e umana: il tentativo (non importa se fallito), di reinventare il mondo. 

L'uomo è un giovane insegnante di matematica, Tengo è oppresso e depresso. Aspira a relazziare sogni letterari, ma il massimo che ottiene è un ingaggio, come ghostwriter. La ragazza è sensuale e piena di vita, Aomame, è invece un'assassina prezzolata. La sua soecialità consiste nell'infilare un ago nella nuca della vittima, in modo da procurare un arresto cardiaco. Un tempo, da bambii, Tengo e Aomame si conoscevano. Ora sono lontani. Vivono im mondi diversi. Nel 1984, lui. Nel 1q84, lei. Forse il mondo di lei è una fantasia di lui, una introspezione del personaggio che Tengo sta scrivendo. Nel mondo di Murakami le cose sono come scatole che ne contengono altre all'interno. La cosa che si nota che un amore perduto conduca a un ritrovato amore.

Non è comunque, un romanzo di specchi, di doppi, di mondi paralleli, bensì di porte, di vie d'accesso, di vasi che ci mettono in comunicazione con un qualcosa che, pur nuovo e inesplorato, era già qui, nascosto in noi. Tuttavia il romanzo non è perfetto. Molto prolisso, a ripetute ripetizioni e chiarimenti superflui. Nonostante ciò, malgrado i suoi difetti, è un romanzo che sta suscitano interesse. Forse perchè è libero e sincero. 

Murakami è un maratoneta, una sorta di trance in cui la soffrenza fisica, diventa un fiume, diventa una corrente, il fiume lungo il quale, come una barca, scorre il corpo. 1Q84 sembra scritto in uno stato simile, accettando che gli sbandamenti, inevitabili come lo è il dolore quando si corre, sono anche la chiave che apre la porta del lato oscuro, la bellezza che dorme in noi.

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