domenica 26 marzo 2023

RECENSIONE "LA PIENA. BLACKWATER I." DI MICHAEL McDOWELL - NERI POZZA

Pubblicata esattamente quarant'anni fa negli Stati Uniti, arriva adesso per la prima volta in Italia la saga in sei volumi di Michael McDowell, scrittore scomparso nel 1999, amico e collaboratore di Stephen King, voce originale del Southern gothic horror. (Il gotico sudista (dall'inglese Southern Gothic) è un sottogenere della letteratura gotica statunitense che si svolge negli Stati Uniti meridionali).

LA PIENA. Blackwater I

Michael MCDowell 
NERI POZZA 

Collana: Beat Edizioni

Pagine: 256 - Prezzo:9,90

Tradotto da: Elena Cantoni


 
 
 
 
 
 
 
Il libro
 
1919. Le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi nel cuore dei Caskey.


Michael MCDowell MCDowell

Michael MCDowell (1950-1999) è uno scrittore americano che ha pubblicato oltre trenta romanzi e scritto per la televisione e il cinema (Beetlejuice e Nightmare before Christimas).

 

I LIBRI

 

 

 

LA GUERRA. Blackwater IV

Michael MCDowell

1938. È l’alba di una nuova èra per il clan Caskey e nulla sarà mai più come prima. La determinazione di Elinor finalmente dà i suoi frutti. I nemici di ieri diverranno gli amici di domani e i mutamenti giungeranno da luoghi inaspettati. Anche per il mondo si apre una nuova èra, portatrice però di pericolo e distruzione: il conflitto in Europa farà affluire sangue nuovo a Perdido. Nella proprietà dei Caskey, gli uomini vanno e vengono. Come marionette che non sanno di essere appese a un filo. 










 
RECENSIONE

La mattina di Pasqua del 1919 la cittadina Perdido, in Alabama, è quasi sommersa da una piena: invasa dall'acqua dei due fiumi, il Perdido e il Blackwater, alla cui confluenza sorge. In questo scenario apocalittico e desolato, la presenza di un essere umano sembra un miracolo. E' così, come un'apparizione salvifica, che Elinor Dammer fa il suo ingresso nella saga letteraria Blackwater.

<<L'acqua nera lambiva languida i muri di mattoni del municipio e dell'Osceola Hotel, ma per il resto era immobile e silenziosa>>. 

Lì, in una camera d'albergo risparmiata dal disastro, Elinor è seduta sul letto, aspettando (forse) di essere salvata.
 
<<La prima volta che ho guardato dalla finestra lei non c'era. La stanza era vuota>>.

Osserva il suo salvatore, gettando una luce ambigua sulla scena.

<<Ero qui>>, risponde Elinor.

L'apparizione della donna segna la rinascita del paese e cambia il destino della famiglia Casey da cui viene accolta. Elinor è una donna <<alta, magra e pallida>>, i capelli <<di un rosso ruggine>> e <<la postura eretta e molto bella>>, è arrivata in città per fare l'insegnante ma è stata colta di sorpresa dalla piena e non ha sentito l'invito a lasciare il paese per mettersi in salvo: si capisce che nasconde misteri legati al suo passato, alla sua persona, alla sua storia; e si intuisce che sembra avere un rapporto speciale con gli elementi della natura, in particolare l'acqua ...

Personaggio ammaliante e dalla forza magnetica è Elinor, che incolla il lettore alla pagina prima, al romanzo poi, e infine alla saga che si compone di sei libri. La serie Blackwater esce ora per la prima volta in Italia a quarant'anni dalla pubblicazione negli Stati Uniti, dove apparve nel 1983; e forte del successo inaspettato ottenuto l'anno scorso in Francia, dove ha venduto 360 mila copie in tre mesi.
 
La trama si muove nell'arco di alcuni decenni, il primo libro si apre nel 1919,  l'ultimo nel 1958, e racconta la vita di una famiglia e di una comunità radicate nel profondo Sud degli Stati Uniti, dove è il colore della pelle a fare la differenza tra giusto e sbagliato. (Già raccontato da Harper Lee nel Buio oltre la siepe).

Il primo volume, La piena, si apre con una Nota dell'autore che precisa:<<La città di Perdido esiste davvero, in Alabama, e nel punto esatto in cui l'ho collocata, anche se nè oggi nè mai ha avuto gli edifici, la geografia o gli abitanti che le ho attribuito nel racconto. I fiumi Perdido e Blackater, inoltre, non confluiscono l'uno nell'altro. Ciò nonostante, oso dire che i paesaggi e le persone che descrivo non sono del tutto immaginari>>. 

In McDowell i motori dell'agire sono amore, odio, rivalità e vendetta. Dice al riguardo:<<La vendetta è un'emozione molto importante, ma funziona realmente solo nei libri, non nella vita. Il che probabilmente spiega perchè è così piacevole vederla accadere in un romanzo>>.

Le spinte verso il cambiamento in un orizzonte che sembra immobile partono e passano in prevalenza dalle figure femminili: oltre a Elinor, ci sono la matriarca Mary-Love, poi Sister, Queenie, Grace, Miriam, Frances (tutte con vincoli di parentela tra loro), che insieme compongono una galleria di donne formidabile per varietà, ricchezza di sfumature e profondita psicologica. 

McDowell dice:<<Trovo che le famiglie siano violente, oppressive, manipolatrici ... e per tuti questi motivi sono anche particolarmente interessanti>>.
 
Il  romanzo coltiva un lato oscuro e un sentire profondo che percorrono la saga di Blackwater in cui è ben viva una dimensione ancestrale e si fa sentire potente l'idea di una natura indiffrente al destino e ai dolori degli uomini.

Un'avvertenza che regala al lettore un effetto di spiazzamento: l'azione si svolge in un luogo vero, ma al tempo stesso reinventato; l'intreccio narra di personaggi di fantasia, ma non così lontani dal reale e non del tutto improbabili. Il risultato alla lettura è una sensazione straniante, talvolta sconfinante nel disagio e nella paura, che risulta essere un elemento di forza dell'intera storia. Nella trama alla dimensione realistica se ne affianca talvolta una soprannaturale, magica, che fa accadere ciò che non ti aspetti o viceversa non fa accadere ciò che ti aspetti.

L'edizione italiana rispecchia i desidiri dell'autore: sei volumi in edizione economica, facili da portare con sè, da maneggiare e con un costo alla portata di tutti.

<<Sono uno scrittore commerciale e ne sono orgoglioso - diceva di sè. Sto scrivendo cose da mettere in libreria il mese prossimo. Penso che sia un errore provare a scrivere per i secoli>>. Bastano poche pagine allo scrittore americano Michael MCDowell (1950-1999) per gettare l'esca della storia al lettore che non può fare altro che abboccare all'amo.

L'edizione italiana, nella traduzione dall'inglese di Elena Cantoni per Studio Littera, esce da Neri Pozza, nella collana <<Beat>> per il pubblico di ogni età: volumi in brossura in un formato speciale, più piccolo, tascabile (cm 10,8x16,6). A caratterizzare e impreziosire ogni romanzo in maniera diversa è la copertina, scintillante, con lamine metallizzate e rilievi in cui figurano elementi centrali del relativo capitolo della saga. Le cover, comuni all'edizione francese, sono opera dell'illustratore spagnolo Pedro Oyarbite, il cui stile fa propri elementi del fumetto, del tatoo e del mondo dei bikers (richiama la decorazione di motociclette e caschi).

 
 
 
 
 
 
 

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