Michela Marzano
Rizzoli
Prezzo19,00 € Pagine 288 | ||||||||||||||||||||
Marzano indaga su stupro e consenso
Storia ardente e lucida di Anna e che fa conti con sue fragilità
Michela Marzano
(Roma, 1970) è scrittrice, filosofa, editorialista de “la Repubblica” e de “La Stampa”. Ha pubblicato, tra gli altri, Volevo essere una farfalla (2011), L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore (Premio Bancarella 2014), Papà, mamma e gender (2015), L’amore che mi resta (2017) e Idda (2019). |
Il libro
Ci sono stati periodi in cui Anna ci ha creduto, alla parità. Quella che va oltre le apparenze, “che premia indipendentemente dal genere, quella cui non interessa se sei truccata e come c’hai le gambe, e mette sullo stesso piano maschi e femmine”. Poi, però, come molte bambine e ragazze, puntualmente precipitava in quel bisogno, sempre lo stesso: essere vista, sentirsi preziosa. E, di fronte agli sguardi, alle mani, alle parole degli uomini, non riusciva a fare altro che cedere – spazio, voce, pezzi di sé. Abdicare al proprio corpo fino a sparire: come quella volta sul palco, lei che sognava di fare l’attrice e non riusciva a muovere un muscolo, divisa tra il desiderio di mostrarsi e il terrore di farlo davvero. Anche adesso, che lavora in radio e insegna in un master di giornalismo, l’istinto di ritrarsi per compiacere non l’abbandona mai del tutto. Poi, con i suoi studenti, si trova a discutere l’eredità del #MeToo a cinque anni dalla sua esplosione: da una parte loro, ventenni che scoprono la sessualità, dall’altra lei che ripensa al passato, a tutte le volte che ha ceduto. Quante sfumature diamo alla parola “consenso”? Quando possiamo essere sicuri che un “sì” non nasconda un’esitazione? Anna cerca colpevoli, ma non è sicura di potersi definire una vittima. Avrà bisogno di perdonare se stessa, guardandosi dentro con coraggio e onestà, per riuscire ad accettarsi e ad andare avanti. Michela Marzano invita lettori e lettrici a ragionare insieme con la curiosità e l’intelligenza che contraddistinguono la sua scrittura, in un romanzo che riflette sulle zone grigie e sull’ambiguità del rapporto che abbiamo con gli altri e con il nostro corpo.
''Come fanno le altre a farsi sempre rispettare''
è la frase, la domanda che, scritta in corsivo, sempre ritorna
durante questo romanzo riflessione della protagonista Anna, che
si morde da sola la guancia sino a farla sanguinare, quando si
trova in imbarazzo con se stessa, quando si rende conto di non
essere riuscita a resistere a un incontro sessuale che non
avrebbe voluto fare, di aver ceduto al desiderio per sentirsi
viva, per poi punirsi per questo.
Così la sua narrazione a volte
si interrompe di colpo, con una frase non conclusa, a mostrare
la sua sorpresa o imbarazzo e a lasciar aperto il discorso,
coinvolgendo il lettore nelle possibili conclusioni: ''Non c'è
alcun'altra ragione, all'infuori di''.
E' questa la forza dei romanzi di Michela Marzano, docente di filosofia, quindi esperta di dialettica e capace di chiarezza esplicativa, che ci mette il cuore e la testa nel raccontare una storia per affrontare un tema che pare privato, dolorosamente privato, come nel coraggioso e bel memoire del 2021 ''Stirpe e vergogna'' sulla scoperta del passato fascista della sua famiglia e ora in questa ardente e lucida confessione di Anna, ''Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa'', scritture che diventano prese di coscienza su aspetti caldi del nostro tempo costringendo chi legge a prendere posizione.
Nel romanzo c'è la storia di Anna, ovviamente, sempre svilita e mortificata in famiglia così da non riuscire più a credere in se stessa, con tutte le sue incertezze e contraddizioni irrisolte che la fanno soffrire, col suo bisogno di piacere e essere accettata e il suo desiderio di non apparire. Con lei ci sono il professor Donno e il parrucchiere Alberto che la importunano da bambina; c'è un marito sposato e seguito in Francia per illudersi di essere amata, che invece la picchia e reclude e da cui fugge, e così tante altre storie, ma anche Carlotta, l'amica del cuore che la critica e consola, conosciuta durante i corsi di recitazione al centro Sperimentale di Roma, e c'è Alessia, la nuova amica, collega alla radio francese in cui lavorano, c'è la sua psicanalista naturalmente, e poi il fratello Alessio. Tutte queste vicende, questi rapporti si legano agli incontri sul lavoro, le donne intervistate dopo aver subito una violenza o gli studenti cui Anna insegna giornalismo, che discutono e affrontano le sue provocazioni su cosa sia il consenso, come si cerchi di colpevolizzare le donne per giustificare i maschi.
E' questo infatti, cercando di mettere a fuoco cosa sia la cultura maschilista dello stupro, il vero tema del libro, un tema sfuggente, difficile da definire, che ha le sue ambiguità, specie se non si arriva a un rapporto di fiducia. ''Se invece di accettare io permetto, di che sorta di adesione si tratta? Aderisco o sopporto? E se sopporto aderisco o cedo? e se cedo che tipo di consenso è mai questo?''. Rivendicando anche il diritto al puro gioco sessual-seduttivo che non deve necessariamente arrivare a quella conclusione, o a un cedere poi ripensandoci, trovandosi a disagio. E' per situazioni così che Anna sta ancora aspettando qualcuno le chieda scusa. Per essere stuprate non c'è sempre bisogno di sangue, lividi, vestiti strappati. E se accade, quel che la mente cerca di dimenticare, il corpo continua a ricordarlo.
Per affrontare questi temi, a segnare una svolta, la nascita del movimento #metoo sino al #blancetonporc, le vicende di Weinstein, di Epstein e la Maxwell, le serie tv e tanti libri, con in testa quelli di Virginie Despentes e il suo ''King Kong Theorie''. C'è il ruolo della pornografia e il problema della reputazione. Insomma il romanzo intreccia strettamente col racconto il suo farsi saggio e discussione, analisi sociale e psicologica perché la realtà esistenziale, il modo di essere e sentirsi di Anna, dipendono da tutto il resto, dalle persone incontrate e dal mondo in cui vive, e solo facendo i conti e chiarezza su tutto questo potrà riuscire a accettarsi e accettare il nuovo amore.
Un romanzo speciale che ha una storia e dibatte idee e sentimenti, ragione e desiderio, inseguendo interrogativi e disagi di una donna, quasi, potremmo dire, mettendo a nudo il mondo interiore femminile di oggi. Per questo molte lettrici si identificheranno in questo libro che però dovrebbe essere letto soprattutto dai maschi, se la soluzione del problema viene dallo loro educazione sentimentale, dalla loro presa di coscienza, che non può mai prescindere dalla conoscenza.
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