LE PAROLE DI JEAN-PAUL SARTRE - IL SAGGAITORE
GUIDA ALL'ANALISI E ALL'INTERPRETAZIONE DEL TESTO.
L'autore descrive il suo primo rapporto con le parole scritte e con i libri con tre metafore molto suggestive:
- voci disseccate nei loro piccoli erbarii, quelle voci che mio nonno rianimava col suo sguardo;
- i libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi;
- la libreria era il mondo chiuso in uno specchio.
Cercate di interpretare il significato, esplicitando i paragoni parole-erba, libri-uccelli-nidi, libreria-specchio.
° L'autore definisce alcune parole dure e nere, altre velenose. Vi sembra un aggettivazioneinconsueta riferita alle parole? Rilevatene il valore connotativo, illustrandone il significato.
° <<Evadevo da quel banale cimitero, andavo a ritrovare la vita ... nei libri>>. L'affermazione appare paradossale: non vi sembra strano che la vita reale sia definita un banale cimitero e che si vada a cercare la vita vera nei libri? Che cosa intende dire esattamente l'autore? Vi aiuterà nell'interpretazione la rilettura dell'intera espressione: <<andavo a ritrovare la vita, la follia dei libri>>.
° Descrivete il vostro rapporto con la parola scritta e con i libri: è un rapporto abituale, facile, piacevole, interessante, oppure comporta qualche difficoltà?
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