lunedì 2 gennaio 2023

RECENSIONE "TEMPI DIFFICILI" DI CHARLES DICKENS - EINAUDI

Tempi difficili è il decimo romanzo di Charles Dickens, pubblicato per la prima volta nel 1854. Il libro è uno dei romanzi di critica sociale pubblicati nello stesso periodo, come Nord e Sud di Elizabeth Gaskell, e gli altri scritti dallo stesso Dickens. Il romanzo è ambientato a Coketown, un'immaginaria città industriale. Il romanzo ebbe una grande eco e ricevette commenti positivi e negativi da molti critici tra cui F.R. Leavis, George Bernard Shaw, e Thomas Babington Macaulay, che sottolinearono soprattutto le posizioni di Dickens nei confronti dei sindacati e il pessimismo della sua analisi sociale.

Citazione del libro

«Ora quello che voglio sono i Fatti. A questi ragazzi e ragazze insegnate soltanto Fatti. Solo i Fatti servono nella vita. Non piantate altro e sradicate tutto il resto. Solo con i fatti si plasma la mente di un animale dotato di ragione; nient'altro gli tornerà mai utile. Con questo principio educo i miei figli e con questo principio educo questi ragazzi. Attenetevi ai Fatti, signore!»  

Charles Dickens

«Quando Dickens descrive qualcosa, ti rimane davanti agli occhi per il resto della vita».

George Orwel


Charles Dickens
Tempi difficili

EINAUDI

2014
ET Classici
pp. XXXVIII - 386
€ 13,00
 

Il libro

La triste vicenda di Louisa Gradgrin e di suo padre è una delle piú belle storie raccontate da Dickens. Thomas Gradgrin, come molti suoi contemporanei, ha commesso il tremendo errore di eleggere a guida della propria vita la Filosofia dei Dati di Fatto. E solo quando la figlia Louisa, intrappolata in un matrimonio senza sentimento, diventa preda di un ozioso seduttore, il padre si vede costretto a prendere le distanze dalle proprie convinzioni. Tempi difficili è uno dei grandi romanzi della maturità di Dickens, una macchina travolgente in cui ricorrono gli ingredienti consueti della sua scrittura, ma con in piú un tono di favola che stempera gli eventi in chiave comica.

Infanzia e adolescenza

Secondo di otto figli, nasce a Landport nel 1812 presso Portsmouth, da Elizabeth Barrow e da John Dickens, impiegato all'Ufficio Stipendi della Marina britannica. Nel 1815, quando Charles ha tre anni, la famiglia si trasferisce a Londra e due anni dopo a Chatham, nel Kent. Qui riceve la prima istruzione alla scuola del figlio di un pastore battista. Passa il tempo libero all'aperto impegnato in voraci letture. Più tardi racconterà delle sue vivide memorie riguardanti l'infanzia e della particolare memoria fotografica che lo aiutò a dar vita alle sue finzioni letterarie. Nel 1823, la famiglia Dickens, impoveritasi nel tempo, è costretta nuovamente a trasferirsi a Camden Town, allora uno dei quartieri più miseri di Londra.

Nel febbraio 1824, John Dickens viene recluso per debiti nella prigione della Marshalsea e la famiglia, impegnando i propri mobili presso un prestatore su pegno di Hampstead Road, si impoverisce ulteriormente. È in questa situazione che James Lamert, coinquilino dei Dickens fino all'anno prima, offre a Charles un lavoro in una fabbrica di lucido da scarpe, la Warren's Blacking Warehouse, per dieci ore al giorno. Quando i genitori accettano, Charles subisce un grave trauma, sentendosi abbandonato e umiliato. Molto presto, la madre e i fratelli si trasferiscono alla Marshalsea, mentre Charles si ritrova prima a condividere una stanza con due ragazzi, presso la struttura di una certa Mrs Roylance, a Camden Town, per poi essere affidato a una coppia, non lontano dalla prigione.

John Dickens esce da Marshalsea il 28 maggio 1824, "in seguito all'eredità che gli aveva lasciato la madre, morta il 24 aprile 1824" ma Charles continua a lavorare, forse fino al marzo 1825. In quel mese il padre viene riconosciuto invalido, e gli viene assegnata una cospicua pensione. Probabilmente nello stesso periodo, per motivi ignoti, si crea un'incomprensione tra John e Lamert, il quale rimanda Charles a casa. La madre prova a far recedere Lamert dalla sua posizione, ma il marito avverte finalmente la necessità di iscrivere il figlio a scuola. Così, Dickens entra alla Wellington House Academy.

RECENSIONE 

Charles Dickens fu l'autore più rappresentativo della letteratura popolare inglese del 1800 ed è considerato l'inventore del romanzo sociale inglese. La sua produzione letteraria, molto varia e ampia, diede luogo a giudizi contrastanti da parte della critica: in articolare egli fu accusato dalla critica marxista di non aver compreso i termini reali del conflitto tra capitale e lavoro e di aver nutrito sospetti e timori nei confronti della classe operaia organizzata.

Il romanzo Tempi difficili è uno dei più spiccatamente sociali di Dickens: in esso l'autore esplicità la sua polemica contro l'ideologis utiliratistica della ricca borghesia inglese e delinea un quadro assai critico delle condizioni della classe operaia nell'epoca dell'industrializzazione.

Il romanzo è ambientato nella città-fabbrica di Coketown, descritta dall'autore con toni molto severi: qui si muovono alcuni personaggi emblematici: Bounderby, l'industriale (grasso, acceso, volgare, di basse origini) e Gadrind, l'educatore (squadrato nel fisico e nella mente, granitico, apostolo dell'utilitarismo) simboli del capitalismo economico e politico. A essi si contrappongono Stephen Blackpool, l'operaio onesto e lavoratore, ingiustamente trattato e Sissy, la ragazza del circo, che rappresenta la libertà, il gioco, la fantasia, l'immaginazione.

Nell'episodio di Stephen Blackpool, che era stato messo al bando dai suoi compagni fagocitati dal sindacalista Slackbridge (personaggio negativo, volgare e demagogico), perchè aveva espresso disaccordo rispetto alle loro decisioni, viene invitato dal padrone a recarsi a casa sua.

 

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