sabato 14 gennaio 2023

RECENSIONE "NESSUN LUOGO È PIÙ CASA" DI JOHN BOYNE - RIZZOLI

 

JOHN BOYNE

NESSUN LUOGO È PIÙ CASA 

RIZZOLI

PP. 448 - Euro 20

Collana: Narrativa straniera







Il libro

Dalla Parigi del dopoguerra alla Londra di oggi, il viaggio di Gretel, in cerca di un posto a cui affidare il peso del proprio passato.

La signora Gretel Fernsby, novantun anni e una lingua ancora vispa e tagliente, vive da decenni in un bell’appartamento londinese che affaccia su Hyde Park: ha giorni tranquilli, non privi di serenità, nonostante abbia visto, con i suoi occhi di bambina, l’orrore della Germania nazista. Di quando e del perché, dodicenne, era scappata da una Berlino rasa al suolo, la signora Fernsby non parla mai. Non parla del difficile dopoguerra, trascorso a Parigi con la madre. Soprattutto non parla del fratellino Bruno, né del padre, ufficiale in comando di uno dei campi di sterminio più famigerati del Reich. Ma i ricordi bruciano sempre, alimentati dalla fiamma della paura che qualcuno scopra la verità, dal rimorso per ciò che è stato e non ha rimedio. Quando una giovane coppia si trasferisce nell’appartamento sotto di lei, a dispetto della riservatezza che si è imposta, la signora Fernsby stringe amicizia con il piccolo Henry, il loro figlio taciturno e appassionato di romanzi d’avventura. Capisce presto che la madre di Henry è una donna impaurita, sposata a un uomo dispotico e manesco. Ancora una volta, eccola dinanzi a una violenza e a un bivio: quand’era una bambina non aveva saputo combattere, ora la vita le presenta un’occasione nuova per aiutare un ragazzino in difficoltà – un innocente che si fida di lei, come di lei si fidava suo fratello. È un’opportunità di espiazione, giunta ormai a fine corsa, ma pretende un passo gigantesco e il coraggio di contrapporre, al castello di bugie in cui si è asserragliata, la dirompenza di un gesto generoso.

John Boyne

John Boyne

è nato nel 1971 a Dublino, dove vive e lavora. Tra i tanti libri pubblicati con Rizzoli, ricordiamo Il bambino con il cuore di legno, Che cosa è successo a Barnaby Brocket?, Resta dove sei e poi vai, Il bambino in cima alla montagna, Mio fratello si chiama Jessica.

 

 RECENSIONE

A quindici anni dalla pubblicazione del bestseller 'Il bambino con il pigiama a righe', che ha venduto 11 milioni di copie nel mondo ed è diventato un film di Mark Herman, torna John Boyne con 'Nessun luogo è più casa', un romanzo che si riallaccia a vicende e personaggi del suo libro culto, in libreria dal 4 ottobre per Rizzoli nella traduzione di Linda Martini. Gretel Fernsby, novantun anni, la sorella di Bruno che abbiamo conosciuto ne 'Il bambino con il pigiama a righe', ha una vita apparentemente tranquilla ma resta il peso del proprio passato. "L'idea per questo libro mi è venuta nel 2004, poco dopo aver completato l'ultima stesura del Bambino con il pigiama a righe, e ho capito subito che un giorno lo avrei scritto. Per molti anni ho avuto nel computer un file intitolato La storia di Gretel in cui annotavo appunti sulla sorella maggiore di Bruno, su chi sarebbe potuta diventare nella vita e sulle esperienze che avrebbero dato forma alla sua maturità" spiega Boyne nella nota conclusiva al romanzo che voleva scrivere verso gli ottanta, novant'anni, ma poi è arrivata la pandemia e l'isolamento lo ha spinto alla stesura. Gretel vive da decenni in un bell'appartamento londinese che affaccia su Hyde Park: ha giorni tranquilli nonostante abbia visto, con i suoi occhi di bambina, l'orrore della Germania nazista. Di quando e del perché, dodicenne, era scappata da una Berlino rasa al suolo e del difficile dopoguerra a Parigi con la madre, la signora Fernsby non parla mai.
    Soprattutto non parla del fratellino Bruno, né del padre, ufficiale in comando di uno dei campi di sterminio più famigerati del Reich. Ma i ricordi bruciano sempre e quando una giovane coppia si trasferisce nell'appartamento sotto al suo la vita le offre un'opportunità di espiazione. Gretel diventa amica del piccolo Henry, il figlio taciturno della coppia, appassionato di romanzi d'avventura. Capisce presto che la madre di Henry è una donna impaurita, sposata a un uomo dispotico e manesco. Ancora una volta, eccola dinanzi a una violenza e a un bivio: quand'era una bambina non aveva saputo combattere, ora la vita le presenta un'occasione nuova per aiutare un ragazzino in difficoltà. "Nessun luogo è più casa è un romanzo sulla colpa, sulla connivenza e sul dolore della perdita, un libro che si propone di esaminare quanto colpevole possa essere una persona giovane alla luce degli eventi storici che avvengono attorno a lei, e se tale persona possa mai mondarsi dei crimini commessi da altre persone a cui voleva bene" afferma lo scrittore che è nato a Dublino nel 1971.

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