Spare - Il minore
Con la sua cruda e implacabile onestà, Spare - Il minore è una pubblicazione epocale. Le sue pagine, dense di analisi e rivelazioni, sono frutto di un profondo esame di sé e della consapevolezza - conquistata a caro prezzo - che l'amore vince sempre sul lutto.
È stata una delle più strazianti immagini del Ventesimo secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto gli occhi addolorati e inorriditi del mondo intero. Mentre si celebrava il funerale di Diana, principessa del Galles, miliardi di persone si chiedevano quali pensieri affollassero la mente dei principi, quali emozioni passassero per i loro cuori, e come si sarebbero dipanate le loro vite da quel momento in poi. Finalmente Harry racconta la sua storia.
Henry, duca di Sussex è un
nobile, principe e membro della famiglia reale britannica. Più
conosciuto come Harry, è il secondogenito nato dall’unione tra Re Carlo
III del Regno Unito e Diana Spencer. È diplomato all’Eton College, dove
ha sviluppato anche il suo interesse per lo sport, in particolare il
rugby e il polo. Di indole ribelle da ragazzo e controcorrente, ha
servito come militare il proprio Paese in Afghanistan fra il 2007 e il
2008, fino a quando la fuga della notizia della sua presenza ha imposto
il suo rientro in patria per ragioni di sicurezza. Nel 2006, il principe
Harry ha lanciato un'organizzazione benefica, Sentebale, con il
principe Seeiso di Lesotho per aiutare bambini orfani a difendersi
dall'HIV/AIDS. Nel 2016 conosce l'attrice statunitense Meghan Markle che
sposerà due anni dopo. Insieme hanno due bambini, Archie Harrison e
Lilibet Diana.
In Spare - Il minore (Mondadori, 2023) racconta la sua vita da secondogenito in una famiglia reale.
Fonte immagine: copertina Spare - Il minore (Mondadori, 2023).
RECENSIONE
Spare - Il Minore è un romanzo di rivelazione e non importa che la colpa sia stata commessa o meno. Il protagonista rinunca a fare i conti con sè stesso (ogni volta che si era guardato dentro aveva visto solo panorami in tumulto e caos, aveva visto la paura e la violenza, l'informe e il disordine e la sua stessa biografia che schizzava intorno come un rettile con la testa mozzata), rinnega le sue pulsioni credendo che rinchiudere dentro di sè <<la bestia>> da cui non vuole farsi dominare sia l'unica soluzione possibile.
Per questo rinuncia a quasi tutto: al fratello che è il suo specchio rovesciato, al padre, alla vecchia vita, alla dinastia regnante in cui è cresciuto. Fa credere a tutti di essere in un luogo, invece, ricostruisce la sua vita mettendo insieme l'essenziale (una casa, un lavoro, un donna, con cui invecchiare alla giusta distanza, i figli, un amico), fino a quando scoppia il caos.
Il suo "titolo reale" lo reclama, il passato non è passato, come impone uno dei classici motori narrativi. Lo scrittore affida il compito di collegare i due piani narrativi temporali ad un personaggio che resta compresso e bidimensionale, unico punto debole del libro. Lui ricostruisce un romanzo di silenzi e di dettagli che diventano indizi che, ad un certo punto reclamano il loro ruolo nella storia: lo scrittore, divide il romanzo in scene e li mette tutti al loro posto, illuminandoli con una scrittura senza sbavature, mentre il protagonista procede lentamente verso la resa dei conti con sè stesso.
Il lettore ci arriva tutto sommato impreparato. L'epilogo collega il presente con il passato, ma solo nell'ultima riga le luci di scena sono tutte per il vero protagonista.
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