Che cosa avremmo fatto noi se fossimo nati negli Appalchi?
Il libro di Barbara Kingsolver "David Copperhead", ha ricevuto il Premio Pulitzer per la narrativa.
Barbara Kingsolver
Demon Copperhead
Ambientato nel Sud degli Stati Uniti,
il romanzo Premio Pulitzer 2023 getta una luce sull’epidemia di oppioidi
che ha colpito gli Stati Uniti e che si è lasciata dietro una
generazione di orfani.
Ispirandosi all’opera iconica di Dickens, Barbara Kingsolver accompagna
il lettore in un viaggio che impone di riflettere sulle vite marginali
di coloro che il sistema considera invisibili.
Il libro
Questa è la storia di un ragazzo che tutti chiamano Demon
Copperhead, un eroe dei nostri tempi. Un ragazzo che può contare solo
sulla bella faccia ereditata da suo padre, una criniera di capelli color
rame, lo spirito aguzzo e il vizio di sopravvivere. Il suo esordio
nell’universo – mamma di diciott’anni che partorisce sola con una
bottiglia di gin, anfetamine e oppioidi –, in una casa mobile sperduta
negli Appalachi meridionali, dà il la a ciò che verrà dopo. Demon inizia
la sua corsa a perdifiato attraverso la vita, sfreccia per le selve
oscure dell’affido, del lavoro minorile, delle scuole fatiscenti, fino
al sogno, e poi all’ebbrezza del successo atletico, con la conseguente
caduta nella dipendenza. Nel mentre, si ossessiona con gli eroi della
Marvel, si disegna i suoi fumetti riempiendoli di cattivi veri, si
inerpica per le vette vertiginose del grande amore e sprofonda nel
dolore straziante della perdita. Attraverso tutto questo, Demon deve
combattere, armato del suo caustico umorismo e poco altro, contro la
propria invisibilità in un mondo dove persino i suoi amati supereroi
hanno abbandonato le terre selvagge per la città. La sua voce è quella
di una generazione di ragazzi perduti, nati in posti splendidi e
maledetti che neanche per un istante concepiscono di abbandonare. Ma
Demon è un combattente, un sopravvissuto, come era un sopravvissuto
David Copperfield nella sua disgraziata Londra.
Demon Copperhead, Premio Pulitzer 2023, è un omaggio a
David Copperfield, ma è anche il tentativo di un'autrice, che da sempre
usa la letteratura come uno strumento politico, di accompagnare il
lettore in un viaggio che attraversa l'epidemia di oppiodi che ha
colpito gli Stati Uniti, l'indifferenza dei servizi sociali e
l'impossibilità di riscatto per coloro che il sistema si rifiuta di
vedere.
Irene Graziosi, Lucy sulla cultura
«Un David Copperfield trapiantato negli Appalachi devastati dalla povertà e dalla droga. Un romanzo sfolgorante».
Times Literary Supplement
«Demon è una voce che risuonerà negli anni a venire, come quella di Huck Finn e Holden Caulfield, ma ancora più resiliente».
Beth Macy, autrice di Dopesick
«Ironica e toccante, questa è la storia di un ragazzo che nessuno
vuole ma che i lettori adoreranno. La dimostrazione perfetta di come un
romanzo possa divertire, straziare, reclamare a gran voce il
cambiamento».
The Washington Post
«Straordinario. Come Shuggie Bain o David Copperfield, il monologo interiore di Demon, disgraziato dal cuore d’oro, è pieno di colpi di trama che si susseguono senza sosta».
San Francisco Chronicle
«Questo è storytelling al suo meglio».
Stephen King
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