Il giovane HoldenEinaudi2014 - Supercoralli
pp. 264 - € 18,00 In una nuova traduzione, il libro che ha sconvolto il corso della
letteratura contemporanea influenzando l'immaginario collettivo e
stilistico del Novecento.
Il libro
«E
poi non mi metto certo a farvi la mia stupida autobiografia o non so
cosa. Vi racconterò giusto la roba da matti che mi è capitata sotto
Natale, prima di ritrovarmi cosí a pezzi che poi sono dovuto venire qui a
stare un po’ tranquillo. Ovvero quel che ho raccontato a D. B., che
però è mio fratello, non so se mi spiego. Lui sta a Hollywood, quindi
non lontanissimo da questo schifo di posto, e infatti viene a trovarmi
praticamente ogni weekend. Dice che mi riaccompagna in macchina quando
il mese prossimo torno a casa, forse. Si è appena comprato una Jaguar.
Uno di quei gioiellini inglesi che fanno anche i trecento all’ora. L’ha
pagata una sberla tipo quattromila dollari. È sfondato di soldi, adesso.
Prima no. Prima, quando stava a casa, era solo uno scrittore normale». Il giovane Holden (1953), opera dello scrittore americano Jerome D. Salinger, è considerato il <<romanzo chiave della nuova generazione americana>>. E' il racconto che un giovane di 16 anni, Holden Caufield, fa di una giornata balorda trascorsa a New York dopo essere stato cacciato dal <<college>>. Holden è immediatamente semplice ed istintivo, incapace di adattarsi alla vita di una comunità scolastica, cerca di atteggiarsi ad adulto ma si scontra inesorabilmente con un mondo ostile.
Il libro ebbe e continua ad avere un successo enorme negli Stati Uniti soprattutto per due motivi: è considerato il primo libro della contestazione giovanile, perchè il suo personaggio rifiuta il modello di vita e di educazione che gli è proposto dalla famiglia e dalla scuola e, nella sua istintiva sincerità, sente l'ipocrisia che lo circonda e che anima il mondo dei grandi; si differenzia e si innalza su tutta la letteratura della contestazione per il linguaggio, che ripropone con perfetta adesione il modo di sentire del giovane ed è un modello di espressione del gergo giovanile.
L'inizio del romanzo recita: Holden sta per lasciare il college da cui è stato cacciato, si sente estraneo a questa comunità, si reca a salutare un vecchio professore: questo nella sua umanità di stampo tradizionale cerca di convincere il giovane a cambiare atteggiamento verso la scuola, ad impegnarsi nello studio. Ma per Holden l'estraneità alle materie di studio è solo un aspetto del suo rifiuto di accettare il mondo che lo circonda, anche se questo rifiuto, come è naturale in un giovane di 16 anni, nasce da emozioni istintive più che da ragionate convinzioni.
2014 - Supercoralli
pp. 264 - € 18,00
In una nuova traduzione, il libro che ha sconvolto il corso della
letteratura contemporanea influenzando l'immaginario collettivo e
stilistico del Novecento.
Il libro
«E
poi non mi metto certo a farvi la mia stupida autobiografia o non so
cosa. Vi racconterò giusto la roba da matti che mi è capitata sotto
Natale, prima di ritrovarmi cosí a pezzi che poi sono dovuto venire qui a
stare un po’ tranquillo. Ovvero quel che ho raccontato a D. B., che
però è mio fratello, non so se mi spiego. Lui sta a Hollywood, quindi
non lontanissimo da questo schifo di posto, e infatti viene a trovarmi
praticamente ogni weekend. Dice che mi riaccompagna in macchina quando
il mese prossimo torno a casa, forse. Si è appena comprato una Jaguar.
Uno di quei gioiellini inglesi che fanno anche i trecento all’ora. L’ha
pagata una sberla tipo quattromila dollari. È sfondato di soldi, adesso.
Prima no. Prima, quando stava a casa, era solo uno scrittore normale».
Il giovane Holden (1953), opera dello scrittore americano Jerome D. Salinger, è considerato il <<romanzo chiave della nuova generazione americana>>. E' il racconto che un giovane di 16 anni, Holden Caufield, fa di una giornata balorda trascorsa a New York dopo essere stato cacciato dal <<college>>. Holden è immediatamente semplice ed istintivo, incapace di adattarsi alla vita di una comunità scolastica, cerca di atteggiarsi ad adulto ma si scontra inesorabilmente con un mondo ostile.
Il libro ebbe e continua ad avere un successo enorme negli Stati Uniti soprattutto per due motivi: è considerato il primo libro della contestazione giovanile, perchè il suo personaggio rifiuta il modello di vita e di educazione che gli è proposto dalla famiglia e dalla scuola e, nella sua istintiva sincerità, sente l'ipocrisia che lo circonda e che anima il mondo dei grandi; si differenzia e si innalza su tutta la letteratura della contestazione per il linguaggio, che ripropone con perfetta adesione il modo di sentire del giovane ed è un modello di espressione del gergo giovanile.
L'inizio del romanzo recita: Holden sta per lasciare il college da cui è stato cacciato, si sente estraneo a questa comunità, si reca a salutare un vecchio professore: questo nella sua umanità di stampo tradizionale cerca di convincere il giovane a cambiare atteggiamento verso la scuola, ad impegnarsi nello studio. Ma per Holden l'estraneità alle materie di studio è solo un aspetto del suo rifiuto di accettare il mondo che lo circonda, anche se questo rifiuto, come è naturale in un giovane di 16 anni, nasce da emozioni istintive più che da ragionate convinzioni.
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