[Anteprime Fazi
Editore] Basil di Wilkie Collins - Allontanarsi di Elizabeth Jane Howard
- Elizabeth Jane Howard di Artemis CoopeData di uscita: 13 Aprile 2017
Posted 3 Aprile 2017 by labibliotecadikatia.blog spot.it
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Pagine: 334 Prezzo: € 20,00 Data di uscita: 13 Aprile 2017 |
Giovane rampollo di una famiglia aristocratica, Basil si innamora
perdutamente e a prima vista della figlia di un commerciante, incontrata
per caso su un omnibus. Da quel momento la sua vita cessa di scorrere
sui quieti binari di sempre per imboccare la strada ignota e accidentata
che conduce alla tragedia. La decisione di sposarsi in segreto con la
giovane Margaret, tanto vanitosa quanto priva di scrupoli, per non
scatenare le ire del padre, saldamente ancorato ai propri pregiudizi
sociali; la condiscendenza con cui accetta, su richiesta del suocero, di
aspettare un anno prima di consumare il matrimonio: ogni passo, ogni
singola scelta compiuta da Basil in buona fede si rivelerà un errore, e
il cammino che avrebbe dovuto condurlo alla felicità gli spalancherà
improvvisamente le porte di un baratro di abiezione e di ferocia. E il
lettore verrà trascinato con lui fino in fondo, oltre l’apparenza della
ordinaria, ma non per questo meno angosciosa, normalità.
Uno spaccato della società inglese della seconda metà dell’Ottocento,
divisa tra una classe nobiliare arroccata sui propri privilegi e una
borghesia mercantile in piena ascesa, Basil, pubblicato nel 1852, è il
secondo romanzo scritto da Wilkie Collins: quello che lo rivelò al
grande pubblico. Il sesso, la violenza, l’adulterio, la follia e la
morte sono trattati con un’audacia che all’epoca fece molto scalpore,
scandalizzando la stampa benpensante e deliziando il pubblico.
Wilkie Collins nasce a Londra l'8 gennaio 1824. Il padre William,
paesaggista, ha in mente per il figlio un futuro fuori dal mondo
dell’arte. Infatti Wilkie all'inizio si cimenta con il commercio del
thè, scoprendo, però, di non essere tagliato per le attività mercantili.
A quel punto decide di studiare giurisprudenza al Lincoln's Inn: nel
1851 ottiene l'abilitazione all'avvocatura, ma tale carriera non gli dà
lo sperato successo. Solo iniziando a scrivere scoprirà la sua vera
vocazione che si accompagnerà a quella per la pittura – Collins arriverà
ad esporre le sue opere alla Royal Academy in una mostra nell'estate
del 1849. Ma la sua vera passione rimarrà comunque la letteratura,
passione che lo porterà ad essere riconosciuto come il padre del genere
poliziesco. La sua prima opera è dedicata al padre, morto nel 1847,
Memoirs of the Life of William Collins, edita l'anno successivo. Quindi
pubblica due romanzi: Antonina nel 1850 e Basil nel 1852. Nell’aprile
dello stesso anno incontra, grazie al suo amico Augustus Egg, Charles
Dickens e scrive per la sua rivista, un settimanale, Household Words: è
l'inizio di un lungo rapporto di lavoro e d'amicizia lungo dieci anni.
G.K. Chesterton ebbe una volta modo di scrivere relativamente a Dickens e
Collins: «Erano due uomini che nessuno può superare nello scrivere
storie di fantasmi». I due amici e collaboratori decidono di fare un
viaggio in Francia. Questo viaggio avrà un significato straordinario non
solo per la vita artistica dei due scrittori ma soprattutto per
l'intera storia della letteratura. I due tornano infatti dalla Francia
recando sotto il braccio un libro che sarà destinato a cambiare l’intero
corso letterario del genere mistery, la Recueil des causes célèbres di
Maurice Mejean, che riportava in una raccolta tutti i principali casi
giudiziari di cronaca nera compresi tra il 1807 e il 1814. Il primo
romanzo maturo di Collins risale al 1860: ispiratogli da un fatto
personale realmente accaduto e improntato agli influssi balzachiani, La
donna in bianco è un complicatissimo romanzo a tinte forti, che in
sostanza preclude a quello che sarà poi il suo capolavoro definitivo, La
pietra di Luna, del 1868, appassionante romanzo raccontato a più voci
in cui si narra di un prezioso gioiello andato perso e dell'onore di una
ragazza che rischia di essere macchiato. A partire dal 1870 però, anno
della morte di Dickens, la fama di Collins comincia a scemare, iniziò a
soffrire di artrite, finì col diventare dipendente dall'oppio, sviluppò
una sindrome paranoica che lo portò a credere di essere sempre
accompagnato dal suo alter ego. Nel suo romanzo The Moonstone tratterà
proprio degli effetti dell'oppio. Collins non si sposò mai, ma nel 1858
si innamorò di una vedova, Caroline Graves, con la quale convisse per
molti anni. Questo non gli impedì di avere tre figli da un'altra donna,
Martha Rudd. Di fatto, Collins ebbe una relazione con entrambe le donne,
durante gli ultimi vent'anni circa della sua vita. Wilkie Collins
muore il 23 settembre 1889 e viene seppellito al Kensal Green Cemetery.
Pagine: 670 Prezzo: € 20,00
Data di uscita: 20 Aprile 2017
Arriva
in libreria Allontanarsi, quarto capitolo della saga dei Cazalet dopo
Gli anni della leggerezza, Il tempo dell’attesa e Confusione. È il 1945 e
la guerra è finita. Il momento tanto atteso e sognato dai Cazalet per
anni è finalmente arrivato. Eppure l’eccitazione di fronte alla notizia
che le armi sono state deposte è ormai sopita, e l’Inghilterra è ancora
paralizzata nella morsa della privazione. Mentre l’impero si disgrega, a
Home Place i Cazalet si apprestano a trascorrere quello che ha tutto il
sapore dell’ultimo Natale insieme: il sapore malinconico del tempo che
passa. I bambini sono ormai cresciuti, le ragazze si sono fatte donne,
gli adulti cominciano a invecchiare. La lunga convivenza forzata è
finita e la libertà obbliga a prendere delle decisioni: dovrebbe essere
un momento felice, ma la guerra ha lasciato una ferita profonda, e
ricominciare non è facile. Il futuro è incerto e una patina triste
ammanta le giornate. Per ognuno è giunto il momento di prendere la
propria strada, e inevitabilmente ciò porterà i membri della famiglia ad
allontanarsi l’uno dall’altro. In questo riassetto difficile, gli amori
faticano più di tutti: le coppie che erano state divise dalla guerra
stanno lottando per rimettere insieme i pezzi, mentre per quelle che la
guerra aveva tenuto insieme forse è ora di ammettere il proprio
fallimento. Ma nelle ultime pagine comincia a soffiare un vento nuovo:
ce ne accorgeremo nel finale a sorpresa, che riaccenderà la speranza…
I diritti della saga dei Cazalet sono stati acquisiti dai produttori
di Downton Abbey per la realizzazione di una nuova serie tv, attualmente
in fase di lavorazione.
Elizabeth Jane Howard (Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un
ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe
un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle
molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha
vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del
Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una
schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da
sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso
della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La
saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con otto milioni di
copie vendute. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo
nel 2014 e i primi tre capitoli della saga: Gli anni della leggerezza
nel 2015, Il tempo dell’attesa e Confusione nel 2016. Di prossima
pubblicazione l’ultimo volume della serie.
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Prezzo: € 18,50 Data di uscita: 20 Aprile 2017 |
L’immagine di Elizabeth Jane Howard è associata a quella della femme
fatale: l’incedere altero, l’eleganza aristocratica che le donne di
ricca estrazione riescono a esibire in ogni circostanza senza risultare
fuori luogo. La sua infanzia fu tormentata dalla depressione della madre
e dalle molestie da parte del padre, e da giovane cercò la propria
emancipazione attraverso la carriera di attrice, ma vide il suo sogno
infrangersi con il matrimonio e l’arrivo della guerra. Si diede quindi
alla narrativa. Nei suoi romanzi, Howard rappresenta con precisione
etologica e con la disinvoltura conferita da una lunga esperienza le
dinamiche matrimoniali, le sottigliezze dei rapporti sentimentali, le
sfumature e le contraddizioni dell’amore che solitamente si impiega
un’intera esistenza a cogliere nella loro interezza. Eppure, se si
guarda alla sua vita privata, è difficile cogliere tracce sia della
sicumera sfoggiata nel portamento, sia della perspicacia riversata negli
scritti. Il suo contegno era un paravento dietro il quale celare la
propria profonda insicurezza, il suo sentirsi fuori luogo in ogni
situazione, specialmente nei ricevimenti della buona società. La sua
vita sentimentale fu un’infilata di matrimoni catastrofici – l’ultimo
dei quali, il terzo, con Kingsley Amis – intervallati da legami
sentimentali e avventure rapsodiche, rosicchiate dalla frustrazione,
spesso umilianti. Mentre era in vita il suo lavoro di scrittrice venne
adombrato e ostacolato dall’ego e dalle insistenti richieste degli
uomini che le stavano accanto; solo di recente è stata riscoperta come
una delle autrici più importanti del Novecento inglese, e i cinque
volumi della saga dei Cazalet (da cui il produttore di Downton Abbey
trarrà una serie tv) sono la sua opera più imponente.
Artemis Cooper ci regala un ritratto strabiliante di una donna
maledetta due volte, dalla sua bellezza e dalla sua acuta sensibilità,
la cui innocenza fu innanzitutto un pericolo per se stessa.
Artemis Cooper è autrice di diversi libri, fra cui Cairo in the
War, 1939-1945, Writing at the Kitchen Table: The Authorized Bio- graphy
of Elizabeth David e, più di recente, Patrick Leigh Fermor: An
Adventure. Con il marito, Antony Beevor, ha scritto Paris After the
Liberation, 1944-1949. Ha curato due raccolte di lettere oltre a Words
of Mercury, un’antologia dell’opera di Patrick Leigh Fermor; e, con
Colin Thubron, ha curato The Broken Road, volume conclusivo della
trilogia europea di Fermor.
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