SINOSSI
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che
conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di
ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo
dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo
l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne.
Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa.
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»
Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia
di Udine. Da ragazzina voleva fare la
fotografa, ma ha studiato Economia. Ama il
mare, ma vive in montagna. Appassionata di
pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice
per una piccola casa editrice. Ama i romanzi
di Donato Carrisi. Nel 2014 ha vinto il
Premio Gran Giallo Città di Cattolica.
di Udine. Da ragazzina voleva fare la
fotografa, ma ha studiato Economia. Ama il
mare, ma vive in montagna. Appassionata di
pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice
per una piccola casa editrice. Ama i romanzi
di Donato Carrisi. Nel 2014 ha vinto il
Premio Gran Giallo Città di Cattolica.
RECENSIONE
Teresa Battaglia è un commissario
di polizia specializzata in profiling. Abituata ad affrontare di petto i
problemi e a superare l’opposizione altrui, vive troppe esperienze spaventose,
e a quell’epoca non si sapeva granchè del trattamento psicologico dei traumi.
Ci sono individui fatti così, che
non riescono a riparare i danni inflitti dal destino alla loro anima. Ogni
giorno, si dedicava alla ricerca infruttuosa, snervante e deprimente di
qualcosa che in fondo non avrebbe saputo dire neppure lei, se esistesse
davvero. Non andava a caccia di un fantasma?
Quell’uomo era un relitto umano. La
sua vita era cambiata, e in modo irreversibile. C’era qualcosa di oscuro dietro
quell’omicidio, qualcosa che affonda le radici nel buio di quella notte di
tanto tempo prima. E per scoprire la verità, Teresa dovrà entrare in sintonia
con l’assassino e accettare che, quando si volge lo sguardo verso un abisso di
tenebra, anche la tenebra guarda dentro di noi.
Teresa ha già visto troppi di
questi casi e non parla soltanto di tracce di sangue e lividi. E lo sguardo, il
modo in cui sorridono, in cui tengono la testa bassa. Dal loro punto di vista,
è come se dovessero scusarsi d essere al mondo.
Nella sua selvatica ruvidezza quella terra è un vasto indefinibile
silenzio che regna nell’ombra, dove ti sembra di essere fuori dal mondo.
Il personaggio di Teresa vibra e
freme di fronte all’eroica e tragica lotta che l’uomo deve combattere contro le
forze avverse della natura, mentre le stesse ombre avvolte dal silenzio che
regna in quell’atmosfera rarefatta e che par soverchiare con il respiro dell’infinito
ogni voce e ogni movimento umano suscita in lei, un senso di malinconia e
sgomento.
Nella distesa ghiacciata della
terra di Travenì, trova una forza ostile che, opponendoglisi con tutta la sua
maestosa e solenne imponenza, ne suscita l’ardore pugnace e un titanico empito
di lotta. Tra gli uomini e la natura si scatena una sorda e affascinante
battaglia: in essa l’autrice trova l’energia, che anima gli uomini liberi
contro gli oppressori, la dura lotta tra la luce e il buio, e fremente vi si
immerge.
Sulle pagine del romanzo aleggia l’atmosfera
tesa e grandiosamente eroica del thriller e il respiro della nascente
sensibilità. La prosa di Ilari Tuti, rivela la ricerca di uno stile personale
ed è caratterizzata da un ritmo rapido, senza sosta né interruzioni, pienamente
rispondente alla tensione interiore del mondo esterno, cieco per comodità,
verso le proprie colpe.
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