giovedì 16 settembre 2021

RECENSIONE "I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER" by WOLFANGO GOETHE - EINAUDI 1°NARRATORI STRANIERI 1943


WOLFANGO GOETHE

I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Biografia Autore:

WOLFANG GOETHE:

Wolfang Goethe (1749-1832) è la figura più rappresentativa del romanticismo tedesco. Ebbe una vita povera di avvenimenti che trascorse quasi interamente a Weimar alla corte di Carlo Augusto di Sassonia. 

In quegli anni Weimar diventò un centro di straordinaria importanza per la vita artistica, teatrale, musicale, letteraria e culturale del tempo: accanto a Goethe vissero e operarono il poeta Wieland, il filosofo Herder e, soprattutto, Federico Schiller, che dal 1799 vi si stabilì definitivamente e allacciò con Goethe un sodalizio che fu determinante per la così detta età classica di Weimar (1786-1805).

Sotto l'influsso del pensiero dello Herder, entusiasta esaltatore della poesia che esprime con genuinità e immediatezza lo spirito popolare, e dell'appassionato movimento preromantico dello Sturm un Drang, Goethe compose la tragedia Gotz von Berlichingen (1771-73), il romanzo epistolare I dolori del giovane Werther e varie liriche d'ispirazione popolareggiante. 

Nel 1786 fece un viaggio in Italia (quarant'anni dopo ne scrisse la cronaca Viaggio in Italia) ed ebbe la rivelazione del mondo classico e del culto per la Bellezza, che è insieme armonia e verità. Rimastone affascinato, superò il giovanile individualismo titanico e fremente e tese a un olimpico distacco dalle passioni, realizzando una sorta di superiore equilibrio tra romanticismo e classicismo. 

Delle opere della maturità artistica e spirituale di Goethe ricordiamo: le Elegie romane (1789), il dramma Ifigenia in Tauride ('86), i romanzi Gli anni di noviziato di Guglielmo Meister ('97), rifacimento del giovanile La missione teatrale di Guglielmo Meister ('77-'85), e Le affinità elettive (1809), e il Faust.

Gli interessi di Goethe svariarono in moltissimi campi, dalla letteratura alle scienze naturali: la sua personalità riassume la sensibilità e i problemi di un periodo che vide la nascita, lo sviluppo e la crisi del romanticismo. La sua vita e la sua opera lasciano un alto documento di come l'uomo, attraverso l'educazione e il perfezionamento delle proprie facoltà a contatto con l'esperienza, possa maturare pienamente la propria umanità e realizzare l'armonia fra aspiranti e bisogni individuali e le leggi naturali, e universali, mantenendo nel contempo inalterati il rispetto e la tolleranza degli altri.

Questa forma di superiore equilibrio documenta la sintesi che Goethe seppe operare tra classicismo e romanticismo.

 

RECENSIONE 

I dolori del giovane Werther riflettono un'esperienza autobiografica del GOETHE ventitreenne: nato a Francoforte sul Meno nel 1749.

Nel 1772 passò a Wetzlar con l'intenzione, per la verità scarsamente realizzata, di fare pratica presso il Tribunale supremo dell'Impero; qui si innamorò della fidanzata di un amico, Vharlotte Buff, alla quale rinunciò con dolore e fatica, trasferendo due anni dopo la storia della propria appassionata e tormentata esperienza nel romanzo che divenne subito famoso. 

La vicenda è piuttostyo semplice e lineare: Werther, ritiratosi a vivere in campagna, conosce Carlotta, se ne innamora e in seguito viene a sapere ch'ella è già promessa all'onesto, ma arido Alberto, di cui diventerà amico: mentre nel suo cuore cresce la passione anche perchè si accorge che il suo sentimento è ricmbiato, Carlotta e Alberto si sposano; vinto dall'impossibilità di realizzare     il sogno d'amore e tormentato per il contrasto tra la propria passione e il dovere di non turbare la felicità di Alberto e Carlotta, Werther si uccide.

Werther, secondo le parole dello stesso Goethe, è un giovane dotato di sentimento profondo e puro e di vera penetrazione, facile a smarrirsi in sogni fantastici e incapace a resistere all'infelice passione che lo travolge: è sostanzialmente un debole che non riesce a trovare la forza di affrontare virilmente la rfealtà, e solo nella natura prova conforto e commiserazione ai tormenti del cuore.

Erede dello spirito russoviano, sente disgusto per la società e per le sue convenzioni, ma non sa ribellarsi con la decisione e l'empito dei veri rivoluzionari. Il suo stato d'animo di fondo, tra gli estremi del luminoso entusiasmo e del cupo abbattimento, è una persona malinconia: in questo senso il Werther riflette un atteggiamento, un male dello spirito di quelle generazioni, che sarà tipico del romanticismo. 

La descrizione di questo tipo di personalità e la drammatica conclusione del suicidio (che è da considerarsi una forma di ripiegamento e di rinuncia di fronte alle contraddizioni e al dramma dell'esistenza) faranno di Werther un simbolo, e in lui si riconosceranno generazioni di giovani. 

Dalla parte finale del libro ho scelto alcune pagine: chi parla è l'editore.L'opera infatti, secondo un modello allora in voga, è un romanzo epistolare.


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