mercoledì 25 gennaio 2017

Sette Giorni di Grazia di Carla Gràcia Mercadé - Salani




Sette giorni di grazia
Carla Gràcia Mercadé
Traduttore: S. Cavavero
Editore: Salani
Collana: Romanzo
Anno edizione: 2016
Pagine: 414 p. , Rilegato
EAN: 9788869187841

 
 SINOSSI

da giugno 2016 in libreria
“Barcellona, 1870. Marianna è chiamata ‘Herbetes’, l’Erborista, perché conosce i segreti delle piante e sa come usarle per guarire gli uomini.”

Barcellona, 1870. Nel quartiere di Gracias Marianna è chiamata ‘Herbetes’, l’Erborista, perché conosce i segreti delle piante e sa come usarle per guarire gli uomini. Quelli che Marianna non conosce sono i segreti del suo passato, quando neonata è stata accolta in casa Leedó, la famiglia proprietaria della grande fabbrica che dà lavoro a tanti abitanti del quartiere. È bella Marianna, bella e fiera, e quando scoppia la rivolta contro un iniquo sistema di arruolamento nell’esercito, che penalizza i più poveri, non esita a unirsi ai rivoltosi.
Nei sette convulsi giorni della rivolta, scanditi dal suono continuo della campana che chiama a raccolta il popolo, Marianna scoprirà che una famiglia può nascondere tanti, troppi segreti, e che l’amore travolge e ferisce e non concede scampo a nessuno.
Un romanzo pervaso da grandi ideali e forti passioni, in cui i protagonisti affrontano a testa alta il loro destino e, dimenticando ogni paura, corrono veloci verso un epilogo drammatico e grandioso.

«Capitolo per capitolo, al ritmo del tocco della campana, scopriamo l’origine della forza della protagonista, quello che ne fa una vera e propria eroina».
La Vanguardia




RECENSIONE - SETTE GIORNI DI GRAZIA- SALANI


Salani, 2016 - Un romanzo d'esordio che è anche un omaggio a tutte le donne, al loro coraggio, al loro ardimento e alla loro abnegazione, dimostrati, in questo caso, durante la rivoluzione catalana del 1870.

“Barcellona, 1870.  E’ in preda al terrore e ognuno pensa ai propri interessi”.

Il quartiere di Gràcia, è il nucleo di ritrovo del popolo in rivolta contro il potere che, abusa dei più deboli sia come vittime che come strumento. Marianna, conosce le asprezze della vita dei poveri, alle prese con una terra dura, piena d’insidie.

Quel giorno, soffia un vento malvagio di sospetto e di rivolta che travolgerà il quartiere di Gràcia, e il villaggio vicino, in un crescendo di moto collettivo da cui prenderà il via della rivoluzione.
Tomeu è un uomo ligio ai regolamenti e fiducioso nel fatto che oggi ha un tetto sopra la testa, e si sente tranquillo ma, non appena inizia la rivolta, si trova proiettato in una situazione difficile, che gli sfugge dalle mani. Ha capito che è difficile, se non impossibile, discernere tra verità e la follia collettiva indotta dalla paura. 

Marianna, sebbene conoscesse in anticipo la sua reazione negativa, tranciante di Tomeu che, era sempre scettico su qualsiasi cosa potesse essere tacciata anche solo vagamente di “rivolta”. Sono giorni terribili, quelli che seguono, la popolazione è decisa a punire anche con la morte, la legge dell’arruolamento forzato tramite sorteggio che, penalizzava gli uomini appartenenti alle classi sociali più disagiate, perché consentiva l’esenzione dal sorteggio dietro pagamento.  

Ma di fronte alla furia dell'attacco Marianna, anzi “Herbetes”, l’Erborista, esperta di erbe indietreggiò, mentre l'altro continuava a incalzarla, senza dargli tregua. Il viso di Marianna rispecchiava la disperazione. Barcamenandosi tra potere militare e politico, popolazione che lotta pei i diritti civili negati, Marianna, scaverà nel passato torbido della Barcellona, svelando torture e atti di violenza. Fino all’inimmaginabile verità. 

D’un tratto però, però, Marianna diventa oggetto di minacce e ricatti e si ritrova a temere per la propria vita e per l’esito dell’obiettivo. Ormai cedeva più facilmente e i movimenti cominciavano a perdere coordinazione: era stanca, e la paura rallentava le sue azioni. Dolore e ira gli mettevano le ali ai piedi. I muscoli del viso in una maschera che non conservava alcuna traccia di fanciullezza. Eppure l'ira non aveva intaccato intelligenza e astuzia: tutta l'abilità accumulata in tanti giorni di duro lavoro. 

Il giorno sopraggiunse con la repentinità, perché qualcuno di speciale entrasse nella sua esistenza e la portasse via da una situazione insostenibile. Sarà così la necessità di unire le loro forze a spingerli uno ad un uno a un comune obiettivo, schiudendo orizzonti che nessuno di loro credeva possibili...

Ma il quadrato di terra che dovrebbe attestare,  tutta l'abilità accumulata in tanti giorni dalla promessa dei loro diritti, dalla minaccia e dalla sfida che racchiudeva in se è da subito oggetto di contesa con chi vuole occupare quel luogo da sempre. E lì, tra echi di danze di guerra e fuochi misteriosi, lontana dagli altri, Marianna, dovrà compiere la scelta più difficile. Resi in una lingua sonora e affascinante che cattura il lettore sin dalle prime pagine. 

La promessa di poter risollevare le proprie sorti e il miraggio della terra della giustizia, ricca di altri obiettivi ancora, in attesa di donne abbastanza audaci da cercarli, a costo, forse, di perire nell'impresa. Lei si sentiva intimorita e al tempo stesso affascinata dal suono e dalla promessa di quel nome “giustizia”, dalla minaccia e dalla sfida che racchiudeva in se. Il cammino si presenta irto di ostacoli e difficoltà, e non sempre la fortuna sarà dalla sua parte.

 “Sette Giorni di Grazia”, fonde in una trama emozionante due straordinarie avventure al femminile, Vincenta e Lolita, divise dal tempo che passa, ma accomunate da una forte carica passionale. 

“Alle mie nonne Vincenta e Lolita, perché il loro dolore termini qui”.

Una ridda di personaggi impegnati a esorcizzare la loro posizione sociale recitando sul canovaccio dei ricordi e delle occasioni perdute, l’attimo in cui la tragedia della vita si volge in dramma. Tra le terre in preda ai tumulti negli anni turbolenti della Barcellona del 1870, ricrea alla perfezione una società effervescente ma imbrigliata da una nobiltà volubile e corrotta, nella quale emerge la lotta di due donne per una vita che non sacrifichi dignità e affetti. Infatti, una leggenda narra che a Barcellona nel 1870, all’epoca della Rivolta delle Quinte, una donna di umile estrazione, passò un giorno intero a suonare la campana di Gràcia, facendola suonare all’infinito. Destabilizzando così, le forze militari che, non osavano invadere per timore della grande Rivoluzione.

Gli avvenimenti vengono esposti nella documentazione bibliografica di Francisco Derch, arricchita anche dalle informazioni trasmesse dai principali giornali spagnoli e catalani dell’epoca. Una città che il lettore vedrà crescere pagina dopo pagina. I patti, le alleanze, gli intrighi, l'ambizione del potere, del tormento dell’ingiustizia sociale, dall’iniquità delle legge e dalle sofferenze del popolo.

Con uno straordinario talento narrativo “Sette giorni di Grazia”, è un romanzo che emoziona con l'avvincente racconto di un'epoca in tumulto. Con grande maestria C Gracia Marcadé Autrice,  unisce la ricostruzione storica della Barcellona del 1870, mescolando abilmente finzione narrativa e una perfetta documentazione storica. Uno straordinario romanzo di lealtà e vendetta, amori e sogni, ma soprattutto di fortissime emozioni.

Citazioni del Libro

“Abbasso le imposte di consumo! Abbasso il reclutamento!”.

“Mentre c’erano donne come Amalia, pronte a lottare, perché stufe di stare zitte nel vedere che i ricchi, che possono permetterselo pagano il contributo e si liberano dal sorteggio senza nessun problema”.

“Con quel bacio si dissero parole dolci e silenziose che fermarono il tempo, l’acqua e le api. Così dolci e silenziose che attraversarono le labbra, nuotarono lungo il collo, entrarono nel petto e si misero al riparo dalla vita futura nell’angolo del cuore in cui esiste l’eternità".

“Chiunque, per quanto umile sia, ha, in questo mondo, non solo la propria storia, ma anche la propria preistoria”. Victor Català, “Mosaic”.


“Chiunque, per quanto umile sia, ha, in questo mondo, non solo la propria storia, ma anche la propria preistoria”. Victor Català, “Mosaic”.

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