Dall'autrice di MANGIA- PREGA- AMA
Quando ho letto il romanzo "La città delle ragazze", penso di avere in qualche modo reindirizzato il romanzo, di avergli tolto il cuore ed essermi collocata lì dentro. Credo che all'interno di un libro ci siano due cose: quel che significa per chi l'ha narrato e quel che diventa durante la lettura. Nel mio caso, il rapporto con il libro: le forti emozioni, il senso di una New York che apriva le sue luride ricchezze e l'intensità delle relazioni mi avevano sopraffatto. Alla fine della lettura l'ho chiuso prima di rovinarmi il ricordo. Come con le amicizie, gran parte della sua forza è rimasta in quel piccolo appartamento di Quaranta anni fa.
"Ma era New York e intorno a noi brulicava anche la vita. Sembrava strano che quel reticolo di luci intorno a noi fosse New York. Ancora più strano che fosse lo sfondo delle nostre varie ambizioni, così vaghe che ci avvolgevano come un'aura di perenni aspettative. Per sfuggire alla vastità di quei sogni dvevamo far festa. Capitavs che cercassimo il piacere per pura gioia ma quello che ci faceva andare avanti era la paura. Vivien descrive la vita in quella stanza, scorrere indifferente, le ore e i giorni non avevano sigificato. Il teatro di vandeville della zia, era il nostro appartamento sconnesso, che era il nostro rifugio segreto, e rimanevamo alzati fino a tardi a parlare, come se fosse questo l'evento principale, non le precedenti ore nervose passate insieme. In effetti eravamo così invischiati l'uno nell'altro che era difficile definire cosa fossimo. Quella di Vivien fu in un lento sgretolamento che osservai da lontano, come una valanga in montagna che scende in un terribile silenzio."
La città delle ragazze
Elizabeth Gilbert
RIZZOLI
Pagine: 496
Prezzo: 20.00 €
dAll’autrice di Mangia Prega Ama
Feste strepitose, attori seducenti, dive egocentriche e poi
musica, risate, luci che si accendono. Vivian Morris ha novantacinque
anni, ma se chiude gli occhi torna a essere la diciannovenne che dopo un
fallimentare tentativo al college si è ritrovata a sbirciare dietro le
quinte del vivace e sgangherato tea-tro gestito da sua zia Peg. L’anno è
il 1940, la città New York, gli ambienti sono quelli del Lily
Playhouse, un odeon pazzo dove le ragazze in cerca di fortuna si offrono
al mondo, all’arte, agli uomini. Vivian inciampa in questo fiume in
piena e ne è trascinata via, complice il fascino di Celia, soubrette dal
corpo meraviglioso e con la voce cupa da gatta randagia. Mentre la
ragazza scopre di avere un talento come costumista, zia Peg la accoglie
nel suo regno esploso, al centro della città più sognata e ai margini
della sua ricchezza. Dove bisogna scrollarsi di dosso la provincia
impressa nel passo e negli occhi. La città delle ragazze è la storia di
un’educazione sentimentale gioiosa, la rappresentazione di un universo
che non teme di mostrarsi famelico, rumoroso, fragile e mosso da
un’inquietudine costante. Amato dalla migliore critica americana, che ha
trovato in questa scrittura uno sguardo illuminante e onesto sulla
natura e il carattere del desiderio femminile, ecco il nuovo romanzo di
Elizabeth Gilbert.
Elizabeth Gilbert
, giornalista e scrittrice, vive nel New Jersey. È l’autrice di
Mangia prega ama (2007), da cui è stato tratto l’omonimo film con Julia
Roberts. Rizzoli ha pubblicato anche Giuro che non mi sposo (2011), Il
cuore di tutte le cose (2014) e Big Magic (2015). Il suo sito è
www.elizabethgilbert.com.
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