Care lettrici e cari lettori,
vi presentiamo le tre nuove uscite di oggi: The
Irishman di Charles Brandt,
La scatola di cuoio di Gianni spinelli e Gatti di Shifra Horn.
Buona lettura!
Buona lettura!
Charles Brandt THE IRISHMAN
Il libro da cui è stato tratto il film The Irishman.
Regia di Martin Scorsese, cast d’eccezione: Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Harvey Keitel finalmente riuniti. Sceneggiatura di Steven Zaillian (Schindler’s List, Gangs of New York).
La
scomparsa di Jimmy Hoffa, leggendario leader sindacale, definito
«l’uomo più potente degli Stati Uniti dopo il presidente»
dal suo oppositore Robert Kennedy, è uno dei più grandi misteri della
storia americana e ha ossessionato l’opinione pubblica del paese per
decenni. Arrivato talmente in alto da intrattenere rapporti con la mafia
e con le più importanti cariche dello Stato,
Hoffa era un personaggio scomodo a molti uomini, politici e criminali.
Fu visto l’ultima volta il 30 luglio 1975 e il suo corpo non fu mai
ritrovato. Frank Sheeran, detto l’Irlandese – uno degli unici due non
italiani nella lista dei ventisei personaggi di
maggior spicco della criminalità organizzata americana stilata da Rudy
Giuliani –, prima di morire chiede di confessare tutti i suoi crimini.
Nel corso di svariati anni di interviste rilasciate a Charles Brandt,
noto procuratore che ha condotto innumerevoli
inchieste sulla malavita americana, l’Irlandese rivela il suo
coinvolgimento in più di venticinque omicidi, tra cui quello di Jimmy
Hoffa. Racconta anche la storia della sua vita: figlio della Grande
Depressione, fu soldato in Italia durante la seconda guerra
mondiale e, una volta tornato in patria, divenne uno dei più fidati
sicari della Cupola di Cosa Nostra. Basandosi sulle sue parole, la penna
di Brandt dà vita a un racconto epico, che si conclude con delle
scottanti rivelazioni inedite sul coinvolgimento della
mafia nell’assassinio dei Kennedy.
Narrazione di grande potenza, The Irishman è un viaggio monumentale attraverso i corridoi nascosti del crimine organizzato, le sue dinamiche interne, le rivalità e le connessioni con le alte sfere della politica: un grande classico della letteratura americana sulla mafia. |
Gianni Spinelli LA SCATOLA DI CUOIO
Un’insolita favola nera sull’invidia, l’avidità e i più bassi sentimenti umani.
Alla fine degli anni Cinquanta, in un paesino sperduto della Basilicata, un frate maledetto dal diavolo più che benedetto dal Signore mette su in maniera poco chiara una notevole ricchezza; in più, a casa di don Pantaleo, si sussurra, avvengono cose strane. «Il demonio è più castigato del Provinciale» affermano i suoi compaesani, immaginando che diverse donne “pittate” passino la notte nella sua casa-convento. Finché, un giorno, don Pantaleo viene ritrovato morto, accasciato su una scatola di cuoio. Parte subito un’indagine ma nel frattempo l’eredità del religioso – soldi, case e terreni – finisce nelle mani dell’arcigna donna Marta, moglie di un nipote e a sua volta non più giovanissima. Da qui avrà inizio una sanguinosa battaglia per l’eredità: tra cause intentate dai parenti, in un Sud all’inseguimento del bottino, la vicenda assumerà un carattere grottesco. Tra colpi di scena e agnizioni, in palio il succoso lascito di don Pantaleo, si snoda l’intera trama di questo libro, a metà tra la favola nera e un vero e proprio giallo, finché il mistero legato al testamento si scioglierà in un sorprendente finale che avrà tutto il sapore di una beffa. Con uno stile ironico e una scrittura brillante, Gianni Spinelli costruisce una storia piena di sorprese in cui l’eco dei grandi classici del genere favolistico, da Barbablù al Canto di Natale, si mescola alla satira di costume per una riflessione in forma di commedia sui sette vizi capitali, con al centro una misteriosissima scatola. |
Shifra Horn
GATTI
Una storia d'amore
Un libro unico. Una prova narrativa originale da parte di una grande scrittrice per tutti gli amanti dei gatti e degli
animali in genere.
Gatti, gatti e ancora gatti. I piccoli, amatissimi felini sono i veri protagonisti di questo libro che con la loro imprevedibilità ci regalano momenti di puro divertimento e avventura, pur confinata, spesso, all’interno delle sole pareti domestiche.
Zelda, la micia a tre colori, Neko-chan, la gatta giapponese senza coda, Sheeshee, l’himalaiano dagli occhi blu, così come Zizi, nera come il carbone, o Levana, una micia bianca a cui piace guardare i documentari in TV: sono loro i gatti della storia, di tutte le razze e di tutti i paesi, ma soprattutto i gatti di Shifra Horn. Fin dall’infanzia, la scrittrice israeliana ne ha collezionati parecchi portandoseli dietro anche negli spostamenti più difficili di donna impegnata in varie cause, da Tel Aviv al Giappone e poi di nuovo a Gerusalemme.
A metà tra il diario e il racconto, Gatti è la storia di una passione invincibile. I mici, tuttavia, non sono gli unici animali presenti nel libro: pappagalli chiassosi, cani pasticcioni, topi impavidi, formiche intraprendenti fanno da comparse in queste storie spassose che fissano sulla pagina le manie feline rendendo onore alla capacità dei gatti di cogliere stati d’animo e umori dei loro padroni. Il quadro che ne esce ci racconta i tanti aspetti della secolare convivenza uomo-gatto ed è la testimonianza di un amore senza confini, capace di attraversare vicissitudini, trasferimenti, traslochi, e, in questo caso, anche missioni diplomatiche, quasi a dimostrazione del fatto che dietro una grande donna c’è sempre un grande gatto.
Gatti, gatti e ancora gatti. I piccoli, amatissimi felini sono i veri protagonisti di questo libro che con la loro imprevedibilità ci regalano momenti di puro divertimento e avventura, pur confinata, spesso, all’interno delle sole pareti domestiche.
Zelda, la micia a tre colori, Neko-chan, la gatta giapponese senza coda, Sheeshee, l’himalaiano dagli occhi blu, così come Zizi, nera come il carbone, o Levana, una micia bianca a cui piace guardare i documentari in TV: sono loro i gatti della storia, di tutte le razze e di tutti i paesi, ma soprattutto i gatti di Shifra Horn. Fin dall’infanzia, la scrittrice israeliana ne ha collezionati parecchi portandoseli dietro anche negli spostamenti più difficili di donna impegnata in varie cause, da Tel Aviv al Giappone e poi di nuovo a Gerusalemme.
A metà tra il diario e il racconto, Gatti è la storia di una passione invincibile. I mici, tuttavia, non sono gli unici animali presenti nel libro: pappagalli chiassosi, cani pasticcioni, topi impavidi, formiche intraprendenti fanno da comparse in queste storie spassose che fissano sulla pagina le manie feline rendendo onore alla capacità dei gatti di cogliere stati d’animo e umori dei loro padroni. Il quadro che ne esce ci racconta i tanti aspetti della secolare convivenza uomo-gatto ed è la testimonianza di un amore senza confini, capace di attraversare vicissitudini, trasferimenti, traslochi, e, in questo caso, anche missioni diplomatiche, quasi a dimostrazione del fatto che dietro una grande donna c’è sempre un grande gatto.
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