Genocidio di massa: Lo sterminio di Rom e Sinti.
Davvero non c'è pace per gli antenati vicini e lontani.
Giovani autori europei, affollano il panorama letterario. L'America è pronta ad accogliere queste voci?
Quali sono i grandi equivoci che dividono il mondo dei Rom e Sinti da quello nativo?
Ma questa cultura, chiamiamola della cancellazione, è così pervasiva che serve una reazione?
E sulle giustificazioni di essere trascinati nelle guerre culturali che sono spesso strumentalizzate?
Un dibattito attuale verte sulla restituzione ai Paesi d'origine delle opere presenti nei musei europei?E' una storia che mette sul banco degli imputati l'Occidente, visto come protagonista di una vicenda fatta solo di razzismo, schiavismo e colonialismo. E' l'onda lunga dell'atteggiamento che domina l'orizzonte delle generazioni più giovani e attacca i presunti pregiudizi del passato e del presente: una cultura che si abbeverea alla teoria critica della razza che denuncia il razzismo sistemico di società e istituzioni occidentali. La nararzione del massacro dei Rom e Sinti nel corso della Storia capovolge le acquisizioni ormai decennali della storiografia internazionale e pone al centro del racconto la collaborazione tra diversi Stati, nelle violenze contro uomini e donne e l'inevitabile necessità di <<ricollocare>> Rom e Sinti all'interno del territorio dove sopravvissero.
Nessun commento:
Posta un commento