Far rivivere le colline senza nostalgia
Caterina Giuseppa Buttitta
Venduto già in dieci paesi. Il caso letterario
dell'ultima Fiera di Francoforte.
Un libro magico, che racconta
un luogo magico, che esiste davvero. Una libreria microscopica in un
paesino sperduto sulle colline toscane, ma portentosa come una scatola
del tesoro. Dai bambini che entrano di corsa alle marmellate letterarie,
da Emily Dickinson a Pia Pera, le giornate nella Libreria Sopra la
Penna sono ricche di calore, di vite e storie, fili di parole che legano
per sempre: una stanza piena di libri è l'infinito a portata di mano.
La libreria sulla collinaEinaudi2022
I coralli
pp. 200 € 17,00
Il libro «Perché
hai aperto una libreria in un paesino sconosciuto? Perché avevo bisogno
di respirare, perché ero una bambina infelice, perché ero una bambina
curiosa, per amore di mio padre, perché il mondo va a scatafascio,
perché il lettore non va tradito, perché bisogna pensare ai piú piccoli,
perché mi sono salvata». Non è mai troppo tardi per realizzare un sogno. Nel dicembre 2019,
Alba Donati decide di cambiare vita e aprire una libreria a Lucignana,
poche case sull’Appennino lucchese. Lo fa grazie a un crowdfunding e al
passaparola sui social. Da subito la libreria, una sorta di «cottage
letterario» immerso nel verde, diventa un luogo di pellegrinaggio, di
parole in comune, di incontri speciali. In questo diario che abbraccia
sei mesi di vita della libreria – l’incendio che la distrugge dopo un
mese dall’apertura, l’energia delle persone che la rimettono in piedi,
la chiusura durante il lockdown, fino all’organizzazione di un festival
letterario – c’è il racconto di una passione che è leva per sollevare il
mondo. Con leggerezza e intelligenza, Alba Donati regala al lettore
un’esperienza perfettamente in linea con la missione della sua libreria:
mettere in pausa la frenesia delle nostre giornate, lasciarsi cullare
dal conforto di piccoli gesti di cura, seguire il filo che unisce libro a
libro, sentirsi parte di una comunità. Fare la libraia oggi significa
anche ingegnarsi per far tornare i conti, leggere di notte, pensare lo
spazio come un rifugio e un presidio culturale, raccogliere gli ordini a
fine giornata come sassolini che indicano la strada. E in questa vita
da libraia felice e resistente, nel suo senso di «casa», nelle sue
scelte controcorrente, nella storia della sua famiglia di irriducibili,
c’è tutta la caparbietà di cui sono capaci le donne, e insieme l’amore
per le storie, quello di chi vuole farle conoscere e circolare. Questo è
il libro che sognano tutti i lettori: le pagine che leggiamo si
mescolano a ciò che ci accade come in un grande diorama aperto, perché
le parole dei libri sono parte del nostro alfabeto.
2022
I coralli
pp. 200 € 17,00
Il libro
«Perché
hai aperto una libreria in un paesino sconosciuto? Perché avevo bisogno
di respirare, perché ero una bambina infelice, perché ero una bambina
curiosa, per amore di mio padre, perché il mondo va a scatafascio,
perché il lettore non va tradito, perché bisogna pensare ai piú piccoli,
perché mi sono salvata».
Non è mai troppo tardi per realizzare un sogno. Nel dicembre 2019,
Alba Donati decide di cambiare vita e aprire una libreria a Lucignana,
poche case sull’Appennino lucchese. Lo fa grazie a un crowdfunding e al
passaparola sui social. Da subito la libreria, una sorta di «cottage
letterario» immerso nel verde, diventa un luogo di pellegrinaggio, di
parole in comune, di incontri speciali. In questo diario che abbraccia
sei mesi di vita della libreria – l’incendio che la distrugge dopo un
mese dall’apertura, l’energia delle persone che la rimettono in piedi,
la chiusura durante il lockdown, fino all’organizzazione di un festival
letterario – c’è il racconto di una passione che è leva per sollevare il
mondo. Con leggerezza e intelligenza, Alba Donati regala al lettore
un’esperienza perfettamente in linea con la missione della sua libreria:
mettere in pausa la frenesia delle nostre giornate, lasciarsi cullare
dal conforto di piccoli gesti di cura, seguire il filo che unisce libro a
libro, sentirsi parte di una comunità. Fare la libraia oggi significa
anche ingegnarsi per far tornare i conti, leggere di notte, pensare lo
spazio come un rifugio e un presidio culturale, raccogliere gli ordini a
fine giornata come sassolini che indicano la strada. E in questa vita
da libraia felice e resistente, nel suo senso di «casa», nelle sue
scelte controcorrente, nella storia della sua famiglia di irriducibili,
c’è tutta la caparbietà di cui sono capaci le donne, e insieme l’amore
per le storie, quello di chi vuole farle conoscere e circolare. Questo è
il libro che sognano tutti i lettori: le pagine che leggiamo si
mescolano a ciò che ci accade come in un grande diorama aperto, perché
le parole dei libri sono parte del nostro alfabeto.
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