UN'ANIMA SOLA PER SIGNORE SOLE: IL DESTINO DELLA RESIDENZA K.
LA CITTA' DEI DISILLUSI.
CONOSCERE UNA STORIA E' ACCAREZZARE LA SUPERFICIE DEI RICORDI, SENTIRNE IL PESO, LA BELLEZZA. PORTARLA CON SE' SEMPRE LA MEMORIA, ANCHE SE RIMANE DORMIENTE PER DECENNI.
Caterina Giuseppa Buttitta
Residenza per signore sole
Un edificio per sole donne a Tokyo, un segreto dietro ogni porta, una chiave in grado di liberarli tutti
pp. 176, 1° ed.
Per certi versi questo nuovo libro si inserisce in un solco che è quello della testimonianza. E' proprio partendo da questo dato che la letteratura assume un passo diverso: non è solo finzione o narrazione pura che si dipana. Senza mai dirlo espressamente, infatti, l'autrice tesse una storia attorno a una realtà che conosce bene e lo fa con argomenti che padroneggia.
Le vicende, non a caso, sono narrate in prima persona da un personaggio che è tra i coinquilini di <<un'enorme casa chiamata Residenza K>>. Quando le donne si trasferiscono in questo edificio sulle prime la vita sembra dolce: certo, ci sono differenze culturali; certo, ci sono situazioni insolite, ma la città appare moderna e occidentale e la rassegnazione del loro stato civile sembra superare ogni divergenza.
La società come la nostra è profondamente divisa <<è una colata di cemento>>,Togawa Masako sembra dire:<<Oggi questo Paese arraffa senza pensare, si ingozza per dimostrare di poterlo fare>>.
In questo stato di cose - in questa tirannia - c'è poco da sperare. Nella realtà descritta da Masako spazzare via le differenze e reprimerle è il primo passo di una qualsiasi dittatura che tale è in ogni campo, compreso quello delle identità:<<La lingua è semprfe il primo passo per annientare una cultura>>.
Il libro dà conto di questi meccanismi, ma anche di coma si possa resistere. Rischiando proprio, facendo i conti con le differenze culturali che si portano in dote le rispettive sen sibilità in una storia d'amore forse neppure ben vista dalle famiglie. E di come si possa reagire ad esempio quando l'edificio deve essere spostato, episodio realmente accaduto e represso dal regime, i protagonisti proveranno a impedire tale direttive.
Quali effetti avranno nelle vite dei protagonisti queste componenti?
Masako, in questo senso, capta tutte le sfumature psicologiche e storiche di questa storia e, con una narrazione minimalista, dipana un romanzo noir e di disillusione che raffigura quasi giornalisticamente la sua generazione cresciuta nel benessere e nell'individualismo. Una generazione che l'autrice sembra voler mettere alle strette di fronte alle possibilità di fare una rivoluzione che non sia solo contro un regime ma anche contro qualsiasi pregiudizio.
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