giovedì 5 maggio 2022

RECENSIONE: RESIDENZA PER SIGNORE SOLE DI TOGAWA MASAKO - MARSILIO, FARFALLE.

UN'ANIMA SOLA PER SIGNORE SOLE: IL DESTINO DELLA RESIDENZA K.

LA CITTA' DEI DISILLUSI.

CONOSCERE UNA STORIA E' ACCAREZZARE LA SUPERFICIE  DEI RICORDI, SENTIRNE IL PESO, LA BELLEZZA. PORTARLA CON SE' SEMPRE LA MEMORIA,  ANCHE SE RIMANE DORMIENTE PER DECENNI.

Caterina Giuseppa Buttitta


Togawa Masako

Residenza per signore sole

Un edificio per sole donne a Tokyo, un segreto dietro ogni porta, una chiave in grado di liberarli tutti
traduzione di

pp. 176, 1° ed.
Euro 17,00



 
 
 
Il libro

La Residenza K, un palazzo di mattoni rossi che ospita donne nubili, appare agli abitanti di Tokyo come una dimora tranquilla per signore per bene, ma nasconde in realtà un passato sinistro. Quando dalla portineria sparisce misteriosamente il passe-partout, la chiave universale che apre tutte le centocinquanta stanze affacciate sui lunghi corridoi dei cinque piani, le inquiline cominciano a vivere nell’ansia. Ogni camera, infatti, oltre a un’immensa solitudine, custodisce colpe che ciascuna di loro tiene scrupolosamente per sé: strani furti, incidenti sospetti e persino un suicidio aleggiano tra quelle mura, abitate da donne assorte nel ricordo dei tempi andati. E adesso, in previsione dello spostamento dell’edificio che deve far posto a una strada, queste donne temono che succeda qualcosa di orribile: i lavori potrebbero portare alla luce un crimine avvenuto anni prima, e con esso tanti altri segreti che le pareti spesse della Residenza K – e la sua curiosa portinaia con la passione per i libri – serbano con discrezione. Pubblicato per la prima volta nel 1962, Residenza per signore sole è un grande classico del noir giapponese. Una perla rara, ricca di tensione e atmosfera, che ricorda i thriller di P.D. James, conservando però l’inconfondibile tocco di magia che continua a far innamorare della letteratura del Sol Levante le lettrici e i lettori di tutto il mondo. 
 
BIOGRAFIA
 
Togawa Masako  (1931-2016) è stata una delle più importanti scrittrici giapponesi di noir. Nata a Tokyo, cantante, attrice e per anni titolare di un nightclub, ha raggiunto la fama non solo come giallista, ma anche come icona gay e femminista. Residenza per signore sole ha vinto il prestigioso premio per il genere intitolato a Edogawa Ranpo.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

RECENSIONE

Per certi versi questo nuovo libro si inserisce in un solco che è quello della testimonianza. E' proprio partendo da questo dato che la letteratura assume un passo diverso: non è solo finzione o narrazione pura che si dipana. Senza mai dirlo espressamente, infatti, l'autrice tesse una storia attorno a una realtà che conosce bene e lo fa con argomenti che padroneggia. 

Le vicende, non a caso, sono narrate in prima persona da un personaggio che è tra i coinquilini di <<un'enorme casa chiamata Residenza K>>. Quando le donne si trasferiscono in questo edificio sulle prime la vita sembra dolce: certo, ci sono differenze culturali; certo, ci sono situazioni insolite, ma la città appare moderna e occidentale e la rassegnazione del loro stato civile sembra superare ogni divergenza. 

La società come la nostra è profondamente divisa <<è una colata di cemento>>,sembra dire:<<Oggi questo Paese arraffa senza pensare, si ingozza per dimostrare di poterlo fare>>.

In questo stato di cose - in questa tirannia - c'è poco da sperare. Nella realtà descritta da Masako spazzare via le differenze e reprimerle è il primo passo di una qualsiasi dittatura che tale è in ogni campo, compreso quello delle identità:<<La lingua è semprfe il primo passo per annientare una cultura>>.

Il libro dà conto di questi meccanismi, ma anche di coma si possa resistere. Rischiando proprio, facendo i conti con le differenze culturali che si portano in dote le rispettive sen sibilità in una storia d'amore forse neppure ben vista dalle famiglie. E di come si possa reagire ad esempio quando l'edificio deve essere spostato, episodio realmente accaduto e represso dal regime, i protagonisti proveranno a impedire tale direttive.

Quali effetti avranno nelle vite dei protagonisti queste componenti?

Masako, in questo senso, capta tutte le sfumature psicologiche e storiche di questa storia e, con una narrazione minimalista, dipana un romanzo noir e di disillusione che raffigura quasi giornalisticamente la sua generazione cresciuta nel benessere e nell'individualismo. Una generazione che l'autrice sembra voler mettere alle strette di fronte alle possibilità di fare una rivoluzione che non sia solo contro un regime ma anche contro qualsiasi pregiudizio.

 

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