Con passao svelto, Carol tornò alla macchina e istintivamente si guardò attorno: la figura che aveva visto poco prima si doveva trovare proprio nel punto dove lei aveva parcheggiato. Non aveva lasciato tracce. Il terreno roccioso impediva qualsiasi impronta. Salì sull'auto e, senza sapere precisamente perchè, fu certa che qualcuno vi fosse vicino al pedale del freno confermarono i sospetti: era sicura che non ci fossero prima. Avviò il motore e fece i primi metri con grande cautela, provando ripetutamente il freno. Tirò un sospiro di sollievo: tutto funzionava alla perfezione. Strinse le mani attorno al volante e serrò le mascelle: aveva deciso di imparare a convivere con la paura visto che non la poteva eliminare. Guidò lentamente fino all'albergo anche se la strada era completamente deserta. Quando arrivò era già buio. Dalle finestre usciva una luce dorata, rassicurante. Prima di entrare inspirò profondamente. Nell'aria c'era uno strano profumo. <<Profumo di neve ... stanotte nevicherà...>>, pensò e si disse che era normale. Tra poco sarebbe stato Natale e lei avrebbe compiuto ventitre anni. Due date che non le avevano mai dato allegria. Il giorno dopo sarebbe stata la vigilia di Natale. E quel giorno Carol avrebbe compiuto diciotto anni. Per quell'occasione il professore Priamo aveva deciso di dare un grande ricevimento: sua figlia debuttava in società e, anche se a suo parere era completamente inutile, sapeva che la loro posizione sociale richiedeva che l'avvenimento fosse festeggiato. E per quanto Carol fosse una nullità, doveva fingere di esserne orgoglioso. Zia Cesira aveva molto insistito con il fratello perchè la ragazza avesse un compleanno indimenticabile e si era ripetutamente scontrata con l'indifferenza seccata di Priamo. - Priamo, tu sei troppo severo. Carol è semplicemente una ragazza in un'età difficile. Non sarà una bellezza, ma se vivesse meno isolata da quelli della sua età, probabilmente, sarebbe più vivace ... - Non vorrai dirmi che io la tengo isolata? Ha frequentato una delle migliori scuole di New York; l'anno passato l'ho perfino portata con me in Europa ... Parigi, Londra, Roma ... e sai con quale risultato? Le interessavano solo i ristoranti! - Ma che cosa pretendi da una ragazzina? - ribattè con tono indulgente Zia Cesira, che in tutta la sua vita non aveva mai messo piede in un museo e avrebbe preferito qualunque cosa piuttosto di passare una vacanza con il fratello, che trovava noioso e insopportabilmente pedante -... E poi, con tutto il rispetto, quando parlo di gente della sua età non è certo a te che alludo. - Cesira, tu mi stupisci. Tu conoscevi Laura .. Questa ragazza non assomiglia proprio a sua madre.
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mercoledì 20 luglio 2022
Diario delle vacanze 2022. Racconto 10 Titolo: "La strda per le stelle".
Bungiorno. Diario delle vacanze 2022. Racconto 10. Titolo: "La strada per le stelle".
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