Dopo aver letto il menu, Cosimo era incerto su cosa ordinare. Poteva andare sul sicuro con il pollo o il manzo di cui gli aveva parlato lei, ma non ne aveva troppo voglia. Aveva sentito dire che alcune persone vanno matte per il sushi e sapeva di doverlo almeno provare. Nella vita non si smette mai di imparare, giusto? Il problema era che non sapeva quale scegliere. Per lui il pesce crudo era pesce crudo e le fotografie non lo aiutavano affatto. Ignorava che sapore avessero quello rosso, quello rosa o quello bianco. Per Cosimo, il resto della giornata assunse una strana piega. Normalmente dopo colazione si metteva subito a lavorare, impegnandosi a sbrigare le incombenze previste in base alle priorità. Anche quella domenica prometteva di essere così. Mentre si destreggiava tra un'attività e l'altra, Cosimo pensava spesso a lei. Ogni tanto guardava l'orologio, convinto che fossero passate ore e accorgendosi invece che erano trascorsi solo una ventina di minuti. Voleva rivederla. Era sicuro di quello che provava per lei; il problema era che non aveva idea se lei lo ricambiasse allo stesso modo. Mentre componeva il numero, immaginava che gli rispondesse con un tiepido entusiasmo. Non capiva che cosa gli stesse succdendo. Non era un adolescente scalmato e ossessivo. Non era mai stato così, e per la prima volta in vita non sapeva come comportarsi. Sapeva soltanto che desiderava trascorrere del tempo con lei.
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