martedì 30 maggio 2023

RECENSIONE "IL FRUTTETO" DI DAVID HOPEN - NUTRIMENTI



David Hopen

Il frutteto

pp. 576 Prima edizione febbraio 2023

Traduzione di Nicola Manuppelli
In copertina: © Arieh Smith

Nutrimenti

 “Essere trasportati, in massa, in un mondo nuovo e sconosciuto è uno
dei grandi doni della letteratura, e le prime pagine dell’ambizioso ro
-
manzo d’esordio di David Hopen,
Il frutteto, promettono esattamente
questo... Il talento è evidente”.

New York Times Book Review

“Potente e commovente, come una versione ebraica del 2020 di
The
Catcher in the Rye

Good Morning America

“Fresco e toccante... essenzialmente la storia segreta ambientata fra

ebrei floridani molto attenti... abbondano eretici, sesso, droghe e

persino rituali talmudici che rasentano i baccanali”.

Entertaiment Weekly

novembre 2022
| narrativa
Traduzione
dall’inglese di Nicola Manuppelli  - Collana Greenwich
Settore
narrativa
Uscita
10/2/2023 - pp. 576 - Euro 25,00
Parole chiave narrativa americana,
ebraismo, gioventù ribelle,

romanzo di formazione, Florid


Il libro

Ari Eden è cresciuto nella comunità ebraica ortodossa di Brooklyn, governata da regole ferree, dedicandosi allo studio e ai riti religiosi. Un’adolescenza di solitudine e rigidità – fra un padre profondamente osservante e una madre che rimpiange la vita mondana che non ha potuto vivere – stravolta quando la famiglia decide di trasferirsi in uno sfarzoso sobborgo di Miami. È a questo punto che Ari coglie l’inaspettata possibilità di sperimentare un altro modo di vivere. Viene accettato dalla migliore accademia ebraica del luogo e conosce la ricchezza, vertiginosa, l’ambizione, la spudorata ricerca dei piaceri della vita dei suoi coetanei, fra feste, appuntamenti via chat, bagni in piscina e riflessioni su Nabokov e Nietzsche.

Sotto l’ala protettrice del pupillo dell’accademia, Noah, Ari si ritrova invischiato nel gruppo più esclusivo e ribelle della scuola, amici seducenti e provocatori – soprattutto Evan, il genio tormentato del gruppo – che, influenzati da un carismatico rabbino, iniziano a mettere alla prova la religione di Ari in modi non convenzionali, fino a spingersi presto oltre i confini morali in un gioco ad alto rischio.


David Hopen

David Hopen è uno studente della Yale Law School. Cresciuto a Hollywood, in Florida, ha conseguito il master presso l’Università di Oxford e si è laureato allo Yale College. Il frutteto è il suo romanzo d’esordio che lo ha consacrato subito come il nuovo astro nascente della letteratura ebreo-americana.

 

La discesa pericolosa di un astro nascente della letteratura

“Il frutteto” di David Hopen è in libreria per i tipi di Nutrimenti

Lo stile maturo, la credibilità della storia e l'intreccio narrativo ben costruito non farebbero mai pensare che “Il frutteto” di David Hopen sia un'opera prima.
La storia narra di Aryeh Eden, un diciassettenne che vive con i genitori a Williamsburg, quartiere ebreo ortodosso di Brooklyn, nel quale vive tranquillo e del quale vive inconsapevolmente tutte le contraddizioni. Inclusa la sua vita che scorre serena tra prospettive e possibilità che non siano già comprese nel sostantivo “precetti”.

Il trasferimento in Florida

Studia quotidianamente la Torah in un mondo che si è secolarizzato e in un quartiere, una sorta di cortina invisibile, in cui i “diversi” sono quelli che non rispettano le rigide regole sociali imposte dalla religione. Eppure, come nei migliori thriller – e questo romanzo non lo è neanche lontanamente – il colpo di scena è dietro l'angolo, assumendo la forma di una opportunità lavorativa del padre di Ari, come viene chiamato in famiglia e dagli amici, che condurrà lui e la sua famiglia in Florida, vicino Miami.Il seducente mondo che gli si para davanti finirà per cambiare le coordinate della sua vita. Le contaminazioni esistenziali che vivrà a Zion Hills, il luogo in cui si trasferisce con la sua famiglia, le contraddizioni che vivrà tra ciò che lo circonda, e da cui sarà “rapito”, e ciò che ha dentro, sono i simboli di una revisione profonda di quelle certezze che rappresentavano l'unico vissuto che gli fosse consentito avere.

Conosce Noah, frequenta l'accademia ebraica. Incontra persone, un mondo che non è il suo, diverso da tutto ciò che aveva conosciuto fino a quel momento. E che lo attrae terribilmente. A cominciare da una forma di edonismo laico che ai suoi occhi appare, a tratti, come una “colpa”. Ne verrà travolto, da comparsa, poi da protagonista, poi da complice.

Una discesa pericolosa

Ma è come una strada senza uscita che punta dritta verso una discesa. Pericolosa, perché i vincoli, le regole della religione che Aryeh aveva conosciuto sin da bambino sono state forse un freno, ma anche sinonimo del concetto di “limite” che, immaginando il proprio futuro, diventa un solido pilastro. Esperienza dopo esperienza il gruppo di quei giovani ebrei “ribelli”, come per nemesi, brandisce la propria fede come un'arma.C'è poco spazio ne “Il frutteto” per i buoni sentimenti. La società è cambiata perché sono cambiati i rapporti di forza tra individuo e comunità. Tra i punti di forza di questo romanzo, vi è la capacità di Hopen di tracciare i profili psicologici dei protagonisti con precisione shakespeariana. Il linguaggio non è mai crudo, ma vero, e si inserisce a pieno titolo tra le migliori opere del postmoderno americano contemporaneo. Impossibile non girare pagina per capire cosa succederà dopo. E poi, a suo ulteriore merito, vi è anche che l'elemento più visibile, quello religioso, sembra essere solo un espediente narrativo per raccontare un conflitto tra generazioni e testimoniare con amarezza come l'individuo, con le sue scelte, sia sempre artefice del proprio destino.


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