Oscura e celeste
Giunti Editore
Collana: H - Pagine: 352 - eURO 19,00
Data di pubblicazione: 26/04/2023
Il libro
L’Europa è in guerra, le risorse scarseggiano ed è in corso una pandemia: no, non stiamo parlando di attualità ma dell’anno 1631. A Firenze la peste infuria, il Granduca dà disposizioni per limitare i contagi ma c’è chi sa trarre beneficio dalle situazioni di emergenza: tra gli altri, un “filosofo naturale” che con la scusa del morbo ha ottenuto di stampare il suo ultimo libro in città anziché a Roma, eludendo gli accaniti controlli dell’Inquisizione. È Galileo Galilei, l’uomo che con il suo “cannone occhiale” ha scoperto le fasi di Venere e i satelliti di Giove, che fa esperimenti sul pendolo e sulla caduta dei gravi e adesso sta per pubblicare il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: un’opera scritta in volgare affinché tutti possano capire che non l’uomo con i suoi dogmi bensì il Sole sta al centro dell’universo. La vista di Galileo, però, è sempre più appannata, e le sue minute devono essere trascritte per il tipografo dalla figlia Virginia, che ha preso il velo nel convento di San Matteo in Arcetri. E come osservando attentamente la Luna si scopre che è coperta di macchie, così anche un luogo di preghiera, a frequentarlo assiduamente, rivela aspetti inattesi: c’è chi dice, per esempio, che alcune sorelle “ricevano”; che in una cella il lume rimanga acceso troppo a lungo; che una notte si sia udito il suono di un corpo che cade… Galileo dovrà portare luce in un mistero più buio di una notte senza stelle, ma nulla può fermarlo perché lui sa che ogni cosa illuminata ha una parte oscura: sta a noi capire da che lato osservarla. E quando arriviamo a vederla nella sua interezza, ci avviciniamo alla nostra natura celeste.
RECENSIONE
Marco Malvaldi riporta in vita Galileo Galilei, magnifico filosofo, straordinario matematico, ma soprattutto "grandissimo provocatore" nel suo nuovo romanzo Oscura e Celeste che arriva in libreria oggi per Giunti.
Siamo nel 1631, a Firenze infuria la peste e l'Europa è in guerra, Galileo Galilei sta per pubblicare il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo che ha scritto in volgare perché tutti possano capire che non è l'uomo ma il Sole a stare al centro dell'universo. Teme l'Inquisizione ma, la pandemia è in qualche modo favorevole al padre della scienza moderna che, con la scusa del morbo, ha ottenuto di stampare il suo ultimo libro in città anziché a Roma, sottraendosi così agli accaniti controlli del tribunale ecclesiastico.
Galilei nel ritratto di Malvaldi è anche un toscano spiritoso, amante del vino e della tavola, con sempre più problemi alla vista, Dovrà per questo affidare alla figlia prediletta, Virginia, che ha preso i voti ed è diventata Suor Maria Celeste nel convento di San Matteo in Arcetri, la trascrizione in bella copia delle pagine del Dialogo per il tipografo. Al convento sono finite anche Livia Galilei, sua sorella, che a sua volta ha preso il velo e ora è Suor Arcangela, furibonda per essere stata messa dal padre nel monastero, a differenza di Virginia.
"Suor Maria Celeste e il padre si mandavano lettere con grande
frequenza, e l'unico periodo in cui non si scrissero (proprio
perché Galileo, abitante ad Arcetri, poteva andarla a trovare
tutti i giorni) è tra il 1631 e il 1632" spiega Malvaldi che ha
sfruttato "questo intervallo privo di attestazioni scritte -
come tutti i buchi nella documentazione, disperazione degli
storici, ma benedizione per i romanzieri".
Con le due sorelle diventate monache, c'è Suor Chiara,
cugina di Livia e Virginia, e Suor Agnese, amica delle sorelle,
che non farà una bella fine. A Suor Agnese spetta "il ruolo
d'onore tra i pochi personaggi di fantasia" ed è un omaggio,
racconta nella nota in fondo al libro Malvaldi, alla pioniera
della fisica Agnes Pockels, a cavallo tra il XIX e XX secolo.
Il convento diventa uno scenario oscuro e misterioso, mostra
aspetti inattesi: in alcune celle il lume rimane acceso a lungo,
le monache ricevono visite e una notte si sente il rumore di un
corpo che cade.
Galilei che con il suo "cannone occhiale" ha scoperto le fasi
di Venere e i satelliti di Giove, che fa esperimenti sul pendolo
e sulla caduta dei gravi, non si ferma davanti a nulla perché sa
che ogni cosa illuminata ha una parte oscura. Quello che vediamo
dipende da che parte abbiamo scelto di osservarlo e se cogliamo
la sua interezza, ci avviciniamo alla nostra natura celeste.
Dedicato a don Piero Malvaldi, parente dello scrittore, in
Oscura e Celeste, al cui interno sono riprodotte anche mappe,
incisioni e terzine autografe, troviamo tanti altri personaggi
tra cui la figura del Granduca, il canonico Cini, i padri
gesuiti del Collegio Romano e alcuni discepoli di Galilei. È un
libro che non vuol essere di storia, come spiega lo stesso
Malvaldi nella nota di chiusura, benchè "in questo caso,
separare il vero dal verosimile non è così facile" e soprattutto
ci sono cose che potrebbero apparire incredibili che sono invece
storicamente fondate.
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