Romana Petri, Rubare la notte e gli 80 anni del Piccolo principe
RUBARE LA NOTTERomana Petri
pubblicato da
Mondadori
Pubblicato 14/02/2023
Pagine 264- Euro 19,00
Il libro
Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto "Il piccolo principe", uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Ed è la storia che Romana Petri ha scritto con la febbre e la furia di chi si lascia catturare da un carattere e lo fa suo, anzi lo ruba, tanto che il documento prende più che spesso la forma dell'immaginazione. Orfano di padre, Tonio vive un'infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un'infanzia che gli resta incollata all'anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L'infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un'idea di Francia che forse è sua e solo sua. Dove sia andato Tonio, non sappiamo, nei cieli in fiamme del 1944. Sappiamo che ci ha lasciato le stelle della notte, il sogno di una meraviglia che non si è mai consumata, il bambino che lui ci invita a riconoscere eterno dentro di noi. Romana Petri costruisce e decostruisce, sgretola le regole della biografia, evoca e racconta amori, amicizie e sgomenti come dettagli di un appetito d'avventura mai sazio, si muove fra le date e dentro la Storia alla sola ricerca del principe che ha sconfitto la notte ed è entrato volando nell'infinito.
RECENSIONE
Il 6 aprile del 1943, giusto 80 anni fa a New York, usciva in libreria per Reynald & Hitchcock, un romanzo che ha segnato e continua a segnare l'immaginario di molte generazioni, Il piccolo principe.
Lo aveva scritto Antoine de Saint-Exupery, ovvero Tonio, che il 31 luglio del 1944 scomparve nel nulla con il suo aereo nei pressi dell'Isola di Rou inabissandosi nelle acque di un mistero mai veramente risolto nonostante le tante ricerche. Era nato a Lione 44 anni prima ma la sua vita avventurosa e misteriosa, così lontana da quel viso tondo e rassicurante che mostra nelle sue foto, è rimasta legata ad un unico romanzo celebre anche se aveva scritto e fatto molto altro. Nelle sere della sua infanzia, ha raccontato Romana Petri, l'amatissimo padre celebre cantante lirico, leggeva e recitava per lei non solo Il piccolo Principe ma anche altre pagine di quello scrittore così romantico nelle sue notti stellate.
Deve esserle rimasto nel cuore al punto da assumere le sue sembianze in un romanzo, Rubare la notte che ora è giustamente tra i dodici finalisti del Premio Strega. La scrittrice capace di penetrare l'anima dei suoi personaggi, come ha dimostrato in alcuni bellissimi romanzi - da Il mio cane del Klondike, a Figlio del lupo, alla saga di Pranzi di famiglia - qui presta la penna all'anima inquieta di un uomo che sembra stare sempre in bilico con i piedi per terra, in una sorta di eterna infanzia mai conclusa. Il suo Tonio, orfano di padre, è prima un bambino felice poi un ragazzo segnato dalla scomparsa del fratello più piccolo poi un uomo che cerca l'amore, che si annoda l'anima intorno ai sentimenti senza riuscire a trovare risposte.
Al centro di tutto c'è l'attaccamento smisurato, quasi ossessivo, a senso unico, senza motivo, nei confronti della madre che segna tutta la sua esistenza. ''Direi che non ho fatto altro che che guardarmi intorno, a terra e in volo. Ho perso tutto questo tempo a guardare le cose'', scrive alla ''madre carissima'' il 27 febbraio 1928. Gli piaceva guardarla muoversi, dipingere, riempire l'aria intorno a lei: ''Lo sai perchè siamo così meravigliosi figlio mio? Tonio scosse la testa. ''Perchè grazie a Dio ci manca il concetto dell'esattezza''.
Un vuoto
questo che il giovane aviatore cerca di compensare con la sua
aspirazione al cielo, fin dalle prime esperienze dai Breguet ''che
trasportavano tesori senza prezzo perchè con loro volavano le parole''.
Il primo prezioso servizio postale, il consegnare le lettere che portano
dentro l'esistenza stessa dell'umanità o meglio quello che gli è più
caro, sembra essere la metafora che guida questo libro di Romana Petri.
Non è una biografia perchè Tonio è un personaggio profondamente
letterario che attraversa la vita e due guerre cercando di guardare
dall'alto un mondo che a terra non penetra e non capisce. ''La
giovinezza è una questione personale. Io credo di averla persa molto
presto.
Guardavo negli occhi di mia madre e a ogni sguardo che
ci scambiavamo ne perdevo una particella''. Senza avere mai le risposte
fino alla profondità del mare.
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