Novità: ‘Pronto soccorso: Storie di un medico empatico’ di Pierangelo Sapegno & Pierdante Piccioni
3Aprile 2017 by labibliotecadikatia.blogspot.it
In arrivo a partire dal 4 Aprile per la casa editrice Mondadori:
Pierdante Piccioni & Pierangelo Sapegno
Pronto Soccorso
Storie di un medico empatico
Storie di un medico empatico
«Non sono più solo un medico. Sono
un paziente, e come dice la parola stessa che mi definisce, adesso
possiedo ciò che prima non avevo: la pietà. Per stesso e per gli
altri.»
Titolo: Pronto Soccorso. Storie di un medico empatico
Autore: Pierdante Piccioni & Pierangelo Sapegno
Edito da: Mondadori
Pagine: 228
Prezzo: Ebook 9.99 € // Cartaceo 18.50 €
Uscita: 4 Aprile 2017
Genere: saggistica, real life, memoir
Trama: Per
chi ci lavora, a contatto con il dolore delle persone, il pronto
soccorso di un ospedale è una trincea quotidiana, una frontiera sospesa
tra la malattia e la salvezza. Pierdante Piccioni, però, non è un medico
qualunque. Nel 2013, a causa di una lesione alla corteccia cerebrale ha
perso la memoria e si è risvegliato dodici anni prima della realtà che
stava vivendo. Dodici anni inghiottiti in un buco nero. Da lì è
ripartito con fatica, tra depressione e rabbia, e ha combattuto con
tenacia per riconquistare la propria vita, i propri affetti, il proprio
posto nel mondo. Lui, il dottor Amnesia, ora è di nuovo un primario di
pronto soccorso. Ma adesso che è in prima linea, resta ancora un
paziente costretto a fare i conti con la disabilità, ed è forse questo
ad avergli fatto maturare una nuova empatia nei confronti di chi è
malato: ne conosce le sofferenze, ne comprende il disagio dinanzi a
quell’elefantiaco «emporio della salute» che è l’ospedale. Avendo
vissuto tutto ciò sulla propria pelle, in ogni occasione cerca di
comportarsi come avrebbe voluto che i medici avessero fatto con lui, una
condizione che se da un lato lo premia, dall’altro emotivamente lo
sfinisce. Scenario del suo ostinato lottare contro vecchi schemi e
abitudini è il pronto soccorso, un luogo di confine dove le vite di
molti, con le loro incredibili storie, sembrano incrociarsi senza un
senso apparente, paradigma di una società nella quale lo stesso Piccioni
spesso si sente un reduce senza futuro, costretto ad aspettare ancora
il miracolo più grande, quello che gli deve restituire, insieme alla
memoria, tutte le emozioni perdute e il senso di un’esistenza da
riallacciare. Ma forse quel miracolo è semplicemente un segreto che sta
dentro di noi. È la passione di vivere, la stessa passione che lo
spingerà ad andare oltre il suo ruolo di primario, per inventarsi un
nuovo lavoro, occupandosi dei pazienti più fragili, dei più soli, degli
ultimi. Di quello che lui è stato e che, in fondo, ancora lo definisce:
essere «diversamente normale».
Pierdante Piccioni,
prima dell’incidente che gli ha cancellato dodici anni di vita, era
direttore dell’Unità operativa di pronto soccorso dell’ospedale di Lodi,
membro del direttivo dell’Academy of Emergency Medicine and Care,
consulente del ministero della Salute oltre che coautore in
quarantacinque lavori pubblicati su riviste scientifiche internazionali.
Da febbraio 2015 a settembre 2016 è stato primario del pronto soccorso
dell’ospedale di Codogno. Attualmente, all’interno del Dipartimento
socio-sanitario dell’Asst di Lodi, ricopre l’incarico di responsabile
del servizio «Integrazione ospedale – strutture sanitarie territoriali e
appropriatezza della cronicità». È coautore del testo Medicina di
emergenza-urgenza. Web Tutorial Manual (2017). Per Mondadori ha
pubblicato, con Pierangelo Sapegno, Meno dodici (2016).
Pierangelo Sapegno, giornalista e scrittore, è opinionista de «La Stampa».
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